tag:blogger.com,1999:blog-64663725373955902232024-03-13T04:47:25.293+01:00Pamir Higway 2014Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.comBlogger21125tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-30944005304589213432016-09-01T08:35:00.002+02:002016-09-01T08:35:30.418+02:00<br /><br />
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<br />Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-74160901166029894602014-09-11T09:15:00.003+02:002014-09-11T20:34:45.579+02:00
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKD0L40i_LVKXep3fvmrIAAt9x44HuggPpWOJUAsyHdWhwDsXafPdjNSh8kMQ0uf96GZEmVJjqeb9jz5ftay_Pdd6iCUTq-X_DVyp4vDLIsCAu2fycc_U6jCsHJi6ROdYfvqma7aqKFNI/s1600/collage+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKD0L40i_LVKXep3fvmrIAAt9x44HuggPpWOJUAsyHdWhwDsXafPdjNSh8kMQ0uf96GZEmVJjqeb9jz5ftay_Pdd6iCUTq-X_DVyp4vDLIsCAu2fycc_U6jCsHJi6ROdYfvqma7aqKFNI/s400/collage+3.jpg"></a></div>
<blockquote></blockquote><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-70868611403670610822014-08-23T22:33:00.001+02:002014-08-24T08:18:54.668+02:00Buona notte mondoDita indice premuto sul timpano e pollice che quasi penetra il bulbo oculare.......<div>Non è la trama di un film horror.....bensì la posizione che assumono le mie mani nel momento del decollo da Tanskhet.......non mi piace pen niente !!!!</div><div>Gisella invece, sicuramente più coraggiosa, si gode lo spettacolo dal finestrino e vorrebbe che anche io ammirassi il panorama, ma è più forte di me......questa roba non rispecchia i canoni di come mi piace viaggiare: ha più di due ruote ma sopratutto ha le ali.....!!!!</div><div>Anche la nostra moto rientra in aereo, ma non sullo stesso sul quale siamo noi........beh almeno aumentiamo statisticamente le probabilità che qualcuno di noi tre......sopravviva.........</div><div><br></div><div>Eh si, si rientra alla base, si torna verso quel meridiano di Trana, punto di partenza di questa storia breve ma intensa, storia di un viaggio, storia di un pensiero lungo la via della seta, storia di incontri, di saluti, di sorrisi, di polvere, di vento, di stanchezza ma senza dubbio, di vita.</div><div>È giusto così, giusto tornare come altrettanto giusto farlo sognando di partire ancora.</div><div>Ma prima sento la necessità di chiudere gli occhi e riposare anche se, seduto sul sedile 25D traballante di questo cacchio di uccello metallico, cerco di rilassarmi.......respiro lungo........e penso......</div><div><br></div><div>Penso ad appena tre settimane fa, partiti da casa uscendo come mille altre volte dal garage.....</div><div>Le ruote che girano, i km iniziano a scorrere e finalmente ci si sente in viaggio, si avverte di essere parte della strada, come piace a noi.</div><div>Quella strada amica, con la quale spesso parlo, che a volte maledico per essere stata troppo crudele con altri.......</div><div>Quella strada che ci porta lontano, poco per volta sempre più ad est.</div><div>Prima la Grecia che, per motivi di tempo, non abbiamo la possibilità di vivere ma attraversiamo unicamente.</div><div>Da li la amata Turchia, le luci di Amasya e la sempre forte, violenta, inebriante, sensazione di essere lontani nell'appoggiare le mani sulle rocce del monte Ararat ormai giunti al confine con l'Iran.</div><div>Già.....l'Iran, terra che ci aveva rapito già l'anno passato, con le sue rigide regole ma con una forza che supera ogni frontiera, barriera, legge e imposizione.........gli Iraniani !</div><div>Ci spostiamo Gisella ed io, ci muoviamo e lasciandotici il Mar Caspio ( Cazzio per gli amici ) sulla sinistra raggiungiamo un luogo per noi completamente nuovo e fonte di notti insonni durante le fase preparatorie al viaggio, il Turkmenistan !</div><div>Luogo folle ! </div><div>Il bianco candido dei palazzi di Ashgabat voluti dal Re, con i merletti dorati ai semafori e l'asfalto urbano che pare un biliardo fanno da contraltare e stridono come unghie su di un vetro al confronto con la periferia fatiscente, le strade disseminate di fosse e crateri profondi e le restrizioni della maggior parte della popolazione. Un luogo che colpisce, un luogo da conoscere, un luogo che potrebbe sembrare ricco, invece è povero come la maggior parte delle persone che vi abitano e vivono.</div><div>L'attraversamento del Turkmenistan avviene seguendo passo passo il nostro amico Geronimo il quale ci scorta sino alla frontiera successiva prestando ben attenzione che non venissero scattate foto ai numerosi monumenti dorati raffiguranti il loro sovrano. Ma nonostante Geronimo si sia impegnato......Gisella lo ha fregato.......!!!!</div><div>Caro Geronimo, ci sarà ben un motivo per il quale non ti abbiamo battezzato " Occhio di Falco " !!!!</div><div>In Turkmenistan la benzina costa davvero un'inezia, circa 20 centesimi di € al litro.</div><div>Per questa ragione, alla frontiera, ci viene chiesto quale sarà il tragitto che effettueremo per uscire dal paese in quei 3 giorni che ci sono stati concessi e , sulla base del percorso dichiarato, viene applicata una tassa da pagare prima dell'ingresso.</div><div>Il caldo inizia a metterci alla prova così come le strade che peggiorano mano a mano che procediamo.</div><div>Salutiamo il nostro amico Geronimo e ci tuffiamo in Uzbekistan.</div><div>O meglio, più che un tuffo si è trattato di un lento, faticoso, controllatissimo acesso a questo paese, per noi, nuovo.</div><div>Le pratiche in frontiera iniziano con misurazione della febbre, compilazione di moduli astrusi ( due ciascuno per ogni ingresso, ed in totale, alla fine del viaggio saranno quindi 16......).</div><div> Il meticoloso controllo delle medicine, con tanto di verifica su internet che la nostra descrizione corrispondesse alla verità, unitamente al controllo di ogni singola fotografia presente su ogni singola scheda ( compresi i cellulari ) ci ha dato l'occasione di attingere a tutta la nostra tibetana pazienza.....</div><div>Pazienza della quale, io, ad essere onesto non sono proprio molto dotato......ma di fronte a personaggi come il tipo che, con somma calma e utilizzando il mio passaporto per attenuare la violenza di uno sbadiglio incontrollato, si prese quasi un'ora per apporre due timbri........che piaccia o no, questa santa pazienza occorre tirarla fuori da qualche parte.</div><div>Certo è che la meticolosità dei controlli in ingresso ed in uscita dalle frontiere Uzbeke non corrisponde parimenti ad una grande attenzione dei particolari nella vita di tutti i giorni e nelle cose, nel nostro mondo ormai essenziali, delle quali tutti potrebbero avere giovamento.</div><div>Due su tutte, benzina e strade......</div><div>La prima, si è guadagnata a pieno titolo un post ......</div><div>Nel cercare di capire quale sia la reale motivazione per la quale sia così difficile trovare benzina, abbiamo ricevuto un quantitativo abnorme di risposte differenti....... Ad oggi quindi, l'unica cosa che sappiamo, è che se non avessimo avuto una moto con serbatoio da 33 litri, avremmo faticato non poco.......</div><div>Passano i giorni e poco alla volta, quasi in silenzio, il Tajikistan si presenta davanti a noi.</div><div>È giunto il momento di portare lassù......i nostri pensieri, le nostre paure e le nostre speranze.</div><div>Ci aggrappiamo alla nostra moto e su di lei contiamo, come sempre, quasi come se fosse parte del team.</div><div>Arriviamo in cima e quella piccola soddisfazione personale, nel ripensare a chi aveva definito questo viaggio troppo complesso, si fa strada fra mille altri pensieri.</div><div>Difficile può darsi, impossibile .......mai !</div><div>Il Pamir ci ha rapito gli occhi, l'anima e i polmoni......lasciando in noi quel desiderio di tornare, e sempre nel rispetto di quel silenzio che tuona e rimbomba dentro i timpani, provare a a cercare la ragione per la quale quei luoghi .....ti stregano.</div><div>Ci giriamo indietro una ultima volta lasciando il lago salato posto subito sotto i famosi 4655 metri sul livello del mare. Lo fissiamo e fatichiamo a staccarci da quella immagine che pare non essere vera.</div><div>Il Pamir, non l'ha fatto l'uomo.......ma chi si è preso cura di dipingere quelle linee, quei colori, quelle sfumature, il tutto sulla tela di un cielo talmente intenso che nel fissarlo pare di essere dentro ad un enorme zaffiro, ecco, chiunque sia stato.........vorrei ringraziarlo di cuore.......sei un grande !!!</div><div>Scendendo di quota e abbandonando quel luogo quasi sembra che il viaggio sia terminato.</div><div>In effetti è un po' così, ma non posso, non devo mollare anche solo un attimo la concentrazione.</div><div>Si entra in Kirghizistan, luogo di grandi contrasti cromatici con le terre che sino a pochi km prima si presentavano brulle, arse dal sole e prive di vegetazione. Il verde ricompare ed i nostri occhi riconoscono quel colore a noi spesso familiare ma da giorni assente.</div><div>Le persone ci salutano solo dopo aver messo a fuoco il fatto che non si tratta di marziani venuti per conquistarli.</div><div>Ovunque c'è calore e desiderio di incontro, ovunque si avverte un semplice, puro e sincero valore della vita, composto da piccole cose, talvolta quasi nulle.......ma ciò che c'è, quel poco o nulla che c'è ......è per tutti.</div><div>Si spegne un po' il sorriso sui nostri volti, il viaggio volge al termine e noi rientriamo in Uzbekistan per effettuare il rientro della moto via cargo.</div><div>Incontriamo due ragazzi Italiani, e con loro dividiamo qualche ora e condividiamo mille pensieri di quanto ti rendano ricchi esperienze come quella passata.</div><div><br></div><div>Intanto, poco a poco, quest'ammasso di ferro volante è arrivato a Istanbul, dove siamo in attesa di prenderne un secondo volo che ci vomiterà a Milano in serata.</div><div>Il silenzio è scappato via, probabilmente sarà lassù dove nessuno lo molesta.</div><div>Qui è un gran vociare una collezione di parole che messe insieme sanno di finto.......ma alla fine questo è il nostro mondo, dobbiamo viverci e conviverci, dobbiamo attingere nuovamente alla tibetana pazienza utilizzata alle frontiere.......ma sappiamo di avere sempre un amico che potrebbe ospitarci il giorno in cui non saremo più in grado di sopportare questo.......il nostro amico Pamir !</div><div><br></div><div>Lassù ci siamo andati con Alba, la nostra moto.</div><div>È stata eccezionale, mai un tentennamento, mai una esitazione.</div><div>Anche in quota con basse temperature, benzine con numeri di ottani inferiori agli 85....si è sempre allineata allo spirito del team del quale fa parte......mai mollare !!!</div><div>Ci tengo a precisare che non sono state apportate modifiche di nessun tipo prima della partenza.....è esattamente come mamma l'ha fatta......</div><div><br></div><div>Ogni viaggio, richiede una intensa attività di preparazione ( dipende ovviamente dalla destinazione ), per quello in oggetto, lo sforzo profuso è stato enorme.</div><div>Volevo quindi in modo chiaro, trasparente ma diretto dire grazie a Gisella per la sua caparbietà nel non mollare mai neppure quel giorno della famosa telefonata qui descritta nel blog.</div><div>Vorrei dirle che partire da casa, andare a fare un "saltino" sugli sterratoni che portano lassù sul Pamir, non cedere mai è magari fare tutto questo in sole 3 settimane.......significa essere forti, lei lo è !!</div><div>Grande Gi complimenti davvero !!!!</div><div><br></div><div>Un grazie generale a tutti coloro che hanno letto e commentato il nostro blog. È stato bello sapere che c'era sempre qualcuno che seguiva quel puntino giallo spostarsi sul faccione rubicondo del mondo.</div><div>Un grazie a " ti fo una foto"......, un grazie a Geronimo, al piccolo Varano Tonante.</div><div>Un grazie a Roberto di Noale, grande professionista e grande uomo. Grazie lo stesso.</div><div>Un grazie alle persone che ci vogliono bene. </div><div>Un grazie alle mie principesse.......</div><div>Ancora grazie a Gisella ed Alba, la prima seduta accanto a me in aereo e la seconda decollerà fra poco ( speriamo ....). </div><div><br></div><div>È un po' triste chiudere il blog, tutto sommato ci abbiamo messo del nostro, ogni giorno, con le foto di Gisella e quelle quattro "pirlate" scritte dal sottoscritto.</div><div>Dispiace un po' perché ogni sera era come vi potessimo parlare, dire ciao, raccontare qualcosa e augurarvi una buona notte.</div><div>Ma fra breve arriverà l'aria fresca dell'autunno, cadranno le foglie e poi, il gelo e la neve scenderanno come un sipario naturale su quella che è stata la storia di un viaggio, nata come un sogno, cresciuta e maturata come una sfida, raggiunta, rispettata e respirata sotto cieli che nessun sceneggiatore saprebbe eguagliare.</div><div>Quel nostro teatro naturale che ci fa scoprire ogni giorno nuovi luoghi, nuovi volti, nuovi sorrisi e nuovi amici anche quest'anno ci ha accettato, protetto e talvolta schiaffeggiato.</div><div><br></div><div>Scendono le luci mentre scorrono i titoli di coda e dal pubblico spunta la mano di qualcuno che ad alta voce chiede " ........e l'anno prossimo.......dove si andrà ?..."</div><div>Mi giro, riapro per un attimo con le mani l'immaginario sipario, giusto per farvi passare il capo e rispondo</div><div>".........non importa dove, importa solo che sia l'avverarsi di un nuovo sogno......!!"</div><div><br></div><div>Buon inverno, buona notte mondo.</div><div>Chiudete gli occhi e sognate.</div><div><br></div><div>Gisella & Gianni</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiuQyxSIMkHb0-RScz7eFiuuKgIWtaugo85FFs15h75wzgS6RVJD0SKdaQ3Re-JfJ1eU0qgYzZDPdJ92pNEP8jXMo2eeDJewe2hyD4szaY3MxvBywG2MpzUGw4wBLfhDdNkhnTH5MHlKA/s640/blogger-image-492161037.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxEsV9x_OkE3tczE4QiultAzCgpP5D9AF6EWYZ223MJXCih6qrcqACZGdGBZAn_u7cCSrq73TNuKWF2TyqRmrIg0XyXzlJoyAocgeLw7zPPYyHNaLvoT7ayRQ8ldi15MkxSxUwaMrttGY/s640/blogger-image--1948554307.jpg"></a></div></div></div></div></div></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-31216847688220104112014-08-19T14:28:00.001+02:002014-08-19T14:28:46.218+02:00Sua Altezza......il Pamir.....Ho pensato mille volte in questi mesi come avrebbe reagito il mio corpo all'altezza del Pamir.<div>A mille domande ho risposto, con finta spavalderia, sempre e solo in un unico modo.......vedremo....</div><div>Alle mille raccomandazioni di chi vedendoci partire accennava, con voce tremolante, un augurio di buon viaggio ho sempre sorriso dicendo...." Ma si dai, in fondo fra tre settimane torniamo"...</div><div>Ora giro la chiave sul cruscotto della mia moto, il sistema di verifica diagnosi della centralina fa un check, mi da il via, io premo il pulsante di START, chiudo la visiera, inserisco la prima marcia, chiedo a Gisella se anche per lei sia tutto ok.........e partiamo.</div><div>Quel " vedremo" detto tante volte nei mesi scorsi, ora in modo un po' meno spavaldo, lo andiamo a scoprire per davvero......</div><div>Lasciamo Khorog alle prime luci del mattino di domenica 17 Agosto e ci avviciniamo all'ennesimo check point militare posto sulla strada appena partiti.</div><div>Gisella, scende dalla moto con i passaporti sui quali sono apposti tutti i visti degli Stati e delle regioni che abbiamo attraversato e di quelle che attraverseremo.</div><div>Io resto sulla moto in attesa, sino a quando la voce di Gisella rompe il silenzio laconico del mio casco.</div><div>Non vogliono farci passare, vieni anche tu.....</div><div>Entro nel gabbiotto in cemento liso e consumato dal vento freddo dei mille inverni già passati.</div><div>Un uomo in divisa, sguardo assente e alito di cipolla, mi parla in Russo e facendomi segno con le mani mi indica che la strada per il Pamir non sarà, per noi, percorribile......</div><div>Gisella si infuria, io la calmo, lei ha un momento di debolezza e cerca di inscenare una crisi di lacrime al fine di commuovere il puzzone " ma come.....abbiamo tutti i visti......siamo venuti sin qui .....ed ora questo si inventa un visto inesistente e ci vuole far tornare indietro ?...."</div><div>Certo, indietro non sarebbe possibile, e questo il mio amico " alito pesante " lo sa......</div><div>Forse, ha solo bisogno di un aiutino..............</div><div>Mr........dico io schiarendomi la voce,...........se occorre un visto, io pago.........</div><div>Lui, con aria da irreprensibile e incorruttibile uomo di polizia.......fa una smorfia con la bocca, prende un foglio di carta tanto vecchio che probabilmente risale al notes di Marco Polo quando passò anch'essi di qui, e ci scrive un numero........40..........</div><div>Poi, non certo di essersi espresso bene ......guardandomi negli occhi in modo severo aggiunge..........Dollars !!!</div><div>Spunta un sorriso sul viso di Gisella e parallelamente fuoriescono 40 $ dal mio portafogli......ma come si dice, purtroppo tutto il mondo è paese.........e certe cattive abitudini, anche se nascoste e forse meno note a tutti, esistono anche in un isolato e insignificante posto di blocco posto a quasi 3000 metri di altitudine.</div><div>Scampato il pericolo di un dietrofront, ripartiamo a salire.</div><div>Il sole scalda e la strada ci porta a 3000 metri nei pressi di un rudimentale ponte costruito sul torrente.</div><div>Decido di festeggiare i 7000 km dalla partenza con un sigaro, mentre Gisella scatta qualche foto ed un bimbo uscito da un auto insieme ad altri 8 passeggeri........ci regala tutto ciò che lui possiede....ovvero alcune more selvatiche.</div><div>Gisella ricambia con una gomma da masticare, di quelle che usiamo in assenza di dentifricio, di quelle che sanno di medicina .......ovviamente senza zucchero.....</div><div>E ad un bimbo, che si aspetta una caramella, bella colorata, zuccherata e piena di glucosio......regalare uno di quei concentrati chimici potrebbe non sembrare proprio una cosa azzeccata....</div><div>Lui inizia a fare facce strane, le compare la schiuma alla bocca......</div><div>Gisella le chiede " no good ? "</div><div>Lui in risposta sputa in mano la gomma e gliela porge con faccia disgustata.......</div><div>......tocca quindi al faccia da pirla recuperare........</div><div>Tiro fuori un sigaro e scusandomi con il padre, credo fosse padre, ne regalo uno.....</div><div>Il bimbo guarda attonito il padre gustarsi la prima boccata di fumo del suo nuovo gadget, mentre il sapore del vigorsol senza zucchero probabilmente le rimarrà in bocca sino alla prossima zuppa di cipolle.....</div><div>Ripartiamo attraversando alcuni villaggi abitati da chi respira giorno dopo giorno, estate ed inverno, l'aria di questi luoghi così difficili.</div><div>Fra questi vi sono anche i loro animali, alcune mucche, le capre ed i cani......</div><div>Questi ultimi, contraddistinti dall'avere un fisico possente, gambe altissime, le orecchie tagliate al fine di non essere facilmente morsicate, sono da subito molto aggressivi....</div><div>La nostra moto emette, con buone probabilità, un sound che per loro pare essere di forte disturbo.</div><div>Ci accorgiamo da subito di essere considerati un buon antipasto......una sorta di Kebab con le scarpe e con il casco......ma pur sempre un Kebab......</div><div>L'attraversamento dei villaggi diventa un incubo.</div><div>La strada è sterrata, i bambini ti corrono incontro costringendoti a veloci bassissime......le auto che incroci invadono la tua traiettoria......ma io ......devo sempre mantenere il motore della moto in coppia, marcia bassa ( generalmente la seconda ), occhi ben fissi sul,lato della strada e pronto ad accelerare bruscamente nel caso di avvistamento di cani cavallo all'attacco.</div><div>Gisella mi è di aiuto in quanto in più occasioni mi urla " vai vai vai...." </div><div>Io accelero e vedo con la coda degli occhi comparire il grigno incazzato del famelico cane del Pamir....</div><div>Sentire i sui denti conficcarsi nella suola dello scarponcino e faticare ad accelerare in quanto, rispetto a quando siamo partiti da Trana, ora ho un ospite da trascinare via .....non è stato bello.</div><div>In più, come se non bastasse, non abbiamo con noi antibiotici e questi divoratori di infedeli non credo che abbiano mai visto un veterinario in vita loro.....</div><div>Ad ogni modo, a meno di uno scarponcino con la rabbia, ne usciamo indenni e poco a poco i villaggi scompaiono.....e cono loro anche i temutissimi......TaleCani........</div><div><br></div><div>Saliamo gustandoci ciò che non è verosimile descrivere a parole.</div><div>Ci togliamo gli auricolari, complice una abrasione che da giorni mi fa sanguinare l'orecchio, pensiamo possa essere anche un modo per metabolizzare meglio le immagini e poi, solo dopo, condividerle.</div><div>Raggiungiamo il sogno, quell'immagine offuscata apparsa in una notte d'inverno come una luce che illumina la notte mai buia del nostro mondo.</div><div>Raggiungiamo i 4000 metri e iniziamo a percorrere l'altopiano del Pamir.</div><div>La strada migliora, diventa asfaltata e le montagne attorno a noi ci sovrastano.</div><div>Alcuni passi oltre i 4200 metri di altitudine ci separano dalla nostre prima notte sul Pamir.</div><div>Un vento violento con nubi nere all'orizzonte ci incutono timore.</div><div>Alcuni fiocchi di neve, per di più frutto della bufera in atto sulle vette, si appoggiano sulla visiera del casco.</div><div>È pomeriggio ormai. Abbiamo perso un altra ora di fuso orario ed ora siamo a + 4 dall'ora del meridiano di Trana.......</div><div>Giungiamo al villaggio di Murgab posto a 3800 metri di altitudine, un luogo che pare uscire da una racconto di una mamma che per punire il proprio bambino dopo una marchella gli dice " guarda che se non stai bravo ti mando la dove non esiste nulla, solo polvere, fumo di sterco di vacca, non ci sono i letti, l'acqua non si può bere e ciò che si trova da mangiare è scaduto da tempo " .........ecco, noi dormiremo quá .........e senza neppure aver combinato marachelle........</div><div>Troviamo una camera " nell'hotel " di Muragb......gestito da una gentilissima ragazza Tajika che parla un ottimo inglese.</div><div>Fuori fa freddo, alle 8 di sera ci sono circa 6 gradi.</div><div>In camera, alle otto di sera, ci sono esattamente 6 gradi......questo grazie ad una finestra rotta che ci permette di respirare esattamente l'aria esterna.</div><div>Ceniamo a base di zuppa di cipolle ( tanto ormai le papille gustative hanno abbandonato la nostra bocca da tempo....) e spalmiamo un po' di nutella ( portata da casa ) sul pane grazie ad un rudimentale cucchiaino da me costruito con il legno del Pamir ( con buone probabilità questo sarà il mio gadget delle vacanze....).</div><div>Mancano i letti ma due materassi in terra ci permettono di riposare anche grazie al caldo dei sacchi a pelo portati da casa.</div><div>Al risveglio, sento con l'unica parte del mio corpo esposta all'aria aperta (il naso) un frizzante senso di fresco......</div><div>Ci alziamo, prendiamo un Cay caldo ( che ormai dovreste sapere che si tratta di te ..) ed usciamo.</div><div>La notte fredda ha brinato tutto, compreso la nostra moto.</div><div>La temperatura è di -2 gradi sotto zero ma il cielo limpido e un sole che così vicino non lo avevo mai visto fanno ben sperare.</div><div>Partiamo e ci immergiamo in quel sogno che ora, essendo realtà, fatichiamo a riconoscere.</div><div>Saliamo ancora e ci mettiamo alla prova metro dopo metro.</div><div>Il confine con la Cina, indicato da una recinzione con filo spinato, è a pochi metri da noi......</div><div>Allora, visto che tanto siamo stati puniti per una marachella non fatta..........tanto vale farla davvero....</div><div>Parcheggio la moto, approfittiamo di un tratto di filo spinato divelto........ed entriamo nel paese proibito.</div><div>Quel luogo che tanto avremmo voluto attraversare anni fa ma poi per problemi di visti ci fu impedito....</div><div>Ed ora......alla faccia di chi non voleva.........vi invadiamo !!!!!!</div><div><br></div><div>Piccoli passi ancora, lunghi fiati senza ossigeno, le ruote girano, il cuore pulsa, il cervello cerca invano segnali che ne indichino quell'altitudine mai raggiunta prima.</div><div>Fermo la moto di fianco ad un cartello.</div><div>Scendiamo in silenzio e rispettando il silenzio che sino li ci ha condotto, leggiamo quanto scritto sul cartello......</div><div>4655 m............</div><div>Ci guardiamo......e capiamo, solo allora capiamo, di esserci riusciti !</div><div>C'è un misto di gioia e tristezza in questo.</div><div>Felici di esserci riusciti ma consapevoli nel contempo che sia finita.</div><div>Dissi alcuni post fa che tutto pare difficile sino a quando non l'hai superato........avevo ragione.</div><div>Ogni istante, ogni singola rotazione della ruota della nostra moto, hanno contribuito al raggiungimento di questo nostro piccolo ma grande sogno.</div><div>Ma ciò che in quell'istante immenso e senza tempo mi venne in mente, non fu l'euforia di un obiettivo raggiunto.</div><div>Credo infatti che per far si che questo avvenga ci siano dietro mille possibile cause, il destino, la fortuna, la volontà, ecc.</div><div>Di sicuro, guardando Gisella, pensai che si, di una cosa, almeno di una occorre essere orgogliosi.....di avere avuto il coraggio di provarci !</div><div>Mi accendo il mio sigaro, quello dei 4655 metri vale il doppio.......</div><div>Me lo gusto e come se nulla fosse, dopo alcuni minuti ripartiamo.</div><div>Da questo momento, anche se non di molto, iniziamo a scendere.</div><div>Passiamo il lago salato, posto a 4200 metri. Un luogo che rapina il cuore, genera lacrime su sorrisi e fatichi a lasciare.</div><div>Prendiamo un Cay caldo, ci godiamo il miscelarsi dell'intenso blu del cielo con l'azzurro del lago raggiungiamo la frontiera di uscita dl Tajikistan coincidente con quella di ingresso del Kirghizistan.</div><div>Frontiera posta anch'essa a 4200 metri di altezza.</div><div>Lasciamo quel luogo, font di notti insonni, di battiti, di paure, di fantasie, di gioie e, come sempre,lo salutiamo con un ciao così come si fa per un amico.</div><div>Scendiamo a Sary Tash, luogo di pastori i quali danno anche da dormire talvolta.</div><div>Poche parole, ci sentiamo un po' svuotati.</div><div>Non ceniamo e ci lasciamo rapire dal sonno in attesa di un nuovo ossigeno da respirare.</div><div><br></div><div>Vi scrivo da Osh, seconda città del Kirghizistan, dove siamo arrivati oggi.</div><div>Ci restano gli ultimi km verso la capitale dell'Uzbekistan e da li si torna a casa.</div><div>Desideravamo un luogo dove poterci riposare dopo le fatiche del Pamir, abbiamo scelto il miglior hotel di Osh per questo.</div><div>Il costo è di 20 $ la camera.</div><div>Manca l'acqua fino alle 18 di stasera, e noi è da tre giorni che non facciamo una doccia calda.</div><div>Però c'è il collegamento ad internet, e questo ci permette di salutare voi che ci avete seguito.</div><div>Io lassù ho lanciato nel blu cobalto di un cielo mai visto i pensieri di alcuni di voi, l'avevo promesso.......e l'ho fatto.</div><div>In modo simbolico, chissà, forse un giorno qualcuno di voi, quel pensiero tornerà a riprenderselo....e ne lascerà uno per me.</div><div><br></div><div>Il sogno di respirare l'aria del Pamir, ora, è storia.</div><div>Fa male dirlo perché vorrei poter riavvolgere il nastro e ripartire.....</div><div>Vorrei tornare lassù dove il silenzio ti parla, dove l'aria ti scuote, dove il sole ti cuoce e dove il cuore pare avere un unico grande battito contino......</div><div>Vorrei rivedere quella luce, vorrei vivere quel luogo.......ma forse, per come siamo fatti noi, dopo poco sogneremmo di essere altrove ed allora partiremo.......</div><div>Quindi metro dopo metro, respiro dopo respiro, anche domani andremo avanti e torneremo......</div><div><br></div><div>Come di consueto scrivermo ancora un ultimo post e su quello ci saluteremo,</div><div><br></div><div>Intanto a tutti voi, grazie.....</div><div>Vado a vedere se è arrivata l'acqua..........</div><div>Mi dispiace un po' togliermi la polvere del Pamir da dosso.......ma credo che se non voglio finire in quel posto " dove <span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">esiste nulla, solo polvere, fumo di sterco di vacca, non ci sono i letti, l'acqua non si può bere e ciò che si trova da mangiare è scaduto da tempo " ....... Dovrò farlo !!!!</span></div><div><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br></span></div><div><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjxOI2L-TesUDx_Rr7rmWkLHr3yP0QWkZPUHj1AnWlf1eyJAvlh6Xc5zXiJhsdrdva98JNq2DLBG5LaC4h1k2N6h40H_3J22u5pvuTo3LvWS3uF2hrdfSN5JBwZ8KLhQXygWupOERDZfQ/s640/blogger-image-690247760.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjxOI2L-TesUDx_Rr7rmWkLHr3yP0QWkZPUHj1AnWlf1eyJAvlh6Xc5zXiJhsdrdva98JNq2DLBG5LaC4h1k2N6h40H_3J22u5pvuTo3LvWS3uF2hrdfSN5JBwZ8KLhQXygWupOERDZfQ/s640/blogger-image-690247760.jpg"></a></div><br></span></div><div><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br></span></div><div><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmgjZTDUfpjGRAVNS1nQBmw00FOCnocBchCLeRH_Cj27sF-abYexrRdlJuCmQ4f6IfWRvVlpPGhFtY80EbqpZFIPAD9ln5oqf2sFw1nt-aXv4GUApdIdzoaYJqlgBgNGftrsGaFRBURfQ/s640/blogger-image--457256230.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmgjZTDUfpjGRAVNS1nQBmw00FOCnocBchCLeRH_Cj27sF-abYexrRdlJuCmQ4f6IfWRvVlpPGhFtY80EbqpZFIPAD9ln5oqf2sFw1nt-aXv4GUApdIdzoaYJqlgBgNGftrsGaFRBURfQ/s640/blogger-image--457256230.jpg"></a></div><br></span></div><div><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZVjrYX0JbVDLU2tcXYihfH9j3LcC399B-5vP-kAXhlGBdPQ9oMBJkkXj_is6-PV6RpvgWTFfj7YagkVM8mO9Zvjccx0wvPkd6RkPEqAHzMj_yVwRSxzXDqvSKncbIJL442jabuul86rk/s640/blogger-image-1593372614.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwrOBPyQwbXfLD2AlSMz-IplrWvkI3zl90bIuBU1pJ_Piyvkl563NGfZB8DEKbeufUHRm3cxJDZu_3pfJ07stxgwbJ7bVXlE6H1oQoZsNddR03z33EaFLuu5QhyphenhyphenSdwT8m7N78sG83S_rM/s640/blogger-image-946750241.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGZvUBComTKME_3r2JdwJdKjQLgGEqJfKqGsIgJ249by1F-YzhgqyqYNFarQfyHq6e2kR674-q55NjMyHSShwyRF5sDtcCMElLDIoKd1Ry1O7P1Hnk6AMH3kynAyov-MtRn1VrN8psXoM/s640/blogger-image-1760653184.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGZvUBComTKME_3r2JdwJdKjQLgGEqJfKqGsIgJ249by1F-YzhgqyqYNFarQfyHq6e2kR674-q55NjMyHSShwyRF5sDtcCMElLDIoKd1Ry1O7P1Hnk6AMH3kynAyov-MtRn1VrN8psXoM/s640/blogger-image-1760653184.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQtf6dDTlYnguS7LNXNq5VN-4nHUobvywX6lsAhYAbBuPNxbyeAVCn1Cq-ErvrCipJ4VfkhrbQaJdRoXFZWYNqeoc6DsYMoJo7DEy776DgLhAbWT20lUbLfgEl12OgeqUZQOxwMzx0BIg/s640/blogger-image--735933192.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQtf6dDTlYnguS7LNXNq5VN-4nHUobvywX6lsAhYAbBuPNxbyeAVCn1Cq-ErvrCipJ4VfkhrbQaJdRoXFZWYNqeoc6DsYMoJo7DEy776DgLhAbWT20lUbLfgEl12OgeqUZQOxwMzx0BIg/s640/blogger-image--735933192.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisensn1kZctek_sYhDtjQs0-G80I-2t2a9pgbROo1vW19pzNTWup-JD2zJAqSmMpdMV9XAF6V5YJeI7XBo-QgZ5SInNwZKQabFcBXX3fFHjMnrYKnM5J97iKGAORNRUWMF3O0X_6wzxVI/s640/blogger-image--343192669.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisensn1kZctek_sYhDtjQs0-G80I-2t2a9pgbROo1vW19pzNTWup-JD2zJAqSmMpdMV9XAF6V5YJeI7XBo-QgZ5SInNwZKQabFcBXX3fFHjMnrYKnM5J97iKGAORNRUWMF3O0X_6wzxVI/s640/blogger-image--343192669.jpg"></a></div><br></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7H5y6n4J08C_5YaQI5vutYx9smC8uNAdWGGN4sLSLcwWtG2tYbkXtW1c0DE2FyWreTW6UU-dGTQG1NYtEph-MHZhjhY0bIylAwUoG8u_wxXs7TcX_R53sQPD6BeXz_Bm_6oJGpXACZGE/s640/blogger-image-1932549530.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7H5y6n4J08C_5YaQI5vutYx9smC8uNAdWGGN4sLSLcwWtG2tYbkXtW1c0DE2FyWreTW6UU-dGTQG1NYtEph-MHZhjhY0bIylAwUoG8u_wxXs7TcX_R53sQPD6BeXz_Bm_6oJGpXACZGE/s640/blogger-image-1932549530.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG2ZdXWnt-xgf5hKns-s9QQJvv5cOF7TMTF5NbMKfvWTNH_I6EN2RSO8_O6bUICbW8XJ_fblXadoHzj9gEmJAfdRC622-zsmrfYVyKH_vr_EWmAf51zhMC7xGPZSFA77X_PYkGc7wxGdI/s640/blogger-image-1348665799.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG2ZdXWnt-xgf5hKns-s9QQJvv5cOF7TMTF5NbMKfvWTNH_I6EN2RSO8_O6bUICbW8XJ_fblXadoHzj9gEmJAfdRC622-zsmrfYVyKH_vr_EWmAf51zhMC7xGPZSFA77X_PYkGc7wxGdI/s640/blogger-image-1348665799.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhph4lJnnGiwolftUivTdyX3GLEnA9FOmwLYKXw6Ygv82BMPYYH-ODJN6YIHXG7UxpnTVwIaRhGsOridroOR2AOI076UfWUEkCFR52OizW98j75kyPxDvagimgH18Oaw3K6tL75yHm_XmU/s640/blogger-image-1955411061.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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Precipizi di centinaia di metri si aprono dinnanzi alla ruota anteriore della moto, con Gisella che si sporge per fotografare il tutto ed io che cerco di tenere gli occhi sulla strada in quanto, una regola importante da non dimenticare mai cita che " la moto va dove gli occhi guardano......"</div><div>Da dentro il mio casco sento Gisella in un continuo " guarda che bello a destra.....guarda che splendore a sinistra...." Peccato che io, non riuscendo a svincolare i due occhi come fossi un gufo, sono costretto a puntare quel minuscolo decimetro di pista dove transitare come un equilibrista con le due ruote lasciandomi indietro chissà quale spettacolo.</div><div>Arriviamo al paese e ci mettiamo subito alla ricerca di un posto dove poter riposare.</div><div>Non ci sono hotel ovviamente, bensì delle così dette Home Stay, ovvero case con camere dedicate a chi viaggia.</div><div> La situazione è di quelle dove occorre una buona dose adattamento, ma Gisella ed io, di quella, ne abbiamo ormai accumulata da vendere.</div><div>Troviamo posto da un signore di una certa età, simpatico nel suo essere molto poco loquace. </div><div>Ci fa vedere la camera, due letti concavi di quelli che una volta coricato non potrai cambiare posizione sino al mattino, e il bagno posto dall'altra parte del cortile.</div><div>Mi piace, anche perché così avrò modo di dare una pacca sulla spalla alla nostra moto quando di notte dovrò andare a fare pipì.......</div><div>Ceniamo nell'unico ristorante del posto.</div><div>Mangiamo l'unico piatto disponibile nell'unico ristorante ......un misto di riso,polpettone di montone e un uovo sopra.</div><div>Il mattino arriva presto, stanchi come siamo, con la scoperta di nuovi muscoletti che non sapevamo di avere solo perché non avevano ancora manifestato il loro indolenzimento in altre occasioni prima.</div><div>Carico la moto sotto un cielo sgombro di nubi, sorrido al nuovo giorno e da li a poco anche Gisella è pronta.</div><div>Partiamo e ci lanciamo subito sulla famigerata M41 che scende verso sud.</div><div>Ci imbattiamo presto nel nostro amico, il Sig. Gunt, che per colore, portata, impetuosità e fragore è sicuramente ciò che di più impressionante abbia mai visto.</div><div>Il Gunt è il fiume che separa il Tajikistan dall'Afganistan......e sarà lui a tenerci compagnia per tutto il giorno con la sua impetuosa presenza sul lato destro della moto a pochi cm dalle mie ruote.</div><div>La strada, ammesso che sia possibile definirla strada, si muove come incollata sulla pareti delle montagne che muoiono nel Gunt, a destra l'acqua che, spaventosamente si increspa vorticosamente, ancora più in la l'Afganista, le sue case e chi le occupa.</div><div>I bambini, bambini come tutti i bambini, che corrono verso le sponde del fiume, rischiando di essere travolti, corrono e si sbracciano cercando di essere a noi più visibili.</div><div>Pochi passi dietro le donne, incappucciate nel loro burka azzurri,segno di una legge che, pur essendo ai miei occhi inconcepibili, le rende ancor più donne per il loro saper accettare dignitosamente quanto da altri imposto.</div><div>Poi gli uomini, schiavi di un loro stesso modo di scindere e dividere gli esseri viventi ponendo e relegando le donne stesse in ultima posizione.</div><div>Ci soffermiamo più volte lungo le rive del Gunt ad osservare quei bambini, a rispondere ai loro saluti salutando anche noi con un caldo ma, purtroppo lontano ciao.</div><div>Alzo la mano saluto e penso, penso tanto.....</div><div>Come un cerchio concentrico che roteando su stesso cavità nel mio cervello penso e mi chiedo perché....</div><div>Perché un fiume, solo un fiume, possa determinare e dividere in modo così profondo culture.</div><div>Perché io, e permettemi....anche voi tutti, siamo nati nati dall'altra parte di quel fiume che ci rende liberi, ci permettere di credere in un dio, di non credere affatto, di bere, di fumare, di viaggiare.....</div><div>Ogni secondo di ogni giorno dovremo pensare e dire grazie di questo, senza mai dimenticarci di alzare la mano destra e dire ciao a quel bambino che, anche se per pochi istanti e poi mai più......ci vedrà passare al di la fiume......e per farlo, rischierà la vita, solo per un ciao, solo per un caldo sorriso che in qualche misura renda il suo giorno, uguale da millenni e forse uguale per millenni, un giorno speciale....</div><div>Ciao, ciao, ciao bambino Afgano, qualsiasi sia il tuo nome !</div><div><br></div><div>Arriviamo a Khorog, e sarà la notte prima dell'esame......da domani si sale, si va sul Pamir.....</div><div>L'ho sognato, l'ho visto a occhi chiusi ma ora è giunto il momento di aprirli e viverlo.</div><div>Non possiamo pubblicare il Post, ma quando lo faremo, e lo faremo, sarà perché ne saremo usciti, e sarà il momento per raccontare.....</div><div>Ora è il momento di riposare.</div><div><br></div><div>Riepilogo tappe:</div><div>Dushanbè - Kala-i-Kumb</div><div>15 Agosto, km odierni, 290</div><div>Altitudine massima 3200 metri</div><div><br></div><div>Kala-i-Kumb - Khorog</div><div>16 Agosto, km odierni 254</div><div><br></div><div>Mai smettere di avere avere paura, </div><div>Proprio lei è quell'energetico che ci aiuta a vincere se stessa.</div><div>Io ne ho, ma domani la sconfiggerò !</div><div><br></div><div>Buona notte</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgICrTPYVlXI_7azNXHIxhyphenhyphena9eey6McSSQ-QbclC-61jwO9guoLGkbineD8_v0oPCl4uErK9eEkYZ_JuX0TmMMbxYV7gpDzPEsTCUVBw-78CYnRb40y-S9f_6AghTfJXbq0t8sHgUzzXWg/s640/blogger-image--806233626.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgICrTPYVlXI_7azNXHIxhyphenhyphena9eey6McSSQ-QbclC-61jwO9guoLGkbineD8_v0oPCl4uErK9eEkYZ_JuX0TmMMbxYV7gpDzPEsTCUVBw-78CYnRb40y-S9f_6AghTfJXbq0t8sHgUzzXWg/s640/blogger-image--806233626.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzSOO0X3zIT9Q1AFaF_smPo3CBcq85Z_TCMdhvqpYSVMd01XLDyc5BO5Pp_IbO9agtStd15ynpjxJ8EfuUyIj5lbxguiSAgpX2L39NqLDcS93shLrbP4xDyZ9jEb42r9TTDJI7AxClLZM/s640/blogger-image--170967048.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzSOO0X3zIT9Q1AFaF_smPo3CBcq85Z_TCMdhvqpYSVMd01XLDyc5BO5Pp_IbO9agtStd15ynpjxJ8EfuUyIj5lbxguiSAgpX2L39NqLDcS93shLrbP4xDyZ9jEb42r9TTDJI7AxClLZM/s640/blogger-image--170967048.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8L59zQ2ZIetvsRJu52kEI3NAWR72VyLY32nq0XgzTsisgdJ88-T4EIwp6EMvLjtjZvdFIo22BBlm0a0e_ixz-yY-sm1E2VzcjgP1eicu_6Nd6YPLm-kNxn_AZikBBhrwGC97vszaw5EQ/s640/blogger-image--291879858.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8L59zQ2ZIetvsRJu52kEI3NAWR72VyLY32nq0XgzTsisgdJ88-T4EIwp6EMvLjtjZvdFIo22BBlm0a0e_ixz-yY-sm1E2VzcjgP1eicu_6Nd6YPLm-kNxn_AZikBBhrwGC97vszaw5EQ/s640/blogger-image--291879858.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHUqZV0-SUHBj3ZOnfQAYr0OfWyKbEr-g3Q-HWOdX59l9AKMjvEHnyU4Lhday4hpIPBD47Bewzr6t9lWS-AgD8dNPek0EjDo28fRVlPcAnia7i94pclhSUa6ASEkaCvrS7scuJpIhMuvE/s640/blogger-image--782370369.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHUqZV0-SUHBj3ZOnfQAYr0OfWyKbEr-g3Q-HWOdX59l9AKMjvEHnyU4Lhday4hpIPBD47Bewzr6t9lWS-AgD8dNPek0EjDo28fRVlPcAnia7i94pclhSUa6ASEkaCvrS7scuJpIhMuvE/s640/blogger-image--782370369.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnBRqCRL5EtMgYA_MY5Yk4jt2CcE3feo3VVzRcb67XomeK6q8q46Eph8fg_uKhHr2LbtC2ijkU_Hqm2XtOB6jh1XMN5_7Qm86mA-rNrkkC3eBuueM7vsHqdqYzu09Vb2r8MbpcAZ0bB00/s640/blogger-image-1759000088.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLq3Z7WAhbbVtyrCLMv5gSUiMLfO-mGLAVHcnlXwpOcAbuKRR_q-7XpYK5MBlx9sFQIAZsgp97_BU90_cC9Z9vM9LrWJ2s5DaIUK0iJbZNRQ6Mxrniqh8n2BmoZSGMawEgDwJGhX5axqU/s640/blogger-image-771383503.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi391PL1pNlQ_p1Gab2IfuefPKdjTNXqZub4KKKbeyZ-37sahbT4OAMAWtSA6A61d3EFbPGOGqocGui0cRDMyKuvpUNth4oseOpLXdBmbobWCPCNL1u_GIhmbTV-VGWuW3-pKeb8qFKKcQ/s640/blogger-image--2093799989.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi391PL1pNlQ_p1Gab2IfuefPKdjTNXqZub4KKKbeyZ-37sahbT4OAMAWtSA6A61d3EFbPGOGqocGui0cRDMyKuvpUNth4oseOpLXdBmbobWCPCNL1u_GIhmbTV-VGWuW3-pKeb8qFKKcQ/s640/blogger-image--2093799989.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcxwKgWtgGFzlOjp2YjyHFdIJHzdlZKWchuzhc_UxdlFoBcAHkPIhM7NYpLj2iNACiKAjdNO4MHeXkdOB1H9kMpfHN7wNdlqzCZSxeTHiJdCXF5ysI5nADDs26Au8uq7SUtLNfWF2BbhQ/s640/blogger-image--1429987165.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcxwKgWtgGFzlOjp2YjyHFdIJHzdlZKWchuzhc_UxdlFoBcAHkPIhM7NYpLj2iNACiKAjdNO4MHeXkdOB1H9kMpfHN7wNdlqzCZSxeTHiJdCXF5ysI5nADDs26Au8uq7SUtLNfWF2BbhQ/s640/blogger-image--1429987165.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-36022105232111101612014-08-14T13:30:00.001+02:002014-08-14T13:30:17.004+02:00No Benzin.......No Parti.......Ore 13.20 di giovedì 14 Agosto, seduto all'ombra di una pianta nel cortile di un Bed&Breakfast di Dushanbè, capitale del Tajikistan, sigaro acceso, pantaloncini corti, birra fresca e la moto parcheggiata a un metro da me,mi accingo a scrivere il post che, spero, qualcuno leggerá.....<div>Ma come ? Direte voi..... Che ci fanno fermi ad oziare quei due lavativi invece di essere in sella verso la tanto ambita vetta del passo sul Pamir ?</div><div>Beh...... Intanto diciamo che potrei anche rispondervi dicendovi che sono fatti nostri....</div><div>Ma in realtà le cose stanno in altro modo, e siccome sono anche fatti vostri.....se avete tempo, pazienza e voglia di leggere......mettetevi comodi, magari su un bel terrazzino ombreggiato, prendetevi anche voi una birra, per chi fuma....accendetevi una sigaretta, cercate di immaginare di avere un casco in testa, il manubrio saldo ( ben saldo.....) nelle vostre mani, oppure seduti sul sellino posteriore abbracciato a chi guida, è viaggiate con noi durante questo racconto della tappa di ieri, mercoledì 13 Agosto .....</div><div><br></div><div>Sono circa le ore 7.30 del mattino quando salutiamo il gentile proprietario del B&B di Bukara.</div><div>Io esco, mi stappo una RedBull, accendo un sigaro e carico la moto.</div><div>Questa operazione, come il suo inverso la sera, ha per me un senso di libertà infinito, lasciandomi libero di godermi il giorno che sta per essermi regalato e, nel contempo, permettendomi di concentrarmi su quello che dovrò fare.</div><div>Andare in moto, e chi lo fa con giudizio sa di cosa parlo, è una delle cose più belle e divertenti che vi siano al mondo.</div><div>Ma nel contempo, anche un qualcosa di molto pericoloso per il quale, una semplice disattenzione può costare molto cara, in particolare in luoghi lontani e poco organizzati come quelli nei quali ci troviamo.</div><div>Per questo tengo sempre bene a mente il mio ruolo di rider.....</div><div>Come prima cosa ho la responsabilità di chi, seduto dietro, affida a me ogni istante la sua vita.</div><div>Inoltre, qualsiasi manovra non corretta, potrebbe essere un pericolo per la gente dei luoghi che visitiamo. I bambini che corrono in mezzo alla strada per salutarti e quasi si lanciano contro la moto, gli animali, le stesse persone e poi le auto.</div><div>Questo piccolo esame di coscienza lo faccio tutte le mattine, pensando e ripensando più volte che non sono qui per divertirmi lanciando la moto in curve da piega estrema o cercando l'ebrezza della velocità....questo al limite, lo farò all'ultima curva che mi separa da casa......carabinieri permettendo....</div><div>Gisella termina le procedure di check out, esce anche lei, avvio la moto e sul cruscotto lampeggia ( come da giorni ormai ) la scritta in tedesco "LAMPFT" ......che sta ad indicare il guasto alla lampadina del faro.....</div><div>Siccome la moto, di faro, ne ha solo uno.......la cosa non mi piace molto.</div><div>Di giorno, non è un grande problema, anche se essere il più visibili possibile è sempre meglio....</div><div>Di notte il problema è serio........o meglio sarebbe serio......ma tanto noi non viaggiamo di notte..............( ultime parole famose...)</div><div>La lampadina di scorta, era una delle cose che volevo acquistare prima della partenza, ma non avendola segnata sulla lista di cose da fare affissa alla porta, mi è passata di mente.</div><div>Poco male dissi io in Turchia quando per la prima volta comparve il messaggio sul cruscotto, la compreremo strada facendo........</div><div>Stolto e sciocco che sono !! Sono anni che viaggiamo in posti come questi e dovrei sapere che se ti serve una pecora decapitata, un copertone usato da camion, un somarello o un dromedario.......non avrai problemi.</div><div>Per tutto il resto ........neppure American Express ti può aiutare.</div><div>Rassicuro Gisella, dicendole che non dovremo averne bisogno e finalmente partiamo.</div><div>La temperatura inizia a salire e alle 8 siamo già a 37 gradi, acqua ne abbiamo, siamo riposati, abbiamo quasi tutto manca solo la benzina.......</div><div>Già.......la benzina.....in russo.....Benzin.....</div><div>Gisella mi aveva parlato di aver letto relativamente a difficoltà nel riuscire a trovare carburante in Uzbekistan ma a dire il vero, forse, avevamo sottovalutato un po' il problema.</div><div>Iniziamo la ricerca di un distributore a Bukara, ne troviamo tanti, tutti apparentemente recenti, ma nessuno di loro ha benzina disponibile.</div><div>La scena che ci appare avvicinandoci all'ingresso dei benzinai, è la seguente:</div><div>Le pompe del carburante sono coperte da una sorta di telo, il benzinaio e tutto lo staff sono seduti all'ombra a mangiare. Sotto la tettoia dove di solito vi sono le auto ferme per il rifornimento, un paio di camion parcheggiati con il cassone pieno di angurie, si mantengono al " fresco" ....</div><div>Entriamo con la moto, ci avviciniamo alle pompe coperte e i benzinai, guardandoci e ridendo, si sbracciano per segnalarci che non c'è benzina, solo gas.....</div><div>Perdiamo tempo prezioso, abbiamo davanti una tappa da quasi 600 km, sulle ostiche strade Uzbeke, la frontiera con in Tajikistan e poi la salita sino alla capitale, il tutto da compiersi prima che la mia amica luna venga a ricordarmi che ora tocca a lei stare in giro ed io invece dovrei essere a nanna.....</div><div>Il cruscotto della moto mi indica che ho ancora circa 130 km di autonomia, e decidiamo quindi di metterci per strada con la promessa di cercare di rifornire non appena troveremo un distributore in grado di farlo.</div><div>La strada è pessima, le medie sono basse, i crateri sull'asfalto vecchio da secoli ricordano i postumi di un bombardamento.</div><div>Lo sapevamo ma ogni volta che affrontiamo strade come queste ne rimaniamo scioccati.</div><div>Finalmente arriviamo alla città di Qarshi, dopo 100 km percorsi dalla partenza da Bukara.</div><div>Distributori trovati lungo la strada, tanti.....con benzina .....zero !</div><div>Iniziamo ad essere un tantino preoccupati. </div><div>Con la mente inizio a mettere a punto il piano B, ovvero benzina di contrabbando, ma al momento non ho visto nessuna che la vendesse sul ciglio della strada.</div><div>Iniziamo a girare per le vie di questa cittadina polverosa e infuocata senza trovare nulla.</div><div>Ad un tratto chiedo ad uno dei mille poliziotti fermi lungo i crocevia.</div><div>Questi, in russo, ci indica una direzione da seguire.</div><div>Gisella guida me, io guido la moto.....</div><div>Ad un tratto, una strada bloccata dalle auto in coda ci si para davanti.</div><div>All'estremità della coda, laggiù a circa un paio di km, si intravede un benzinaio.....</div><div>Qualcuno di voi magari starà pensando " cazzo che sfiga, pure la coda...."</div><div>Per noi invece, a testimoniare di quanto sia sempre relative le cose, è stato un momento di giubilo !!</div><div>" c'è coda al benzinaio, significa che c'è benzina !!!! "</div><div>Felice mi accodo, mentre Gisella a piedi va a vedere che effettivamente il benzinaio abbia Benzin....</div><div>La gente in coda abbandona le auto e si accalca sulla nostra moto.</div><div>La scrutano, la toccano, molti di loro si infilano il mio casco e si fanno fotografare ( ora quindi, all'interno del casco, oltre ai profumi di Aglio, Montone e cipolla, ho anche un mix di sudori Uzbeki non ben identificati...... ).</div><div>Partono le solite domande che sento sin da quando siamo arrivati in Turkmenistan giorni fa e poi in Uzbekistan: è una Honda ?</div><div>No, una BMW......c'è scritto.....</div><div>Davvero fa i 220 km/h come indicato sul cruscotto ?</div><div>......credo di si, ma senza benzina non riesco a fare neppure più i 20km/h....</div><div>Quanto costa ?</div><div>......ecco......a questa domanda non ho ancora ben capito come procedere. Non so se dire la veritá o inventarmi un valore più modesto al fine di non far pesare la differente condizione di vita sociale che esiste, mediamente, fra un Italiano ed un Uzbeko ( da considerare che lo stipendio medio in Uzbekistan è di 2 dollari al giorno.......ribadisco "due" ...) </div><div>Le domande proseguono con: </div><div>Tu sai chi è Adriano Celentano ? Totò Cotugno ? E Totti ??</div><div>......caspita, resto allibito di quanto sia diffusa la notorietà del super molleggiato e dell'Italianissimo Toto Cotugno.</div><div>Passano le ore, e sempre sotto il sole cocente, a spinta, un metro dopo l'altro arriviamo alla pompa di benzin.....</div><div>Dovremmo pagare in moneta locale, ma noi abbiamo solo più dollari.</div><div>E siccome qui, come in Russia, occorre prima rivolgersi al gabbiotto con finestrella blindata per pagare e poi dopo solo dopo, si può fare Benzin.....adotto la solita faccia da pirla.</div><div>Saluto il mio nuovo amico benzinaio dai denti d'oro, le canticchio la canzone di Toto Cotugno con una piccola variante, al posto di " lasciatemi cantare......perché me sono fiero......lasciatemi cantare......sono un italiano vero" così fa la mia versione " lasciatemi partireeeee......perché me so scocciato......lasciatemi partire .......che me se rotto il faro !! "</div><div>Lui sorride, e intona la canzone di Cotugno, chiedendomi se voglio il pieno.</div><div>La Benzin ( solo 91 RON ) riempie il serbatoio e Gisella va a litigare al gabbiotto blindato sino a convincerli di accettare i dollari.</div><div>Intanto il tempo passa e considerato le tre ore di fuso orario fra noi è voi, voi.....starete andando in spiaggia o facendo colazione, mentre per noi è già mezzogiorno......mezzogiorno di fuoco !</div><div>Abbiamo davanti ancora un mare di km e non sappiamo in che condizioni.</div><div>Marci dal sudore e cotti dal sole accumulato in coda ripartiamo cercando di spingere là dove possibile e mollare la dove necessario.</div><div>La strada a tratti diventa sterrata ma salendo verso delle montagne pare migliorare.</div><div>Scendiamo a sud, lasciandoci alle spalle il bivio per Samarcanda, noi puntiamo ad una strada che scende verso il confine dell'Afagnistan per poi risalire puntando ad est.</div><div>Questa variazione l'abbiamo decisa al fine di evitare una delle due vie di accesso al Tajikistan, ovvero il così detto tunnel della morte.</div><div>Un tunnel di circa 3 km, immerso nel fumo dei gas di scarico, completamente buio, sterrato, con il suolo ricoperto da acqua e fango e spuntoni metallici rivolti verso l'alto.</div><div>Fra il tunnel della morte e il passaggio vicini all'Afganistan abbiamo ritenuto meno pericolosa la seconda opzione.</div><div>Il panorama cambia, diventando montano e assomigliando sempre più alle immagini dei vari TG quando mostrano l'ambiente arido ma montagnoso dell'Afganistan appunto.</div><div>La strada sembra bella ed io apro, seguendo un auto davanti a noi che poco a poco raggiungiamo.</div><div>Le sono dietro a circa 50 metri, arriviamo in cima ad una collina, la strada passa dentro una cava la cui polvere è dappertutto.</div><div>È bianca, riflette la luce quasi accecandoci.</div><div>L'auto di colpo frena, io mi appendo ai freni di conseguenza.</div><div>La ruota davanti si blocca, scivola, la moto sbanda, io butto a terra una gamba, con un calcio al suolo la drizzo.......frazioni di secondo, quell'istante che potrebbe cambiare il corso del viaggio.</div><div>Il solito silenzio post " paura " e poi Gisella, schiarendosi la voce per darsi un tono tranquillo, mi chiede " che è successo ?"</div><div>Io rispondo.......sai quella roba bianca ai lati della strada......? È Talco !!!!</div><div>La strada resa viscida dalla polvere pareva il culetto di un bambino dopo il cambio del pannolone.....</div><div>A me invece, dopo quell'episodio, il pannolone avrebbero dovuto cambiarmelo davvero.....</div><div>Viaggiamo, viaggiamo e ancora viaggiamo, ed alle 18 di sera raggiungiamo la frontiera di uscita Uzbeka.</div><div>La polizia, come del resto all'ingresso, pare molto ostile.</div><div>Con minuziosità ci controllano una per una le foto scattate fin d'ora, tutti i bagagli facendo nuovamente il terso grado sulle medicine ( dove Gisella per la seconda volta in questo viaggio discute la tesi di laurea ), se abbiamo con noi libri religiosi o musica religiosa,sfogliando la guida turistica in cerca di qualcosa di occidentale,sul motivo per cui non abbiamo la fede .....e li la mia faccia da pirla entra in campo.</div><div>Poi arriva un poliziotto, corpulento, che mastica semi di zucca sputando i gusci ovunque i suoi occhi stiano guardando.......e guardava la mia moto......</div><div>Fra uno sputo e l'altro, vi gira intorno, poi si sofferma sul porta telepass che ho istallato sul manubrio.</div><div>Una sorta di scatoletta nera, ovviamente ora vuota in quanto il telepass è a casa in un cassetto.</div><div>Mi fa segno di aprirlo.....</div><div>Io lo apro, lui con il capo mi fa un cenno come per chiedermi " e questo cos'è? "</div><div>Io prendo fiato e fra me è me penso...." Ed ora come lo spiego ad uno che non ha la benzina, non ha l'autostrada, talvolta neanche la strada.....non parla Inglese e sopratutto non sa cosa sia un telepass ?"</div><div>Mi ingegno.</div><div>Mi inchino a terra, sulla terra disegno una strada, una sbarra, e con la mano faccio finta di essere una moto che si avvicina.</div><div>Nell'avvicinarmi, la sbarra si alza.......chiaro no ??</div><div>Lui mi guarda, occhi seri e gusci di semi di zucca sputati ovunque, fa una smorfia come per farmi intendere che non sono stato chiaro.</div><div>Nel frattempo, il suo collega, ci riconsegna i passaporti e ci da via libera.</div><div>Gisella li prende, li ripone al suo posto in tasca, io risalgo sulla moto e, preso dalla rabbia di essere sempre considerato pirla anche quando in realtà sono serio, mi avvicino allo sputacchiatore di semi ed in perfetto Italiano, guardandolo negli occhi con sguardo non da pirla gli dico " e la prossima volta che vorrai sapere qualcosa........fatti i cazzi tuoi !!"</div><div>Risalgo sulla moto, Gisella ride dentro il casco ed io sento addosso quella soddisfazione di essermi tolto un sassolino dalla scarpa.</div><div>Le procedure di uscita dall'Uzbekista non sono ancora concluse, così come quelle di ingresso in Tajikistan, dobbiamo sbrigarci perché ormai sono le 19.30......sta per far buio......ed io vi ricordo che siamo sempre senza faro.</div><div>La luce scende, i poliziotti Tajiki ci accolgono con grande benevolenza, persin troppa, facendoci accomodare su sedie sgualcite, facendoci mille domande, ripetendo mille volte " welcome in our country"</div><div>Sono gentili, ma io ho una urgenza impellente......coprire i restanti 80 km senza morire.....e di conseguenza salvando anche Gisella.</div><div>Finalmente le pratiche si chiudono e noi ripartiamo, la strada per i primi 10 km è asfaltata ed io, accendendo i faretti di profondità previsti dalla mia moto, me la cavo.</div><div>Ad un tratto in lontananza, noto come davanti ai fari delle auto che ci vengono incontro sia visibile una massa di polvere............"cazzo, lo sterrato !!"</div><div>La strada muore improvvisamente nell'oscurità più totale, uno sterrato " tecnico" si apre davanti a noi, siamo senza luci e sono costretto a lampeggiare con l'abbaggliante per farmi vedere.</div><div>Ogni volta che lo faccio, l'auto davanti a noi risponde folgorandomi gli occhi e lasciando viva per i dieci secondi successivi, una pallina di luce bianca impressa nelle cornee.</div><div>Apro il casco in quanto la visiera è sudicia di polvere e gas di scarico, gli occhi si riempiono di granelli di sabbia e fatico a vedere.</div><div>Gisella, seduta dietro ma inclinata come una vedetta mi aiuta metro dopo metro.</div><div>Come se non bastasse, alcuni cani randagi, attratti dal rumore della moto e dal roteare delle ruote, ci danno dietro dai lati della strada.</div><div>Devo scegliere.......accelero e scappo dando fiducia a ciò che non vedo davanti a me, oppure accetto di essere morsicato ai polpacci ?</div><div>In questi caso è l'istinto a decidere, ed il cervello lancia il comando al polso dicendogli " apri e accelera !!!" ......ci lasciamo sul posto i cani e ci tuffiamo dentro la polvere come se fosse una giostra di Gardaland.......ma qui non si scherza.....</div><div>Finalmente, dopo 70 km in queste condizioni in lontananza, scorgo il chiarore delle luci della città illuminare la notte di Dushanbè capitale del Tajikistan.</div><div>Restano gli ultimi 10 km di questa giornata iniziata con il primo sole e finita con la luna che quasi sembra sgridarmi nel verdermi ancora in giro...</div><div>Come sempre non abbiamo prenotato nulla, consapevoli che saremmo arrivati in tempo per cercare qualcosa.</div><div>Puntiamo al B&B ( molto carino ) da dove vi scrivo, posto in mezzo ad un quartiere fatiscente ma purtroppo per la notte non c'è posto. Il titolare ci risponde che avrà posto solo per domani ( ovvero oggi ).</div><div>Non molliamo e puntiamo verso il centro consapevoli che dovremo far fronte ad una improvvisata che di norma significa ....spesa elevata.</div><div>Così è infatti, ma arrivati ormai alle 22 della sera, dopo 14 ore di moto.......credetemi, siamo un po' stanchi.</div><div>Ci facciamo una doccia e ci catapultiamo sotto per cenare ,visto che è dal giorno prima che non ingurgitiamo nulla.</div><div>Spiacenti......il ristorante è chiuso !</div><div>Forse altri a questo punto ci sarebbero imbufaliti ,altri magari si staranno chiedendo che razza di vacanze siano le nostre......tutto lecito......ma io mica vi vengo a chiedere che razza di vacanze siano le vostre ? Quindi, onde evitare una risposta tipo quella data al poliziotto incuriosito dal porta telepass.....non fatemela !!</div><div>Usciamo in strada e sebbene la città stia morendo sotto il sonno di chi la vive, vediamo un qualcosa di ancora aperto.</div><div>È un bar ! Ha delle birre, la Vodka e alcuni pacchetti di patatine.....</div><div>Bene, sarà la nostra cena.</div><div>Portiamo tutto in camera, stappiamo le birre, le patatine e .......ceniamo......rivivendo i momenti salienti della giornata e pianificando quella di oggi.</div><div>Nei piani originali, oggi, ci saremmo dovuti alzare alle 5 per affrontare una tappa che, sulla carta, risulta essere fra le più difficili.</div><div>Ma a quel punto, Gisella, coscienza del team, mi propone un giorno di stop.</div><div>Io assecondo, anche perché voglio aggiornare il blog, fare manutenzione alla moto e ricaricarmi per domani.</div><div><br></div><div>Quello che leggete sarà, con buone probabilità l'ultimo post che potremo pubblicare prima della salita sul Pamir.</div><div>Domani infatti partiremo presto e ci tufferemo nella strada che porta contemporaneamente al paradiso dell'inizio del Pamir passando per l'infermo del confine Afgano.</div><div>Scriveremo tutti i giorni, e non vedo l'ora di poter assaporare per poi raccontare le mille emozioni che vivremo, ma non potremo pubblicare.</div><div>Saliremo in alto, dormiremo dove si potrà e mangeremo ciò che si potrà.</div><div>Ad ogni modo con noi abbiamo un po' di scorte, che per motivi di spazio e peso non possono essere tante. Si tratta di alcune gallette di riso soffiato, leggerissime ( questo è il lato positivo ) e insapori ( e questo è quello negativo ). In più, udite udite, abbiamo ben 2 scatolette di Simmental, che con il caldo di questi giorni non oso immaginare cosa siano diventate.....</div><div>Ma va bene così, se fossimo andati in ferie per mangiare, probabilmente avremmo scelto altre mete non credete ?</div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Oggi quindi quel puntino giallo, che molti di voi seguono e vedono spostarsi continuamente sulle strade del mondo, sarà immobile.</span></div><div>Ma da domani si rimetterà in moto e se avrete voglia di vedere sin dove sarà in grado di arrivare, vi basterà collegarvi per farci sentire anche un po' meno soli.</div><div>Mi spiace sempre chiudere un post perché, nel farlo, è un po' come se stessi chiudendo una chiacchierata con qualcuno.</div><div>Mi piace raccontare e speriamo che questo sia di vostro interesse.</div><div>Ma ciò che volevo dirvi l'ho detto, quindi adesso, tutti in spiaggia, i bambini a giocare con la sabbia, le mamme a prendere il sole ed i papà a cantare " lasciatemi nuotareeeee.......perché me so accaldato.........lasciatemi nuotare......perché me so scottato !!!" </div><div><br></div><div>Quando sarà non si sa......ma quando accadrà, sarà bello ritrvovarvi.</div><div>Noi saliamo, e per quelli ai quali avevo processo di portare lassù un pensiero, sappiate che a giorni volerà !</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZCIhZuE70_BNyhP3a8CR0WEIU0vmuReX1q6toj5bDFw_WzWEuhk_NN8qOOBp3vxmBDSifNyDUbgPMoTUwvTODZez2BzB-t6CPgLIU-DQ9EoZn6CJEbMBsm87WHlXVHScLqaKEMJFU7s/s640/blogger-image-1004988190.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZCIhZuE70_BNyhP3a8CR0WEIU0vmuReX1q6toj5bDFw_WzWEuhk_NN8qOOBp3vxmBDSifNyDUbgPMoTUwvTODZez2BzB-t6CPgLIU-DQ9EoZn6CJEbMBsm87WHlXVHScLqaKEMJFU7s/s640/blogger-image-1004988190.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj15VnCZFNQk58RVfun1pYZjTMerb57rvVjQq8c_8QJ7jj5XGGM_mP0fcHvP7ubZV1vmdIyiLaZD18vgeBD51h1BC8ngpDprQVjvTY8EPi65MAEtaZ_TMd6f_U_IPUWZmZUEZpemq5iZHw/s640/blogger-image-121945190.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj15VnCZFNQk58RVfun1pYZjTMerb57rvVjQq8c_8QJ7jj5XGGM_mP0fcHvP7ubZV1vmdIyiLaZD18vgeBD51h1BC8ngpDprQVjvTY8EPi65MAEtaZ_TMd6f_U_IPUWZmZUEZpemq5iZHw/s640/blogger-image-121945190.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1wRr8drnfxbNDPkQQXsh0mwAbHf2uLEsaIYMKzOlI61Fn8vfQCfYLuQyARVLdgZx7UdbqkGCdD6-ra0OCWet3LEUqLt1eR3CqM2WILJ-H2E70prMD_4KgfeEi5W48t9-2Xk1BxZLekAQ/s640/blogger-image--209708810.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1wRr8drnfxbNDPkQQXsh0mwAbHf2uLEsaIYMKzOlI61Fn8vfQCfYLuQyARVLdgZx7UdbqkGCdD6-ra0OCWet3LEUqLt1eR3CqM2WILJ-H2E70prMD_4KgfeEi5W48t9-2Xk1BxZLekAQ/s640/blogger-image--209708810.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaTNKIDh0ToNNv1Q5I4GOUXL9Hu8s188VZ-cWhcIarOJZu5PMymGgyXsBddmrix1sSBIe1EDojmqysgQn9yu0gHckTIog8deHBN38p0n_bOYFNd3NUUNYD5uo8LsMtJHPLCpzYa8INSHA/s640/blogger-image-97965481.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaTNKIDh0ToNNv1Q5I4GOUXL9Hu8s188VZ-cWhcIarOJZu5PMymGgyXsBddmrix1sSBIe1EDojmqysgQn9yu0gHckTIog8deHBN38p0n_bOYFNd3NUUNYD5uo8LsMtJHPLCpzYa8INSHA/s640/blogger-image-97965481.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOJ3IfnzjhObQQe0_6HhZvBPem5PenoeHhS0eqAOCvw2-Ge4bPILaC5VdNLHr-dIo000quuF4esngGLoBiToy1uNnj8nPi7ior72mc8Lf2Frn8DtGWwsZZ0uMRs_vcsLQM0cSZzEWjXc/s640/blogger-image--1465279871.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOJ3IfnzjhObQQe0_6HhZvBPem5PenoeHhS0eqAOCvw2-Ge4bPILaC5VdNLHr-dIo000quuF4esngGLoBiToy1uNnj8nPi7ior72mc8Lf2Frn8DtGWwsZZ0uMRs_vcsLQM0cSZzEWjXc/s640/blogger-image--1465279871.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbVZK5NY0FDQSB9xIHLr8GWLimFdKgG81l4rfRgkPfKhlobPyIm1qNZCLfFmauWZfiT7WUatGXkJjU9d89SnhgCbCnGFyDK81e2kaQ23IKubgoc_oG36k1ZTfFbnTfOklqQuZ-_HMLTZk/s640/blogger-image--2127239909.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbVZK5NY0FDQSB9xIHLr8GWLimFdKgG81l4rfRgkPfKhlobPyIm1qNZCLfFmauWZfiT7WUatGXkJjU9d89SnhgCbCnGFyDK81e2kaQ23IKubgoc_oG36k1ZTfFbnTfOklqQuZ-_HMLTZk/s640/blogger-image--2127239909.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv6cdSg541qEpajzf5JlVfd07Xb6mJms2biDSNOIEIcwZzGBu3nAiL6Hjc12THNvAgBOauROHrrt43vYikRoqZwl7K0RLnstcw8YsvwMR5vVAA_pJeSoS7B2ul1PkHqScienHLryFTFhs/s640/blogger-image-817362594.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv6cdSg541qEpajzf5JlVfd07Xb6mJms2biDSNOIEIcwZzGBu3nAiL6Hjc12THNvAgBOauROHrrt43vYikRoqZwl7K0RLnstcw8YsvwMR5vVAA_pJeSoS7B2ul1PkHqScienHLryFTFhs/s640/blogger-image-817362594.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcc3qpFrBDC3OstDia0-MBJYLHnxQrJdm7mqpvbQCOtK1GYVjEg6o8f71qOoUI7VRc3yFW0U66C2mMFsizKSX4XANjYmRjISpqyn707ASoUvXrw-EEsEHTw6cl6QNMl7XEQ0z3pcT-yUw/s640/blogger-image-1869561941.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcc3qpFrBDC3OstDia0-MBJYLHnxQrJdm7mqpvbQCOtK1GYVjEg6o8f71qOoUI7VRc3yFW0U66C2mMFsizKSX4XANjYmRjISpqyn707ASoUvXrw-EEsEHTw6cl6QNMl7XEQ0z3pcT-yUw/s640/blogger-image-1869561941.jpg"></a></div><br></div><div>Lampadina trovata..acquistata..sostituita... Ora ci vediamo!</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZxepyInxuoynfV-9ZRUpYuPszRqWkUKSI4G1hgjNKuImUYRLesx9W1hp6TWt7gELKm3hCtA8pTJ6-gsViBWrc3AA1FMDNlg1IRXOSem_ojiKIeuTbVH7gHJ8BF7AKBTMT-ivoPL8S1s/s640/blogger-image-1575307247.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZxepyInxuoynfV-9ZRUpYuPszRqWkUKSI4G1hgjNKuImUYRLesx9W1hp6TWt7gELKm3hCtA8pTJ6-gsViBWrc3AA1FMDNlg1IRXOSem_ojiKIeuTbVH7gHJ8BF7AKBTMT-ivoPL8S1s/s640/blogger-image-1575307247.jpg"></a></div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br><div><br></div></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-3180541803138142332014-08-12T20:19:00.001+02:002014-08-12T20:19:42.168+02:00Passavamo di quá.....Sono le prime luci del nuovo giorno a Mary, esattamente martedì 12 Agosto, quando Gisella, io, Geronimo ed nuovo componente della scorta, un ragazzo giovane da noi soprannominato "piccolo Varano Tonante " lasciamo il parcheggio dell'hotel e puntiamo dritti verso la frontiera ancora lontana.<div>La notte è stata abbastanza travagliata, il condizionamento dell'aria, posto esattamente sopra il letto, generava una microclima artico e noi, come si può immaginare, non possiamo permetterci il lusso di ammalarci.</div><div>Inizio quindi ad inventarmi soluzioni per chiudere i boccaporti di uscita dell'aria.</div><div>Non vi sono termostati o sistemi per regolarne l'intensità, tutte le stanze dell'hotel sono condizionate a 19 gradi, e che piaccia o no, questo è.....</div><div>La mattina passata Gisella si è svegliata con un leggero mal di gola ( ora passato ,proprio dovuto alla forte aria condizionata posta nelle camere degli hotel) e non voglio che si ripeta per nessun motivo.</div><div>Lassù, dove andremo, stare male significherebbe......avere un serio problema.</div><div>Parto quindi con la soluzione numero 1....... Una gruccia con su stesa una maglietta.....poco efficacie ! </div><div>Passo alla soluzione numero due......stessa gruccia ma con su un asciugamano......efficacie ma non ancora abbastanza !</div><div>Resta il piano d'emergenza..... In moto ho del nasto isolante e dei sacchetti di nylon. Mi rivesto, scendo in strada nonostante sia già abbondantemente passata la mezzanotte da queste parti, risalgo in camera, salgo in piedi su un tavolino che pare muoversi già solo sotto il suo stesso peso e sigillo la bocchetta di areazione.</div><div>L'invenzione pare funzionare, anche se gonfia come una mongolfiera e rumorosa come un reattore nucleare.</div><div>Finalmente mi spengo anche io e crollo sotto un piumone d'oca che neppure in inverno a Sant Moritz mi verrebbe voglia di utilizzare.</div><div>La sveglia suona e senza la mia consueta Red Bull per colazione sono un po' " alle corde" ma non mollo.</div><div>Avvio la moto, Gisella sale e ci mettiamo all'inseguimento di Geronimo e del novizio piccolo Varano Tonante.</div><div>La strada che ci condurrà fuori dal Turkmenistan si preannuncia molto ostica da punto di vista dell'alsfaltatura, ma interessante dal punto di vista naturalistico.</div><div>Attraverseremo infatti la zona del parco naturale di Repetek, un'area dove regna sovrano l'animale simbolo, il Varano appunto.</div><div>Abbiamo letto che, nonostante il suo morso sia letale per via della saliva tossica, la gente del luogo lo accetta volentieri in quanto si ciba di Cobra e Vipere del deserto, molto comuni e frequenti in questa zona.</div><div>Oh si, poi oltre a questi animaletti vi sono anche altre cose più comuni come lo scoiattolo, il falchetto e la volpe......ma vuoi mettere un Varano ??? Quanto mi piacerebbe vederne uno....</div><div>Nonostante Geronimo mi avesse detto che dopo circa 100 km avremmo fatta una tappa ( io sono ancora in astinenza da sigaro ) viaggiamo di filato senza fermarci.</div><div>Ho la testa che ruota come fossi un gufo....</div><div>Un po' per identificare le enormi buche sulla strada e cercare di evitarle alla velocità di 130 km/h imposti dal capo indiano che guida la scorta....</div><div>Un po' per avvistare un varano......mi accontenterei di un cobra......o a mali estremi di una vipera....</div><div>Invece, circa 300 km dopo, SENZA soste e con due buche prese in pieno, arriviamo in vista del confine...</div><div>Animali avvistati .....due.....</div><div>Uno morto ed uno che attraversava la strada che taglia in due il deserto......</div><div>Due volpi ( del deserto appunto......ma sempre è solo volpi. )</div><div>Geronimo arresta l'auto poche centinaia di metri prima della frontiera, ci saluta con freddezza, risale in auto e scompare.</div><div>Gisella ed io siamo finalmente liberi e proprietari di noi stessi.</div><div>Affrontiamo la frontiera di uscita dal Turkmenistan senza nessun problema.</div><div>Dopodiché, superato quel paio di km di terra di nessuno, arrivano alla frontiera Uzbeka.</div><div>Come prima cosa, di consueto, i passaporti.....</div><div>Poi, meno consueto, ci misurano la febbre.......</div><div>Gisella 36.7.......io 37.3 .....</div><div>Partono le domande.......stai bene ? Qualche problema ? Ti senti male ?</div><div>Ma che cavolo........sto benissimo !!!! Se solo non mi aveste lasciato mezz'ora sul piazzale infuocato a 43 gradi magari sarei un po' più fresco.</div><div>Ad ogni modo li convinco e supero il primo sbarramento.</div><div>Piccola nota.......Gisella ed io ora ci chiediamo.....ma se non mi avessero fatto entrare in Uzbekistan.....visto che il visto per il Turkmenistan scadeva oggi........ed essendo io esattamente li in mezzo.........dove sarei andato ?????</div><div>Domanda interessante.......alla quale non ho risposta.....e neppure mi interessa visto che, faccia da pirla ce l'ha fatta.....!!</div><div>Secondo sbarramento: compilazione di numero 4 moduli astrusi e controllo dei bagagli.</div><div>Sono senza occhiali quindi Gisella si presta per la compilazione dei documenti. Io invece raggiungo quel simpatico pezzetto di popò ( sempre detto in modo educato per la zietta ) seduto, anzi stravaccato alla scrivania ed inizio le pratiche.</div><div>Mi fa aprire tutte le borse, e con attenzione capillare controlla ogni singola cosa.</div><div>Parte con i sacchetti dell'intimo......eh va beh......non ne abbiamo mai troppi con noi quindi la cosa si risolve in fretta.</div><div>Passa alle attrezzature, sia quelle per le macchine fotografiche, svariate fotocamere e telefoni, sia poi a quelle che mi porto dietro in caso di guasto alla moto.</div><div>Per poi finire con le medicine.</div><div>Io sono senza occhiali ripeto ed inoltre non ho la malizia di Gisella nel riconoscere un antidolorifico per ciclo mestruale da un collirio se questi non sono nel suo astuccio di origine.</div><div>Per motivi di spazio invece, le medicine sono prive di ogni sorta di indicazione.</div><div>Per i primi due minuti quindi, faccio scena muta.</div><div>Diciamo che mi avvalgo della facoltà di non rispondere.....</div><div>Poi, terminata la compilazione dei moduli, arriva Gisella che, come una farmacista provetta, inizia la discussione di tesi di laurea: queste sono per il ciclo, questo è collirio, questo per potabolizzare l'acqua, questo nel caso di mal di pancia, questo per il vomito, questo.....di nuovo per la nausea, questa per la dissenteria......questa ecc ecc.</div><div>Il tizio mi guardava ed io guardavo lui con quel mezzo sorrisino stupido da uomo in balia della più totale ignoranza.</div><div>Credo che prima di arrendersi e farci richiudere le borse abbia pensato " ....questi Italiani probabilmente si cagano addosso di frequente......"</div><div>Impacchettiamo di nuovo tutto, saliamo sulla moto, una guardia ci apre il cancello e finalmente.......è Uzbekistan !!!!</div><div>Puntiamo dritti verso Bukara, città sacra dell'Islam e luogo di fortissimi legami storici con qualcuno dei nostri viaggi passati.</div><div>Il centro storico di questa città infatti, visibile dal tetto dal quale vi sto scrivendo ora per cercare di respirare un po'.....possiede il minareto più alto di tutto l'oriente.</div><div>Si narra, che il mio amico ( anche se con modi un po' grezzi ) Gengis Kan, dopo aver conquistato anche Bukara ed aver dato ordine di violentare le donne, uccidere gli uomini e distruggere tutto.....si fermò davanti alla gigantesca torre e, preso da grande umanità.......ribaltò l'ordine dato....</div><div>Non abbattete la torre ! Limitatevi a struprare le donne e uccidere gli uomini.......</div><div>Il caldo è atroce, ma quel vento secco del deserto ci da la forza di parcheggiare la moto e visitare la città.</div><div>Noi siamo quì perché andremo altrove, e questo lo sapete.....</div><div>Andremo dove nulla e nessuno farà parte di quel mio piccolo vivere di quella manciata di secondi che passerò vicino al monumento posto a 4655 m.s.l.m ......</div><div>Ma essere qui è comunque una grande soddisfazione personale.</div><div>Dopo quasi 6000 km, alcuni di questi difficili devo ammetterlo.</div><div>Ma quando tu sei seduto, in terra, a fissare quella torre come la fisso Gengis Kan secoli prima.</div><div>Quando sei appoggiato ad un gelso, impiantato nel 1470 e che ancora oggi regala la sua ombra.....</div><div>Quando sei così immerso in quei profondi pensieri, che magari molti credono sciocchi, mentre io invece credo che siano l'unica vera ragione del viaggiare....</div><div>Ecco, in quei momenti di pura estasi meditativa, sentire una che urlando come fosse sul balcone di casa dice, in Italiano ovviamente. ...." Dai, fai in fretta a darmi quello scialle per mia nipote che ho il pullman che parte fra poco per l'aereoporto..." </div><div>Ecco, in quei momenti io inizio a parlare in lingue straniere, mischiando quelle poche parole di Tedesco che so e fingendomi un altro.</div><div>Mi viene in mente una scenetta di tre comici Italiani, i quali, dopo aver scalato una vetta fra mille peripezie, arrivano in cima e scoprono di non essere soli......</div><div>Alla domanda " ma voi che via avete fatto" gli rispondono......" Il sentiero !!"</div><div>L'orgoglio di essere arrivati sin qui si mischia con la, quasi, vergogna di aver impiegato una settimana, fatica, sudore, sofferenza e rischi....</div><div>Per altri invece, la fatica più grande è stata quella di recarsi all'agenzia di viaggi....</div><div>Non discuto, sono scelte.......fortuna che alla domanda " ma voi siete venuti sin qui in moto ?" La risposta è " si.......ma passavamo di quà per caso.....in realtà andiamo sul Pamir"......</div><div><br></div><div>Bukara, tappa odierna 390 km, una frontiera e mille buche sull'asfalto</div><div>Temperatura massima 43 gradi</div><div>Umore: positivo</div><div>Sete: tanta</div><div><br></div><div>Ci lasciamo alle spalle un paese, il Turkmenistan, molto poco noto a tutti.</div><div>Noi lasciamo là un pezzetto di noi.</div><div>Luogo controverso, apparentemente ricco perché appariscente ma nel suo intimo, molto povero.</div><div>Tre le città importanti, in mezzo il deserto, la sabbia, le volpi e, dicono, i varani che mangiano in cobra.</div><div>Donne bellissime ( dice Gisella )</div><div>Strade fatiscenti ( dico io )</div><div>Un Re, come purtroppo molti Re, che sicuramente saprà essere un Re ma non sa cosa sia essere un uomo.</div><div>Un luogo che per noi era, sin dall'inizio, una via di transito posta sulla Via della seta.</div><div>Un luogo che non dimenticherò perché, come tutti i luoghi della terra, ha un suo lato ricco ed un lato povero.</div><div>In quello ricco c'è un Re.</div><div>In quello povero invece, le persone che lottano e soffrono per vivere, ed io sono dalla loro parte !</div><div><br></div><div>Piccola nota....il tatuaggio di Geronimo........</div><div>È stato in galera !</div><div>Ma questo, sopratutto in posti come il Turkmenistan, non significa che sia stato un delinquente.</div><div>La storia ha riempito i cieli di fumi di persone con un numero tatuato addosso, ma nessuno di loro era da galera.</div><div>Bensì lo era il loro carceriere.</div><div><br></div><div>Domani sarà Tagikistan, ma prima avremo una tappa lunga e difficile.</div><div>Questo ci toglierà il sonno secondo voi ?</div><div>Per nessun motivo al modo !!</div><div>Ora mi stappo una birra, mi accendo un sigaro, leggo il racconto a Gisella, se lei approva pubblichiamo....e poi....a nanna.</div><div>La luna mi guarda ed ha una faccia simpatica stasera.....lei si che non può dormire......deve dare luce a questa notte Uzbeka.</div><div><br></div><div>Si viaggia ragazzi, </div><div>Date retta al vostro medico.......fate un po' di moto......mantiene il corpo sano !!!</div><div><br></div><div>A domani</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuwDGiHkvERjLQc6wPSrNIW7q4QFvsIjl8EVxCWvXTlx8KvKZr-OJR8fxjE0v3584_AC3K9G135Nuu3QIU37hEV0h1bVBWgJgaC-UG3LjrdAJP2lSzAbdndX1mIHZKImagwJRRK6VnDEM/s640/blogger-image--337748302.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuwDGiHkvERjLQc6wPSrNIW7q4QFvsIjl8EVxCWvXTlx8KvKZr-OJR8fxjE0v3584_AC3K9G135Nuu3QIU37hEV0h1bVBWgJgaC-UG3LjrdAJP2lSzAbdndX1mIHZKImagwJRRK6VnDEM/s640/blogger-image--337748302.jpg"></a></div><br></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3fdbIOOjBEXnjgVe1RA0Mwy7bWTpcK5HnTm5eYr-xgm3abWL3E6UMMg1O1JZLBSDPPYzq7UTTVg7uUgbn3DtzRfiLVi8vgJowmrnxu2AqCxIA8opPMjl65yg9jbsdMOwLstfQS0mk6r8/s640/blogger-image-584421318.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3fdbIOOjBEXnjgVe1RA0Mwy7bWTpcK5HnTm5eYr-xgm3abWL3E6UMMg1O1JZLBSDPPYzq7UTTVg7uUgbn3DtzRfiLVi8vgJowmrnxu2AqCxIA8opPMjl65yg9jbsdMOwLstfQS0mk6r8/s640/blogger-image-584421318.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinQtTzegpruWFNoARnCPWDbgrWRdzUBQ_dJOhfIozvk4SUAgiDp9hv2QKVDrwMjssSL4WDma_ja3Bh_KrNNllJg2F4fl4SIqVuRDG4I9EJ9O5rswBpYUVWLKPp7WO4Malxl0IDB2chISQ/s640/blogger-image-961937745.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinQtTzegpruWFNoARnCPWDbgrWRdzUBQ_dJOhfIozvk4SUAgiDp9hv2QKVDrwMjssSL4WDma_ja3Bh_KrNNllJg2F4fl4SIqVuRDG4I9EJ9O5rswBpYUVWLKPp7WO4Malxl0IDB2chISQ/s640/blogger-image-961937745.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji2XWkwhlWf5Mgfbpy6PDA21_kt0XYkeOlgAVYz0khEq1t-vRTB10BX3vSRtfBJHXIKM1uMpiqqPkhEElM399m82MZixUzyl4U_I0ihBarzAUEj4GSEBvVxAQhrCJDlVvFrPQr8gu1y_E/s640/blogger-image-847842699.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji2XWkwhlWf5Mgfbpy6PDA21_kt0XYkeOlgAVYz0khEq1t-vRTB10BX3vSRtfBJHXIKM1uMpiqqPkhEElM399m82MZixUzyl4U_I0ihBarzAUEj4GSEBvVxAQhrCJDlVvFrPQr8gu1y_E/s640/blogger-image-847842699.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhTpFZyInTPcfH5e4Xym3Nb88eFJBM7jZ4ng2rDlYnSGZm3d21S2Qafowzi2U2f9NZADy9br5YTKcpRL8oCOhceO0hPtk_OEUD_UzlMJrMRsUhNJuqCeCcux54FQNk4hPvDA5GeMLGH74/s640/blogger-image-1165384958.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhTpFZyInTPcfH5e4Xym3Nb88eFJBM7jZ4ng2rDlYnSGZm3d21S2Qafowzi2U2f9NZADy9br5YTKcpRL8oCOhceO0hPtk_OEUD_UzlMJrMRsUhNJuqCeCcux54FQNk4hPvDA5GeMLGH74/s640/blogger-image-1165384958.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxSCISItmQyFJm-dn5p7YXY3VkN3OMwEQvA7lwFhstSC6kQ9GfUoNxRh-YnbX7iUhRFDGjVm2mqrE5mvBLgFFDRwQ_5EuzvOmudUcpbwDLWBCvDauBZcPGZamUZcWbsuTYwB4HaVIRkY8/s640/blogger-image--1928692321.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxSCISItmQyFJm-dn5p7YXY3VkN3OMwEQvA7lwFhstSC6kQ9GfUoNxRh-YnbX7iUhRFDGjVm2mqrE5mvBLgFFDRwQ_5EuzvOmudUcpbwDLWBCvDauBZcPGZamUZcWbsuTYwB4HaVIRkY8/s640/blogger-image--1928692321.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCC8C5C2J6dhZMIXCxiEawMwet68OWBI22tI0aqetVcTHb55yR1RBMvqQegQ4H6xrhLelVk2VXR2S8WO9t-KelNzVE31sfnK75PEkS8yKCbldQyPTbntxHEIY83XRLp5kIMZ-TfKdzYsA/s640/blogger-image--1903017530.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCC8C5C2J6dhZMIXCxiEawMwet68OWBI22tI0aqetVcTHb55yR1RBMvqQegQ4H6xrhLelVk2VXR2S8WO9t-KelNzVE31sfnK75PEkS8yKCbldQyPTbntxHEIY83XRLp5kIMZ-TfKdzYsA/s640/blogger-image--1903017530.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-23130568592172613162014-08-12T12:22:00.001+02:002014-08-12T20:18:45.132+02:00VIP ( Very Important Pirla )Non è da noi avviare il motore della nostra moto alle 10 del mattino, ma come già detto in passato, qui in Turkmenistan, non siamo noi a decidere.<div>Lo è invece Geronimo.....</div><div>Così abbiamo soprannominato il nostro "simpatico" uomo di scorta....</div><div>Mi sono fatto ripetere 3 volte il nome vero, dopodiché mi sono arreso e cercando qualcuno che gli somigliasse, mi è venuto in mente una foto ingiallita del famoso condottiero indiano d'America.</div><div>Capelli neri corvini, occhi sottili, sguardo fiero pelle arsa dal sole, denti d'oro ( forse questi il vero Geronimo non li aveva ma da queste parti si usano molto... ) fisico asciutto, sui 50 anni e un tatuaggio sul braccio sinistro.......sinistro come il tatuaggio stesso.</div><div>Anche io ne ho, ben 4, e devo dire che mi piacciono.....</div><div>Il suo però è un numero, vado a memoria ma credo di ricordare bene, 174352.....</div><div>Ci pensavo oggi in moto, cercavo di capire cosa significasse....</div><div>Un numero di telefono ? ......no troppo corto !</div><div>Gli anni .....? No troppi direi....</div><div>Un codice segreto ? ......humm .....no, non me lo tatuerei a vista sul braccio.....</div><div>Cosa quindi ?</div><div>Meglio non chiederselo !</div><div>Magari domani, fra un sigaro e l'altro, farò faccia da pirla e glielo chiederò....</div><div>Partiamo alle 10 da Ashgabat dicevo.</div><div>Geronimo in auto ci precede e non ci perde di vista.</div><div>Appena fuori dalla città si ferma, mi indica il distributore, io faccio cenno che non ne ho necessità, ma lui non accenna a ripartire e con la mano dal finestrino mi fa cenno di fare il pieno...</div><div>Gisella scende dalla moto ed io, spintaneamente......vado a fare benzina.....</div><div>Dopodiché ripartiamo, abbiamo davanti circa 380 km di area desertica, sono curioso e mi godo il cielo azzurro e la temperatura non ancora troppo calda, solo circa 37 gradi centigradi.</div><div>La strada pare bella e si viaggia ad andatura sostenuta. Appena accenniamo a rallentare per fare qualche foto, Geronimo, si appende ai freni e ci aspetta.</div><div>Beviamo in continuazione in quanto la temperatura sale vertiginosamente superando i 43 gradi.</div><div>Dopo circa 140 km dalla partenza le strade iniziano a peggiorare di colpo, fioriscono come narcisi a primavera i famosi ricordi delle strade russe, ricordo indelebile di un viaggio mitico ma maledetto sino in Mongolia e ritorno.</div><div>Solchi e rotaie, alte fino a 40 cm, creano dei veri e propri percorsi obbligati lungo gli infiniti rettilinei torridi che abbiamo davanti.</div><div>Geronimo non molla ed io adotto lo stesso stile di guida utilizzato in Russia e Siberia nel 2011.</div><div>Seguo l'auto che mi precede, appoggio le ruote della moto esattamente sulla stessa linea percorsa dalle ruote di sinistra dell'auto.</div><div>Quando essa si sposta, mi sposto di conseguenza io, anche se invade completamente l'altra corsia.</div><div>Quando questi lasciano l'asfalto e preferiscono la terra ai lati, io faccio lo stesso....</div><div>A tutto c'è un perché ..... ed è semplice da comprendere......</div><div>Se si va fuori strada è solo perché, la strada, è peggio.....</div><div>Si fatica ma questo metodo, utilizzato come detto alcuni anni fa in russia per migliaia di km, è un po' come imparare ad andare in bicicletta o a nuotare.....una volta appreso non lo dimentichi più..</div><div>Concentrato come sono nel puntare la ruota posteriore di sinistra di Geronimo, quasi non vedo l'indicatore destro dell'auto di quest'ultimo accendersi, gli stop infuocarsi e lui che come un kamikaze si lancia a destra giù dalla strada verso una sorta di baracca.</div><div>Parcheggia l'auto, io mi avvicino in moto, e lui ( che non parla Inglese ) con la mano ci indica che dobbiamo mangiare.</div><div>Io lo ringrazio, sorrido ma gli rispondo che noi non mangiamo pranzo.</div><div>Lui, occhi di ghiaccio in terra di fuoco, si fa scuro in volto e replica esattamente lo stesso gesto di prima ma con una espressione del tipo " non ho chiesto se tu vuoi......lo fai e basta"</div><div>Spengo la moto e nel far scendere Gisella le dico " ad un tratto, chissà perché .....mi è venuto un languorino......mangerei qualcosa, e tu?"</div><div>Mi girano i coglioni darla vinta all'indigeno ma qui è così.....se lui mangia tu mangi, se lui fuma tu fumi, se lui piscia tu aspetti, ma subito dopo....pisci !</div><div>Ci rinchiude dentro una stanza miscorscopica, un tavolo con una tovaglia cerata che nemmeno mia nonna utilizzava più, due panche, un condizionatore a manetta che ci gela il sudore all'istante e poi ordina.</div><div>Io vorrei solo un caffè..........ma vista l'ospitalità di Geronimo, lascio fare a lui.</div><div>Fuori dalla stanza vi è una tettoia all'aperto, all'interno un pozzo in pietra incandescente e dentro, appiccicate alle pareti vi sono delle sorta di panzarotti ripieni.</div><div>Ne chiede 4, li servono incandescenti e Gisella ed io ne prendiamo uno ciascuno.</div><div>Al primo morso si scatena in bocca un fuggi fuggi delle papille gustative, le quali ancora traumatizzate dall'aglio dell'altro giorno, pensano sia divampato un incendio. </div><div>La salivazione a mille ne attenua il disastro ma subito dopo il sapore forte di carne di montone e una quintalata di cipolle ci salgono sino alle narici come fosse olio di canfora ( quello che usavo da ragazzino quando giocavo a pallone ).</div><div>Senza fame, con la bocca arsa dal crogiuolo d'alto forno e insaporiti di montone e cipolla, ripartiamo sotto il sole cocente dell'una.</div><div>Pochi km e Gisella mi dice " oggi, gnam gnam, mi sento un po' meno sola in questo caso qui dietro......con me a farmi compagnia ci sono tracce di montone e cipolla....." </div><div>Ridiamo come bambini ma la lingua vellutata stile "alcantara" ci impedisce quasi di parlare.</div><div>L'acqua della camel bag posta nella bisaccia sulle mie spalle, pur avendo anch'essa raggiunto temperature da bollitore, ci pare di sorgente.</div><div>Beviamo in continuazione sino a quando, Geronimo, non decide di fare tappa per acquistare un cocomero sulla strada che, presumibilmente, mangerà più tardi.</div><div>Il ciglio della strada è sterrato ma in questo caso non si tratta di terra, bensì di quella famosa sabbia chiamata fes fes, ovvero un qualcosa più simile alla densità del borotalco che alla sabbia stessa.</div><div>Imbocca la strada a destra, io sollevo la visiera, sposto gli occhiali da sole ( che con il caldo nel frattempo mi hanno procurato una lacerazione sull'attaccatura alta dell'orecchio.......che perderò ahimè ) guardo in terra e mi chiedo " ma quella è sabbia ? .....si è sabbia !! Cazzo è sabbia !!!!"</div><div>Per chi va in moto non devo nemmeno spendere una parola, ma per chi non utilizza questo mezzo una piccola nota serve.....</div><div>La sabbia in moto, in particolare se si è in due e carichi, è il peggior incubo che si possa avere.</div><div>Se poi la sabbia, anziché sabbia, è fes fes delle 2 di pomeriggio di agosto, puoi quasi fare che buttarti in terra volontariamente solo per non darla vinta a chi, guardandoti cadere dirà, ahahahah sei caduto.</div><div>Ed invece no !</div><div>Siamo stati su !!! </div><div>E Geronimo con il suo cocomero, i cocomerai pronti a godersi il volo, e tutti voi che aspettavate questo momento per sapere come sia finita............siete fregati ( volevo scrivere altro ma siccome legge il blog anche la mia zietta......ho preferito stare sull'educato......)</div><div>Saltando come cavallette sulle impervie strade Turkmene simil russe, dove l'alternanza di solchi profondissimi e tratti in sterrato si susseguono, raggiungiamo finalmente Mary, città e luogo obbligato di sosta per la notte.</div><div>Geronimo ci accompagna al nostro hotel, vicino all'ingresso vi è un parcheggio all'ombra e, subito a due metri, una panchina.</div><div>Gisella scende e si catapulta alla reception consapevole che le pratiche di check in saranno lunghe in quanto nessuno parla Inglese.</div><div>Io, secco come un'aringa affumicata, crollo sulla panchina adottando la posizione post strada russa: sigaro in bocca, gambe distese, mezze aperte al fine di far circolare un po' d'aria fra Matilde e Ciampurla, le due palline.....dove in mezzo......in salamoia giace inerme anche Birillo......il pistolino ( tutto sempre detto in modo educato per via della zietta......)</div><div>Gisella esce con una bottiglia di birra......traspare tutta la freschezza di quel siero miracoloso....le goccioline sul vetro stanno ad indicare che è appena uscita da frigo.......gentilmente me la porge....</div><div>Io l'avvicino alla bocca e mentre già sento il refrigerio che da li a poco scenderà nelle viscere per annientare così il fuoco ancora ardente del montone e cipolla, sento una voce di donna che in Inglese dice " ciao, possiamo farvi una intervista ?" </div><div>Io, come un gringo del farwest, appena sceso da cavallo, tutto impolverato e con uno strato di polvere mista a saliva solidificata sulle labbra, volto il capo e vedo questa donna con in mano un microfono, ed un uomo, il cameramen con una cinepresa professionale.</div><div>Gisella, salta in piedi e dice " sono della TV, non leggi Turkmenistan TV sul microfono ???</div><div>Su dai alzati, butta sto sigaro che sembri braccio di ferro, ricomponiti......e posa quella birra !!!!!"</div><div>Mi sentivo come quando da bambino volevo giocare a pallone ma, qualcuno, decideva che era ora di andare in chiesa......dovevo passare da una condizione di bimbo vivace, sudato e sporco, a quella di angioletto pettinato, profumato e tranquillo....</div><div>Mi alzo, la Turkmena mi spiega chi sono e cosa vogliono fare.</div><div>Una intervista per la TV nazionale dice.</div><div>Poi, dopo aver gettato il sigaro, posato la birra, essermi scarnificato le labbra per togliere il fes fes appiccicatovi sopra, parto.........e mi sciolgo......</div><div>Non contenti, intervistano tutti e due, e li scatta la femminilità che, anche se ben sopita sotto gli abiti unsexy di una motociclista, sono sempre insiti in una donna....</div><div>" sono a posto ? Ho la maglietta sporca....si vedrà' ecc ecc"</div><div>Tutto questo mentre le goccioline del vetro della birra erano già scomparse e lei mi guardava e mi diceva sadicamente.......bevimi....sorseggiami......sarò la tua birra......!</div><div>Quindi, cari amici, principesse, mamma papá, ziette varie.........se nel fare zapping stasera seduti sul divano di casa con il telecomando in mano ed una birra fresca dall'altra sappiate che:</div><div>Quel pirla sporco, con l'alito che puzza di montone e cipolla con in testa un cappello peloso da Turkmeno o peggio ancora con una sorta di papalina chiamata zucchetta......potrei essere io.</div><div>Ma quel che più mi fa girare Matilde e Ciampurla.....è che quella che avete in mano......è la birra fresca che la tizia di Turkmenistan TV mi ha fatto saltare !!!!</div><div><br></div><div>Domani il viaggio prosegue, anche se ormai VIP, ci alzeremo presto perché dobbiamo raggiungere e superare la frontiera con l'Uzbekistan per raggiungere Bukhara.</div><div><br></div><div>Tappa odierna, 374 km ( pochi, ma di quelli che restano impressi )</div><div>Temperatura massima 43 ( tutto sommato freschino )</div><div>Prezzo della benzina,circa 0.15 euro........</div><div>Non possiamo pubblicare il post a causa di assenza di Internet, ma come promesso, noi lavoriamo lo stesso e scriviamo tutte le sere per lasciare impressi sui tasti di questa tastiera tutti i pensieri che la giornata ci ha donato.</div><div><br></div><div>Sino ad una settimana fa ero un semplice impiegato di una azienda avente filiale in Italia.</div><div>Poi, passando per mille traversie e attraversando popoli, frontiere, strade e sabbia, sono arrivato in questo luogo dove, inaspettatamente, sono diventato un VIP......</div><div>Ma non preoccupatevi, sono sempre io........non mi sono montato la testa.........tranne che in foto !!!</div><div><br></div><div>Sotto questo cielo nero, guardando lontano noto una luce......</div><div>Potrebbero essere le luci della ribalta che ci attendono ....?</div><div>O forse è solo il sole che a breve nascerà.......</div><div>Ad ogni modo noi andremo laggiù......sempre più a Est.....perché il viaggio continua, perché essendo la vita poi soltanto un viaggio.......noi viviamo !</div><div><br></div><div>Buona notte a tutti i sognatori.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhvEQbsWFChGwUPtmqVsRWmhWZmQyk8tjgG8zeqNUpv_FphJMWEjKzfMyt3S96FRQW7795XCjNidQw1SshMduktWvP6deS4VPvGrJNjGcVeW78WUdQv5KxwSNPn7T2_k7qv0tWPFMKovg/s640/blogger-image--1104022620.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhvEQbsWFChGwUPtmqVsRWmhWZmQyk8tjgG8zeqNUpv_FphJMWEjKzfMyt3S96FRQW7795XCjNidQw1SshMduktWvP6deS4VPvGrJNjGcVeW78WUdQv5KxwSNPn7T2_k7qv0tWPFMKovg/s640/blogger-image--1104022620.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnQh0TbMDdoT1OEREDfVghQhPN8MCuVqaMmCAcanUCUh5m111_izbrvTtt9-WpP3cj-mOxI_heu22xhrg28MqohFS9UsOPIEOA3gSsnQwzx-KfskaQOH4TBGY2eUPgVtVN9f1VrIr06-o/s640/blogger-image-215927844.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnQh0TbMDdoT1OEREDfVghQhPN8MCuVqaMmCAcanUCUh5m111_izbrvTtt9-WpP3cj-mOxI_heu22xhrg28MqohFS9UsOPIEOA3gSsnQwzx-KfskaQOH4TBGY2eUPgVtVN9f1VrIr06-o/s640/blogger-image-215927844.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrJMe822P5rqmoBuIHpAQXIx5adIntDGZMyqyhkslGnfcR9pNwoNgEAd1CQspQYVkmOvCkOHWQB2AK633Cjnj3Wn_jFlsUHkwteKHA6E5k43lhji7RZOKaBMFum8xDiWadYHX4SMb7uxk/s640/blogger-image-1161923055.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrJMe822P5rqmoBuIHpAQXIx5adIntDGZMyqyhkslGnfcR9pNwoNgEAd1CQspQYVkmOvCkOHWQB2AK633Cjnj3Wn_jFlsUHkwteKHA6E5k43lhji7RZOKaBMFum8xDiWadYHX4SMb7uxk/s640/blogger-image-1161923055.jpg"></a></div></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><br></div></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIvkUi9V5sF18Drthc-frVeAd4xsZkDqiN9sLcZfKetReTJhJ_MWOoHQBeUbm_H32n0NJf949XDwokkfPnd3HujMLadOcLv3D7lzPMXwtVwM3vbberzZv7VQ8RUMm-0iBdTcIX3OP1Vmc/s640/blogger-image--1503954101.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIvkUi9V5sF18Drthc-frVeAd4xsZkDqiN9sLcZfKetReTJhJ_MWOoHQBeUbm_H32n0NJf949XDwokkfPnd3HujMLadOcLv3D7lzPMXwtVwM3vbberzZv7VQ8RUMm-0iBdTcIX3OP1Vmc/s640/blogger-image--1503954101.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXIGbkW6ke2KCj6pgyETk7XTHj5-ALPsc5v2Jbgb4z0RNxYLS9Dtu6QVn_6aw-MvOR1EwPJiZaa9oZTOki9ibIwJ8ks0rZLHutBWy7PARZuQag7P7PnmjEXneHtHxabXa5tIG6ZaukfA/s640/blogger-image-1678681554.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXIGbkW6ke2KCj6pgyETk7XTHj5-ALPsc5v2Jbgb4z0RNxYLS9Dtu6QVn_6aw-MvOR1EwPJiZaa9oZTOki9ibIwJ8ks0rZLHutBWy7PARZuQag7P7PnmjEXneHtHxabXa5tIG6ZaukfA/s640/blogger-image-1678681554.jpg"></a></div><br></div></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrC-b2zkYa5lQ3Tmud5buk1BruxBv9BeOYZTVF0bHQuJMSMdm-PPVXC7JGoQfpgRfxGgdjhMT9IPD8jQvbepTT_l0uyNgthCkAbwwYuynAaRsIUk1NeFiLwGPzF9fePh7As1WyGGl51g/s640/blogger-image--69833545.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrC-b2zkYa5lQ3Tmud5buk1BruxBv9BeOYZTVF0bHQuJMSMdm-PPVXC7JGoQfpgRfxGgdjhMT9IPD8jQvbepTT_l0uyNgthCkAbwwYuynAaRsIUk1NeFiLwGPzF9fePh7As1WyGGl51g/s640/blogger-image--69833545.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN_d1l0TxL7A58pqpnmcr5Ayf7Lb12Q4Dl3OeDuuToec7Z4lD50x7TKkCdkW05Rs984nqMReBVZ8d2Dz8b5Ld27DIHx9FODAVs3WQYn1wfXMZpv5CsWYH3xzERE_ENkMBC2pyMSfQYjy0/s640/blogger-image--1563266344.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN_d1l0TxL7A58pqpnmcr5Ayf7Lb12Q4Dl3OeDuuToec7Z4lD50x7TKkCdkW05Rs984nqMReBVZ8d2Dz8b5Ld27DIHx9FODAVs3WQYn1wfXMZpv5CsWYH3xzERE_ENkMBC2pyMSfQYjy0/s640/blogger-image--1563266344.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7gvvR6r1LBycfjwiAPcHlhovXb3HRQCuJ6MlieeLLDuAVqmkMtETko0lYq9V0YrUShQn4ux1MQuM24V5hcIcPFxM5lL929gNSD3eIU6gxFKNBIix9vElITAI-C5DWMLTbT8A1F6HpJ1s/s640/blogger-image--1413757312.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7gvvR6r1LBycfjwiAPcHlhovXb3HRQCuJ6MlieeLLDuAVqmkMtETko0lYq9V0YrUShQn4ux1MQuM24V5hcIcPFxM5lL929gNSD3eIU6gxFKNBIix9vElITAI-C5DWMLTbT8A1F6HpJ1s/s640/blogger-image--1413757312.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4xhhPVCd_AILMzzbl9Wf6VMjcfSgg3Gu8BRbJWVNcbcIwhETmt_HKKWPiDopQiy7I3u3l_PooOpiNlkPlW9o6K4xZUv0052I2rVRDxrMWSXVXvfi5zbFLYWb2zSIzhYlO2l0MzcpGMw0/s640/blogger-image--872444153.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4xhhPVCd_AILMzzbl9Wf6VMjcfSgg3Gu8BRbJWVNcbcIwhETmt_HKKWPiDopQiy7I3u3l_PooOpiNlkPlW9o6K4xZUv0052I2rVRDxrMWSXVXvfi5zbFLYWb2zSIzhYlO2l0MzcpGMw0/s640/blogger-image--872444153.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;">Questa è inquietante............</div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-238937921683458262014-08-11T06:39:00.001+02:002014-08-11T06:39:03.750+02:00ImpronteDomenica 10 Agosto<div><br></div><div>" vedi caro amico, nonostante siano passati un po' di anni dal tuo passaggio, se ci si concentra si sente ancora vivo il tuo tempo e il tuo narrare. Molte cose sono davvero simili a come tu le vedesti, altre invece, sono profondamente differenti. Mi piace soffermarmi su tutte le immagini di un viaggio, ma alcune di esse in particolare, mi pare di averle già viste. Invece sono solo il materializzarsi dei tuoi racconti con i quali hai insegnato al mondo cos'è il mondo....</div><div>È profondamente emozionante tentare di seguire le tue impronte lasciate lungo una parte immensa del nostro mondo. </div><div>È altresì immensamente ingiusto paragonare quanto da te fatto rispetto a ciò che ora abbiamo la possibilità di fare, ma nel nostro piccolo, ogni metro percorso dietro di te ci fa sentire come parte del tuo libro ed in qualche misura anche noi, piccoli, immensamente piccoli, viaggiatori.</div><div>Caro Marco, con il tuo viaggio ed il tuo narrare hai scatenato in molti di noi il desiderio di seguirti.</div><div>Anche se a debita distanza, noi ci proviamo, grazie ancora"</div><div><br></div><div>.......Ashgabat, Turkmenistan, sulla via della seta, dove secoli or sono, colui che oso definire amico ( perché di sicuro lo sarebbe stato ) Marco Polo, percorse. Partì senza quasi sapere, tornò conscio di poter raccontare.</div><div>Mi piace per questo. </div><div>Non importa quanto tu sia preparato su cosa troverai.</div><div>Importa solo quanto tu sei preparato ad affrontare ciò che troverai.</div><div>E per farlo non servono alchimie strane, fisici da superdonne o superuomini.</div><div>Serve una grande curiosità mista al rispetto di ciò che i tuoi occhi sfioreranno.</div><div>Serve sapere che non sono importanti le tue tracce, bensì sarà proprio il tuo transitare silenzioso e lieve a far si che qualcuno un giorno possa fare lo stesso transitando dinnanzi casa tua.</div><div>Ci piace questo, ci piace sentire di essere come il vento fresco che passa un attimo accarezzando i volti sconosciuti di molti, lasciando su di loro solo la sensazione di un istante.</div><div>Nulla più ....</div><div><br></div><div>Non abbiamo particolarmente fretta stamattina.</div><div>Alla frontiera Turkmena non possiamo transitare prima delle 14.</div><div>Ci separano solo circa 180 km e la stanchezza accumulata ieri ci costringe ad una mezz'ora di sonno in più.</div><div>Scendo dalla stanza e mi avvicino alla moto parcheggiata nel cortile.</div><div>Noto come sul manubrio vi sia qualcosa che non ricordo di aver mai utilizzato.</div><div>Un campanello da bicicletta.....</div><div>Mi guardo attorno stupito, controllo che non manchi nulla.</div><div>Tutto è al suo posto.</div><div>Mentre stupefatto cerco di comprendere, un cameriere esce dall'hotel, mi si avvicina e mi spiega.</div><div>Ieri sera, mio fratello è passato di qui. </div><div>Lui non ha la moto perché è vietata, ma voleva farti comunque un regalo da portare in Italia, ha smontato il campanello dalla bicicletta e l'ha montato sulla tua moto, spero non ti secchi....</div><div>Lo guardo e istintivamente lo abbraccio.</div><div>Questo è il mondo in cui vivo !!</div><div>Questi sono gli amici dei quali spesso vi parlo. </div><div>Queste sono gli sconosciuti che non sono ancora amici solo perché non li ho ancora incontrati !!</div><div>Questo è il sorriso di un giorno qualsiasi, in una città sconosciuta di un paese ritenuto ostile.</div><div>Questo è l'essere umano.</div><div>Questo, e solo questo, è il motivo per cui vale la pena aprire gli occhi al mattino. Perché succederà di certo qualcosa che non immagini possibile nel nostro mondo fatto di numeri, password, pin code ecc.</div><div><br></div><div>Raggiungiamo la frontiera del Turkmenistan arrampicandoci sulle ripide montagne che, come una barriera naturale lo separano dal'Iran.</div><div>Vista la scadente qualità della benzina, la temperatura e l'altitudine, noto come la moto detoni un po'.</div><div>Mi fermo sul ciglio della strada, in un luogo che toglie il fiato. Rabbocco con l'additivo antidetonante e mi accendo un sigaro ( dopo aver richiuso il tappo del serbatoio......tranquilli )</div><div>Gisella scatta un po' di foto ed io mi rimetto alla ricerca dei tanto famigerati serpenti........non trovo nulla e quindi ripartiamo.</div><div>Raggiunta la frontiera, sbrighiamo le pratiche di uscita, varchiamo il cancello metallico che ci lancia in quella terra di nessuno pizzicata fra le due nazioni.</div><div>Ora è solo ora quindi, posso finalmente raccontarvi un episodio del quale accennai qualcosa alcuni post or sono.....</div><div>Vi ricordate che parlando delle impronte digitali vi dissi ( tornerò più avanti sull'argomento ? )</div><div>Non mi sono dimenticato, anzi, ma solo ora per ragioni di sicurezza posso parlarvene.</div><div>Nei mesi che precedono la partenza abbiamo dovuto compilare decine di documenti e per quanto riguarda l'Iran, anche depositare nuovamente le impronte digitali.</div><div>Lo facciamo una sera, a casa, sui dei moduli prestampati approfittando di una rara serata dove io non mi trovo in trasferta.</div><div>Alcuni giorni dopo Gisella mi chiama, è fuori di se....occorre rifare tutto</div><div>" devi immediatamente trovare il modo di stampare nuovamente i moduli, trovare dell'inchiostro, apporre le impronte sui moduli, scannerizzare il tutto e inviarmeli via mail, il tutto entro un ora...."</div><div>Peccato che io sia in autostrada diretto a Napoli.....</div><div>Non ci perdiamo d'animo e Gisella inventa un metodo per il quale ho vissuto la mia permanenza in Iran con una punta di.....timore.....</div><div>Chiama un suo collega in ufficio, glie prende le mani, gliele inzuppa nell'inchiostro, pigia con forza le mani del ""volontario"" sui moduli e, prima che lui capisca cosa sta succedendo lo ringrazia.</div><div>Il tipo, che ovviamente non capisce, le chiede la ragione di questo gesto.</div><div>Oh nulla tranquillo, Gianni deve andare in Iran ma non ha tempo di consegnare le impronte.....</div><div>Ahahahahahahahahahahahahah........avrei voluto vedere lo sguardo del tipo sapendo che le sue dita andavano in Iran mentre lui magari ad Alassio.....</div><div>Acqua passata ormai, tranquillo amico mio, le tue dita sono al sicuro. Te le restituisco appena rientro.</div><div><br></div><div>Superiamo anche la frontiera Turkmena senza troppi intoppi salvo nuovamente un piccolo interrogatorio sul perché, pur essendo mia moglie Gisella, non portiamo l'anello.</div><div>Nulla di che rispetto alla frontiere del centro America che ancora ci svegliano di notte.</div><div>Scendiamo verso la capitale, la temperatura sale sino a 45 gradi centigradi.</div><div>Le montagne arse dal sole svaniscono di colpo ed in lontananza una macchia bianca nel nulla ci riempie gli occhi.</div><div>Si tratta di Ashgabat.</div><div>Una città che molto somiglia a Dubai, o meglio la scimmiotta.</div><div>L'attuale Re pare sia molto più ....umano di quello precedente il quale aveva imposto alcune regole a dir poco stravaganti.</div><div>Ne rimangono però comunque alcune come il coprifuoco da una certa ora.</div><div>Tutti gli edifici sono bianchi candido. In questo luogo privo di acqua vi è la fontana più grande al mondo, statue dorate, merletti dorati su tutti i semafori, e mille altre tamarrate che la rendono un tantino pacchiana.....</div><div>" caro Marco, non credo che tu l'abbia vista così Ashgabat....."</div><div><br></div><div>Ashgabat, Turkmenistan, tappa odierna 280 km</div><div>Temperatura massima 45 ( si inizia a fare sul serio ma il peggio deve ancora venire )</div><div>Fuso orario :+3 ore</div><div>Abbiamo superato i 5000 km dalla partenza da casa</div><div><br></div><div>Ogni viaggio giunge ad un punto in cui la stanchezza farebbe ammettere di desiderare altro.</div><div>Noi quel punto non lo abbiamo ancora raggiunto.....</div><div>Credo che anche Marco, partito con l'assenso del padre, noto trafficante di stoffe, si trovò di fronte a qualche difficoltà.</div><div>Ma cercò di superarle e vi riuscì.</div><div>Siamo sulle suo impronte anche per questo, passo dopo passo, metro dopo metro, saliremo lassù dove anche lui respirò l'aria rarefatta della valle del Pamir.</div><div>Non se ci riusciremo, ma so che proveremo e scendendo......volteremo il capo, sorrideremo e penseremo......eh si.....ci siamo riusciti !</div><div><br></div><div>Il viaggio continua, domani destinazione Mary, dove probabilmente il mio amico Marco cambio i cavalli........io invece .......farò benzina !!!!!</div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Caro Marco, </span></div><div>scusa ma ho solo tre settimane di ferie e a cavallo veniva un po' lunghetta.........</div><div><br></div><div>Via della seta ............se vi va........seguiteci.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwfM_cBa592UpWxlPBlONtALupY2f6zpVxt_Io3Tr1hKC_oc0CpdBI0w5Q4-xCridtPjrp8Bz0iLVzm0WD-FeGzthW2aXo20YPdgj00e4Dd66rEt0E7NiZTqIYir_M-FOL5qBP7YfktEY/s640/blogger-image-1541489895.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwfM_cBa592UpWxlPBlONtALupY2f6zpVxt_Io3Tr1hKC_oc0CpdBI0w5Q4-xCridtPjrp8Bz0iLVzm0WD-FeGzthW2aXo20YPdgj00e4Dd66rEt0E7NiZTqIYir_M-FOL5qBP7YfktEY/s640/blogger-image-1541489895.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN8Obf65jiA7oQvDnWcTBFm7hDp3Vhgey9xW3WPMMyn_1ZaByu07bWc3KzmwiIKdOyNRQsdvocxhZ5LUSkuYheOOnMcR7LOtIfsWUZ8VtuFKfWBm9xTXIGnRdxcQuRXwZ8PCXmBwIveEk/s640/blogger-image--1606161584.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN8Obf65jiA7oQvDnWcTBFm7hDp3Vhgey9xW3WPMMyn_1ZaByu07bWc3KzmwiIKdOyNRQsdvocxhZ5LUSkuYheOOnMcR7LOtIfsWUZ8VtuFKfWBm9xTXIGnRdxcQuRXwZ8PCXmBwIveEk/s640/blogger-image--1606161584.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP-vXl6r4poqseBpBH4FkVE1p45HlNj8NCiGVnJLvp2jWptVWwzMzIrADFBbnT-rcdM_ZV7cV7x1Gb3DA4TZ6pVrwGyS9Xp8O5k8DsZJEQyf9-oAKsVq4FWp222BcJ613aS1BWBQUqRMo/s640/blogger-image-651236996.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP-vXl6r4poqseBpBH4FkVE1p45HlNj8NCiGVnJLvp2jWptVWwzMzIrADFBbnT-rcdM_ZV7cV7x1Gb3DA4TZ6pVrwGyS9Xp8O5k8DsZJEQyf9-oAKsVq4FWp222BcJ613aS1BWBQUqRMo/s640/blogger-image-651236996.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUgWEjHBReokzfi6joFDV5TYHERPmr6TNb-2eOyDFJ5QkZGhlXlUCqvPn1hk7qk5bk0NAwcKX29P8AhoXoY4QtvbQl4AqA9zX4oYv5WtvvsIEeTl8mGWiUzKRGevIcvwFGDA0yQ6r7nNM/s640/blogger-image-929324407.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUgWEjHBReokzfi6joFDV5TYHERPmr6TNb-2eOyDFJ5QkZGhlXlUCqvPn1hk7qk5bk0NAwcKX29P8AhoXoY4QtvbQl4AqA9zX4oYv5WtvvsIEeTl8mGWiUzKRGevIcvwFGDA0yQ6r7nNM/s640/blogger-image-929324407.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqoonjhE5m-zG0_Ns2jSnyCicGUOMxPhBG_cN23tt3FuHF1r5y-6fjuFkLmHJ5liVQ4-4DcUfdKuIM5I85m84_p2_UJSt_uh5l_l0xC3X5Wah_8qmnOhRiLEDFAakjrIhv8kOstPuaNgs/s640/blogger-image--2121994086.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqoonjhE5m-zG0_Ns2jSnyCicGUOMxPhBG_cN23tt3FuHF1r5y-6fjuFkLmHJ5liVQ4-4DcUfdKuIM5I85m84_p2_UJSt_uh5l_l0xC3X5Wah_8qmnOhRiLEDFAakjrIhv8kOstPuaNgs/s640/blogger-image--2121994086.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3JbX9It1WWzbRlPZIX3LQOAle6x_FSv1aIK4cRqCxc4X2wPnibjm-Fmc2ZaIPwgb4UMevgWSJuo6Sj75wrrDvUVwW1gO9G457srowzhlGp-rFE9pknxhjDqfXrq7KeVnpecHGpDUtrQ/s640/blogger-image--589422382.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3JbX9It1WWzbRlPZIX3LQOAle6x_FSv1aIK4cRqCxc4X2wPnibjm-Fmc2ZaIPwgb4UMevgWSJuo6Sj75wrrDvUVwW1gO9G457srowzhlGp-rFE9pknxhjDqfXrq7KeVnpecHGpDUtrQ/s640/blogger-image--589422382.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiECQzcvp816S78UeDqCpVimiHLEDjwKwPsxRgYeN6ECpNMkM2n38DX0PW5nn3pusaMSEQ1pmbP-c8jEFU3xU6IfwFicge6kDCmHhxWkjF0Lksc4AXBNoiK-uOT5aVC3TpDWl961NBMIrU/s640/blogger-image--1516136418.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiECQzcvp816S78UeDqCpVimiHLEDjwKwPsxRgYeN6ECpNMkM2n38DX0PW5nn3pusaMSEQ1pmbP-c8jEFU3xU6IfwFicge6kDCmHhxWkjF0Lksc4AXBNoiK-uOT5aVC3TpDWl961NBMIrU/s640/blogger-image--1516136418.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-85206371253294861232014-08-09T21:22:00.001+02:002014-08-09T21:24:43.888+02:00Datteri e StelleSabato 9 Agosto.<div>Ci piace vivere sino all'ultimo istante ogni milionesimo di aria del giorno che sta per finire.</div><div>Oggi, per farlo siamo seduti fuori, come sempre, ma non su quello che potreste pensare voi, ovvero un comodo lettino attorno ad una piscina.</div><div>Bensì su un durissimo e scomodissimo scalino di marmo di un hotel a Bojnurd, estremo est Iraniano, a soli 100 km da confine Turkmeno.</div><div>È una caldissima serata ed il cielo, sferzato dal vento bollente di oggi pare illuminato a festa per salutare la nostra ultima notte in Iran.</div><div>Siamo pizzicati fra il deserto Turkmeno e quello Iraniano ed il sole di oggi ci ha asciugati come panni stesi.</div><div>Sono un po' a pezzi oggi, e nel cercare una ispirazione per il titolo del blog di stasera, osservavo la luna e quasi le parlavo, quasi le chiedevo un aiutino.</div><div>Cara luna, tu che dormi mentre io guido, ma salti fuori ogni giorno per augurarmi la buona notte, dammi un consiglio, un suggerimento, che io sono scarico come una batteria esausta, non ne ho davvero più.</div><div>Ad un tratto, sento una mano possente toccarmi la spalla sinistra.</div><div>Di sicuro non è Gisella......con quel macigno di mano non può essere lei...</div><div>Volto il capo e scorgo un signore sui sessant'anni, mi sorride, e mi regala un cestino di datteri !</div><div>Parla solo il Farsi, lingua Iraniana, non ci capiamo, ma lui porta la mano al cuore, solleva il capo e mi indica la luna, poi sorride.</div><div>Prendo i datteri, lo ringrazio restituendo il gesto della mano al cuore, guardo la mia amica luna e sorrido anche io.</div><div>Ma se devo dirla tutta a volte certi episodi, mi lasciano senza fiato.</div><div>Questo è uno di quelli.....</div><div>Sono felice sia accaduto, perché per questa ultima notte in Iran desideravo un segno tangibile da donarvi per comprendere quanto speciale sia questo popolo.</div><div>Un ultima notte, preceduta da una lunga e interminabile giornata.</div><div>Siamo partiti presto stamane, erano le 6.30 ora Iraniana le 4 ora Italiana.</div><div>Sapevamo di dover recuperare il tratto di strada non percorso ieri a causa del blocco.</div><div>Una via fantastica che sale sulle montagne a ridosso di Tehran sino a oltre 2200 m.s.l.m.</div><div>La temperatura è piacevole, ci sono "solo" 27 gradi centigradi, ma siamo anche solo alle 6.30......</div><div>Il traffico è intenso e impieghiamo circa 4 ore per percorrere i primi 200 km.</div><div>Non molliamo, scendiamo verso la parte nord dell'Iran, ovvero la costa che si affaccia sul mar Caspio.</div><div>Questo mare, che poi in realtà è un lago, che però essendo leggermente salato lo chiamano mare....ha una storia geografica ed una storia che appartiene a Gisella.</div><div>Parto dalla prima, la più noiosa.</div><div>È il volume d'acqua, chiuso, più grande della terra. Raggiunge una profondità di mille metri nel punto più profondo mentre a nord, la sua profondità e di soli sei metri.</div><div>La sua salinità dipende molto quindi dalla profondità delle acque, ma mediamente è di circa tre volte inferiore a quella del mare.</div><div>Ora la storia di Gisella.....</div><div>Siamo ad una presentazione di uno dei nostri viaggi compiuti in passato.</div><div>Al termine, come di consueto, dal pubblico qualcuno chiede i nostri futuri programmi.</div><div>Io lascio la parola a Gisella la quale, di fronte ad una platea di edulcorate nonnette, così cita:</div><div>Partiremo dall'Italia, attraverseremo la Grecia, poi la Turchia, saliremo in Iran sino al mar Cazzio....</div><div>La interrompo, fra i sogghigni delle furbette nonnine....</div><div>Ehhh.....no Gisella......</div><div>Quindi lei, accorgendosi dell'errore riprende...</div><div>Ah si, scusate, un lapsus.....volevo dire Capsio.....no Caspio....si insomma.....e poi fila via liscia.</div><div>Da quel giorno, sto mare, o lago che sia, non lo azzecchiamo mai......</div><div>Che sia Capsio, Cazzio o Caspio........non importa, oggi noi eravamo li !!!</div><div>Proseguendo verso est, tenendoci il Cazzio alla sinistra, abbiamo percorso, credo, il tratto di strada più difficile da quanto siamo partiti.</div><div>Una serie infinita di paesi affacciati sulle acque del mar Capsio.......con il solito, incredibile e colorito traffico indecifrabile che solo,gli Iraniani sanno creare.</div><div>Puntiamo dritti verso est, obiettivo raggiungere la cittadina dove ci troviamo ora.</div><div>Ci arriviamo, stanchi e sfiniti solo alle ore 19.30 locali......ovvero dopo ben 13 ore di moto.</div><div>Domani avremo un ultimo, piccolo, tratto di circa 150 km prima del confine Turkmeno, dopodiché......non sappiamo, ma sapremo......e a quel punto vi diremo.....</div><div><br></div><div>Bojnurd, Iran, tappa odierna da 776 km</div><div>Ore di moto....13</div><div>Temperatura massima 41 gradi centigradi</div><div>Litri di acqua bevuti......credo 6, ma in questi non sono contemplate le bottigliette di latte salato</div><div><br></div><div>Prima di chiudere questa pagina del mio personalissimo libro sull'Iran iniziato l'anno scorso, vorrei lasciarvi con alcuni pensieri sui quali riflettere.</div><div> Gli Iraniani, popolo di viaggiatori, campeggiatori e amanti del picnic. Nessuno di loro non è dotato di tenda. A meno del colore, in Iran ne esiste un modello solo. Amano l'ombra e la ricercano in ogni dove, che sia grazie ad una pianta, un muretto, una cartellone autostradale o persino quella dell'auto. </div><div>Quando la trovano, stendono il tappeto portato da casa ( con tappeto intendo......un tappeto......sia ben chiaro ) sul quale prenderà posto tutta la famiglia. Accanto, vi montano la tenda.</div><div>Una volta pranzato, accendono il fuoco e preparano il te, rito immancabile. A questo punto, donne, uomini e bambini.....fanno nanna !</div><div>Tutto abbastanza nella norma, salvo,il fatto che oltre ad avere corpi esamini sparsi ovunque lungo il ciglio della strada, vi è un momento della giornata dove, di fatto, l'Iran ......dorme !</div><div><br></div><div>Gli iraniani, popolo entusiasta di essere. Ti inseguono, ti sorpassano a destra poi rallentano, si fanno risorpassare per poi affiancarti e permanere a pochi cm dalla mia moto per km solo per il,desiderio di salutarti in continuazione da dentro l'abitacolo. Non posso dire che guidino bene, ma posso dire che nella loro delirante pazzia al volante sono degli assi. Se entrando in Iran vi doveste trovare con un auto che, in fase di sorpasso, pare venirvi addosso ......e capita fidatevi......non andate in collera, non insultateli, non fate segni..........non avrebbe senso. Vi accorgereste ben presto che un km dopo la storia si ripete.</div><div>La soluzione è solo una, occhi sempre aperti, un bel 20% di acceleratore ancora a disposizione da aprire all'occorrenza e poi pronti a sfruttare la corsia di destra fino all'ultimo centimetro.</div><div><br></div><div>La stanchezza che all'inizio del post avevo ammesso, ora si è fatta davvero realtà.</div><div>Ma non voglio chiudere il post e gli occhi senza aver detto un grazie a questo luogo, a chi lo ama, lo difende, lo cura e lo..........subisce....</div><div>Grazie a tutti gli Iraniani, a quelli che ci hanno anche solo mostrato un sorriso, a quelli che ci hanno stretto la mano, a quelli che hanno evitato di investirci.....</div><div>Grazie alle donne Iraniane. Grazie perché ogni volta che provo ad immaginare il vostro essere, penso a quanto sia difficile riuscire ad avere comunque una chiara identità anche se, per ragioni che non cito, qualcuno vi vorrebbe nascondere.</div><div>Grazie ai bambini Iraniani, perché un giorno sarete uomini, e sarà grazie a voi se il mondo vedrà l'Iran per quello che davvero è in grado di fare.</div><div>Ed infine, grazie al mio nuovo amico, il proprietario dei datteri.</div><div>Grazie perché quel,sorriso, quella mano sul cuore sapevano di buono.</div><div><br></div><div>Ed ora, Gisella ed io vorremmo chiedere a voi un suggerimento......</div><div>Che cosa mangereste foste al nostro posto ? ( vedere foto )</div><div><br></div><div>Domani sarà Turkmenistan, stessa luna, stesso cielo, stesse stelle.....tutto più o meno come a casa.....mancate solo voi !</div><div>Seguiteci !</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfoUKaL2yF0uVOhu-tyzmfyWZqCJK8zMWIwCM45FhiIgp3Nh6NIb3cy7Q6Mfy5uscxXEepdIzRM4q8cyQRJdmNb8Zc1iSDqVBnbK6jrTDVTGP5Q5Ng02wjf-HpXi7LOBskHcgKkZFRSqc/s640/blogger-image-805391361.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfoUKaL2yF0uVOhu-tyzmfyWZqCJK8zMWIwCM45FhiIgp3Nh6NIb3cy7Q6Mfy5uscxXEepdIzRM4q8cyQRJdmNb8Zc1iSDqVBnbK6jrTDVTGP5Q5Ng02wjf-HpXi7LOBskHcgKkZFRSqc/s640/blogger-image-805391361.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg146WU3u1oUuq1rfG0f8MNVbMGM4kSYNsucmq8y10KrYnf60NfzrxdvzFClh1rcjCH2xb6DpyD_KIlfyE6AkxRgN0_WN3nkNXhqaoUhyphenhyphentIwDD25As2jrwo7gT-mE6PFfiegefzJ9qo1MQ/s640/blogger-image--1291892681.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg146WU3u1oUuq1rfG0f8MNVbMGM4kSYNsucmq8y10KrYnf60NfzrxdvzFClh1rcjCH2xb6DpyD_KIlfyE6AkxRgN0_WN3nkNXhqaoUhyphenhyphentIwDD25As2jrwo7gT-mE6PFfiegefzJ9qo1MQ/s640/blogger-image--1291892681.jpg"></a></div></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfslW1WbkRZxIKt0mxYLG7dW723tlTjcoRqUDcb-auvqvCEBqRFQdE18QI_mT9ME4O9SuqlZTuW33SJ0_FogbKF54D3-JqPIbmYSqfrRTEE07m8QVcwzHUJa1linn21Skzs8ZBxZ4g20/s640/blogger-image--42549170.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfslW1WbkRZxIKt0mxYLG7dW723tlTjcoRqUDcb-auvqvCEBqRFQdE18QI_mT9ME4O9SuqlZTuW33SJ0_FogbKF54D3-JqPIbmYSqfrRTEE07m8QVcwzHUJa1linn21Skzs8ZBxZ4g20/s640/blogger-image--42549170.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK7vmIodliylxa1vSq69IJAnpMjIEgMClPUfkt7an_boSQFGB7EVb45kfCVu3uRLp-JUmFVIsNNYRfnM5B1C4g1Sqf8CCNZcdYl7bR5mHkx6lA6JCAoAbBu18fq0_oHxh2t_6DEAaJB9U/s640/blogger-image-215484507.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK7vmIodliylxa1vSq69IJAnpMjIEgMClPUfkt7an_boSQFGB7EVb45kfCVu3uRLp-JUmFVIsNNYRfnM5B1C4g1Sqf8CCNZcdYl7bR5mHkx6lA6JCAoAbBu18fq0_oHxh2t_6DEAaJB9U/s640/blogger-image-215484507.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx1rf3JcmUKsN4iNHMYsk-o3FFudB0iBxmTZRWldJMFUZ8JO3KGTgUGkxPmbcNQrrBEBt3znPmjK97L00D87qm5dm3VkUNvVLNNLh9V77sC8M-h-AXM7wp37PSlL0aQ_EkiG077VpGAQE/s640/blogger-image-860783711.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx1rf3JcmUKsN4iNHMYsk-o3FFudB0iBxmTZRWldJMFUZ8JO3KGTgUGkxPmbcNQrrBEBt3znPmjK97L00D87qm5dm3VkUNvVLNNLh9V77sC8M-h-AXM7wp37PSlL0aQ_EkiG077VpGAQE/s640/blogger-image-860783711.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6XObNGSV_HUBCK_kQi8qOnhA84eUFklnha6W-tCRaKGzzEQDACeNH9jE0zxrKzoNVlLMDzx2py5uKchmWKtXALoLat6tTMHhxb4AeiSoEV65xkAmscCLeTsgAzbrWSClogXQNHzm-zwU/s640/blogger-image--800599733.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6XObNGSV_HUBCK_kQi8qOnhA84eUFklnha6W-tCRaKGzzEQDACeNH9jE0zxrKzoNVlLMDzx2py5uKchmWKtXALoLat6tTMHhxb4AeiSoEV65xkAmscCLeTsgAzbrWSClogXQNHzm-zwU/s640/blogger-image--800599733.jpg"></a></div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-1532544866727787282014-08-08T17:35:00.001+02:002014-08-08T19:07:32.975+02:00Pronti al piano B....Si impiegano mesi per pianificare un viaggio come questo.<div>Serate passate a leggere guide turistiche e tracciare su una carta geografica la rotta desiderata.</div><div>Per poi infine suddividere le tappe in funzione delle distanze, delle frontiere, della tipologia di strada, ecc.</div><div>Tutto minuziosamente calcolato a priori, lasciando sempre libera la mente al fine di essere pronti a modificare quanto definito sulla base di chissà quale ragione.</div><div>Si parte con un mini road book, che non è esattamente la giusta espressione di libertà, ma siccome si viaggia durante il periodo di vacanza, e le vacanze prima o poi finiscono.......occorre essere certi di non trovarsi a metà strada per poi accorgersi che il giorno successivo, il capo, ti aspetta in ufficio.</div><div>La tappa di oggi prevedeva la partenza da Tabriz e l'arrivo sulle montagne di Tehran ad una altitudine di circa 2000 metri nella città di Gachsar.</div><div>Invece non siamo lì......</div><div>Bensì a Karaj, una ridente ( si fa per dire ) cittadina, sobborgo della capitale, bloccati qui a causa di un tratto di strada chiusa che da accesso alle montagne.......l'unica a monte di Tehran.</div><div>Ma andiamo con ordine, in quanto oggi è stata una giornata densa e ricca di sapori.</div><div>Partiamo presto stamane al fine di evitare in traffico mattutino di Tabriz.</div><div>La strada sale sino a superare i 2000 m.s.l.m. in un susseguirsi di rettilinei e dolci curve incastonate in mille collinette brulle che illuminate dal sole assumono colorazioni differenti e rapiscono la vista.</div><div>Riusciamo a tenere una buona tabella di marcia e intorno alle 13 ora locale, le 10.30 ora Italiana abbiamo già percorso 400 dei 680 km previsti per oggi.</div><div>A dire il vero questo chilometraggio, è anche merito della quasi completa assenza di aree di sosta e noi, seppur provvisti di un po' di acqua, avremmo piacere di dissetarci con qualcosa di fresco e non ultimo.......fare rifornimento di benzina.</div><div>Finalmente scorgo il cartello indicante una area di servizio a 2 km, mi sposto sulla corsia di destra, come si confà ad un corretto gentleman driver ( termine che forse molti di voi credono sia solo pura fantasia, invece no...! Ne conosco uno vero, premiato e con tanto di adesivo posto sul parabrezza dell'auto. Per correttezza nei suoi confronti e per evitare che vi sbellichiate dalle risate, non rivelerò mai la sua vera identità........lo saluto e basta, ciao papà ! ).</div><div>Lasciamo quindi la strada principale e ci lanciamo verso la rampa di decelerazione che da accesso all'autogrill............</div><div>Autogrill .............</div><div>Rampa di decelerazione...........</div><div>Va beh, insomma, non sto a sottolineare che l'asfalto termina e per raggiungere le fatiscenti pompe di benzina occorre fare uno sterratone, infimo e cosparso di buche profonde.</div><div>Una nota va fatta per il famoso drink energizzante naturale, famoso in Iran che, vi suggerisco, di assaggiare in quanto davvero portentoso ( lo si trova anche a Torino ), il Dogth.</div><div>Si tratta di latte fermentato, con acqua e una quantità spropositata di sale.</div><div>Lo assaggiammo già l'anno passato e ci piacque, non proprio subito......ma con il passare del tempo e l'assenza di altro, ci piacque.</div><div>Quest'anno poi abbiamo scoperto, nostro malgrado, alcune derivazioni fantasiose del famigerato fluido rivitalizzante, ovvero lo aromatizzano.</div><div>E cosa aggiungereste voi ad una così intrigante bibita da sorseggiare ghiacciata sin dalle prime ore del torrido mattino Iraniano se non........un po' di aglio ??</div><div>Per i piemontesi come me, forse sarà più facile immaginare ciò che sto per dire, per gli altri cercherò di essere il più esaustivo possibile.</div><div>Immaginate di bervi, fredda gelata, una bagna caoda ( tipico piatto piemontese, a base di aglio, consigliato ai single che, single vogliono rimanere o a chi, stufo della vita di coppia, decide di diventarlo ). Immaginate di, caldi e con la gola arsa dal sole, portare alla bocca il collarino di quella bottiglietta ghiacciata, inebriante....</div><div>Pensate di, come spesso accade, deglutire velocemente le prime due sorsate di liquido prima che le papille gustative ne inviino i segnali al cervello....</div><div>Ora immaginate cosa il cervello può dire una volta elaborato il gusto .........</div><div>Aglio ????</div><div>Ma in che razza di cranio sono finito ?????? Credo che siano queste le parole dette dal mio cervello quando, nel cercare refrigerio grazie ai terminali nervosi posti lungo il mio corpo, avrà ricevuto il messaggio dalle papille......</div><div>Ad ogni modo, tolto l'irrespirabile olezzo persistente nel casco, pare funzionare.</div><div>Rivitalizza.........puzza, ma rivitalizza.</div><div>Ripartiamo, la strada scende sino ai 1500 s.l.d.m e la temperatura sale, sale, sale sino ai 42 gradi.</div><div>La sete è tanta, ma il cervello si rifiuta di farcelo sapere per paura di una nuova dose di aglio....</div><div>Le montagne si diradano, siamo sull'altopiano che porta verso Tehran e l'incrocio, posto 20 km prima, ci porterà sulle tanto agoniate montagne.</div><div>Il traffico impazzisce, lo smog e la sabbia sollevata da un vento forte e bollente ci fanno bruciare gli occhi e la gola.</div><div>Giungiamo in prossimità di un posto di blocco e un poliziotto, vedendoci arrivare in moto, ci ferma.</div><div>Spesso accade anche solo per la curiosità di guardare il mezzo.</div><div>Non parla inglese e quindi chiama un collega.</div><div>Questi si avvicina e, dopo aver fatto un giro attorno alla moto, in modo compiaciuto ci dice " bella, ma lo sapete che in Iran, su queste strade, questi mezzi non sono ammessi ?? " </div><div>Faccio faccia da pirla ( quella che funziona spesso ) e dico " davvero ?? Perché ?" </div><div>La legge lo vieta !</div><div>Spengo la moto, mi tolgo i guanti e il casco, ed inizio con la pantomima alla Totò ....</div><div>Lo sai che in Italia è più o meno la stessa cosa ? Ma solo per le moto di piccola cilindrata, questa è grossa......bla bla...</div><div>Lo prendo per sfinimento sino a quando, togliendosi il cappello e passandosi la mano nei capelli sudici di sudore mi fa segno con il capo di proseguire.</div><div>Rimetto il casco, lui si avvicina, mi guarda le mani e mi chiede " quella dietro è tua moglie ? "</div><div>Si, certo rispondo io impavidamente ma certo del fatto che mi sta fregando.</div><div>" e dov'è l'anello ??"</div><div>Già.......l'anello.......</div><div>In realtà, pur non essendo sposati Gisella ed io, l'anno scorso avevamo acquistato due anelli dall'incredibile cifra di 5€ cadauno prima di partire.</div><div>Sapevamo che, in Iran ma non solo, spesso non condividono che due persone non sposate abbiamo atteggiamenti di particolare vicinanza. Sappiamo ad esempio che molti hotel non consentono a coppie non sposate di pernottarvi.</div><div>Riparto quindi con la faccia da pirla.</div><div>Non ho l'anello perché in moto è pericoloso......in Italia ad esempio per " security reason " pensa che è persino vietato sul lavoro......e bla bla bla....</div><div>Il caldo atroce mi aiuta, il poliziotto scuotendo la testa come per dire " ma questo da dove è uscito " alza la mano e mi fa segno di andare.......</div><div>Ripartiamo e siamo vicino a quell'incrocio che è da stamattina che sogno di vedere e superare.</div><div>Voglio lasciarmi alle spalle Tehran, una città da 14 milioni di abitanti, una delle più inquinate al mondo, persin più di Città del Messico.</div><div>Il caos di questo posto, unito all'inquinamento atmosferico ne fanno, credo, un luogo più simile ad un anello infernale Dantesco che ad una capitale.</div><div>Ogni anno, più di 4000 persone muoiono solo ed esclusivamente per i gas prodotti dalle auto.</div><div>A causa delle restrizioni che questo paese ha nei confronti del mondo intero, sono costretti a utilizzare solo il carburante che riescono a prodursi.</div><div>Ogni giorno, più di 13 milioni di mezzi a motore percorrono le strade di Tehran e gli abitanti sono costretti a mescolare la benzina con altre sostanze ( a me ignote ) al fine di riuscire a spostarsi.</div><div>Vogliamo scappare, uscire da questa nuvola gassosa, acida e fumosa.</div><div>Imbocchiamo la strada che porta verso le montagne, percorriamo due km e già sento la qualità dell'aria cambiare, ho il cuore in festa !</div><div>Ma quando tutto pare essersi girato verso il giusto senso, un gruppo di poliziotti armati ci ferma.</div><div>"La strada è bloccata fino alla mezzanotte, riaprirà solo domani"</div><div>Non ci arrendiamo, ruoto la moto di 180 gradi e proviamo a cercare una via differente per salire sulle montagne.</div><div>Ma non è così facile.....</div><div>L'unica altra strada è posta ad est di Tehran e noi siamo ad ovest.</div><div>Fermiamo un taxista, metodo collaudato e sperimentato con successo in Messico anni or sono.</div><div>" guidaci fino ad un altro accesso alle montagne, ti paghiamo la corsa "</div><div>Lui ci guarda e ride......scuote la testa, alza la mano e ci indica un hotel.....</div><div>È quello l'unico posto dove ora potete andare , la strada, l'unica strada, riapre domani.</div><div><br></div><div>A volte si parte da casa con un piano B, una soluzione alternativa.</div><div>Altre volte questa la trovi per strada, o qualcuno la trova per te....</div><div>Hotel Saman, Karaj, periferia di Tehran.....</div><div>Stanza 205, credo una decina di metri quadrati, giusto un piccolo camminatoio attorno ad un letto matrimoniale raggrinzito.</div><div>La temperatura fuori è invivibile, come invivibile è l'aria da respirare...</div><div>La moto è parcheggiata dentro la reception dell'hotel in quanto fuori risulta fonte di, generosa, curiosità. L'accesso in hotel, per la moto, non è stato dei più agevoli visto i due enormi gradini di ingresso. Domani la giornata inizierà con un manovra di alta tecnica per riuscire a districarsi dal luogo dove stanotte riposerà....</div><div>Mi sorseggio una birra analcolica aromatizzata alla pesca, seduto su un divanetto che credo sia mio coetaneo.</div><div>Gisella studia le carte geografiche, ci guardiamo lei sorride e dice:</div><div>tutto sommato non è poi malaccio daiiii.......</div><div>Un modo per autoconvincersi che spesso funziona.</div><div>Ma che importa poi ?</div><div>Fa parte del viaggio, come ogni cosa di ogni secondo da stamane a questa parte.</div><div>Ci piace questo e ci piace così, </div><div>Come detto nel post di ieri " perché fermarmi qui anche se mi piace, è facile e bello, magari domani troverò qualcosa di più bello ancora"</div><div>.........mi sbagliavo !!!!!</div><div><br></div><div>Karaj , tappa da 574 km</div><div>Temp max :42 gradi</div><div>Altitudine max odierna :2120 metri</div><div><br></div><div>Voglio ringraziare tutti coloro che commentano le foto di Gisella ed i post.</div><div>Siete tanti e vorremmo pubblicarli tutti.</div><div>Ma a causa delle restrizioni vigenti in Iran ( e credo anche più avanti ) relative all'utilizzo dei blog non possiamo pubblicarli ora.</div><div>Promettimo però di farlo non appena sarà possibile.</div><div>Voglio ringraziare un nuovo amico, incontrato sul traghetto che ci portava in Grecia.</div><div>Un uomo con barba,viso scaltro ma buono. Nota la nostra moto, le bandiere dei paesi visitati applicati sulla borsa laterale destra ( tranne quella americana, eliminata prima di partire onde evitare problemi in Iran ). Prende la macchina fotografica, mi guarda e con una punta di accento toscano mi dice "te fo na foto te fo "</div><div>Mi è entrato sotto pelle come se fosse un amico che conosco da anni, ciao amico, te fo n'abbraccio !</div><div><br></div><div>Ringrazio due amici, che qualche giorno fa ci hanno scritto dicendoci che sembra tutto facile, o forse siamo solo noi a farlo sembrare tale.</div><div>In realtà, nella vita tutto è difficile sino a quando non l'hai superato. Come un esame ad esempio.</div><div>L'importante è studiare prima.......( da che pulpito.......)</div><div><br></div><div>Saluto una amica di Gisella e mia. Una signora bellissima, che non perde occasione di venirci a trovare quando presentiamo i nostri viaggi. Si chiama Giuseppina, è sempre elegantissima, mai nulla fuori posto. </div><div>Gran carattere, forza di volontà da vendere. </div><div>Ciao Giuseppina, continua a seguirci, noi ti portiamo sul Pamir !!</div><div><br></div><div>Per ultimo saluto un ragazzo.</div><div>Non so come si chiami, lo abbiamo incontrato l'anno passato in frontiera Bulgara mentre ci dirigevano verso la Turchia.</div><div>Fermi ad un casello, erano in due, la destinazione finale era l'Australia.</div><div>In realtà, per uno di loro, il viaggio è cambiato e la destinazione ora è ovunque, forse anche qui vicino a me ora.</div><div>Volevo farti sapere che durante la traversata della Turchia ti ho pensato.</div><div>Ho pensato che forse, un giretto sul Pamir con noi lo avresti fatto volentieri anche se non è l'Australia...</div><div>Se vuoi........vola con noi </div><div><br></div><div>Domani si riparte, e chissà cosa i nostri occhi vedranno,</div><div>Quali emozioni i nostri cuori sentiranno</div><div>Quali sapori le nostre papille assaporeranno..............ecco, questo mi preoccupa un po'......</div><div><br></div><div>Ci si legge ragazzi</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrOFXl-8LFTEf-fEz35rUVGGoWHMcEVUzG173vGhJHpZVIjLnMoPuojJzx6c2KaaraMlPfzTTYstQgVZytN2RsKkCqChE783j5YdmL7DxIHcCKE-2KEP8idDJMq6-OCC4NSNeQbMIFgT0/s640/blogger-image--1223838570.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrOFXl-8LFTEf-fEz35rUVGGoWHMcEVUzG173vGhJHpZVIjLnMoPuojJzx6c2KaaraMlPfzTTYstQgVZytN2RsKkCqChE783j5YdmL7DxIHcCKE-2KEP8idDJMq6-OCC4NSNeQbMIFgT0/s640/blogger-image--1223838570.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8f8SuXjjydTjy7Yl9csRZn5hmritBR3n3c3q2vF2J4noRjpScmR8W2_ebS3GkBGAu21ltAuqYiFNF9k9GDGFw42dHcpdaWLf20lHdXdrqiplJUIttHQJ73x6Md3jof709O1AnYwIqdk8/s640/blogger-image--831613089.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8f8SuXjjydTjy7Yl9csRZn5hmritBR3n3c3q2vF2J4noRjpScmR8W2_ebS3GkBGAu21ltAuqYiFNF9k9GDGFw42dHcpdaWLf20lHdXdrqiplJUIttHQJ73x6Md3jof709O1AnYwIqdk8/s640/blogger-image--831613089.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcD86Fx7Vr_LpOcyScs3b52T22K9whPXH6XoBMlGXDlGTaPI10PSOaooPw5OYJy5nYDnVnXwq-Vvy0vqcVcu4MNbzLanID4Un2hWffYZfFG6nL2-TGAXmbtUSOvJ7EEBaSiZkLlmTJ9zw/s640/blogger-image-1521982057.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcD86Fx7Vr_LpOcyScs3b52T22K9whPXH6XoBMlGXDlGTaPI10PSOaooPw5OYJy5nYDnVnXwq-Vvy0vqcVcu4MNbzLanID4Un2hWffYZfFG6nL2-TGAXmbtUSOvJ7EEBaSiZkLlmTJ9zw/s640/blogger-image-1521982057.jpg"></a></div></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3-L3kl4uMJGwBgfHP3-x84Rc-Xu6hCLDEC6c__MvVjfrVN4DUcuM1WFrLEmR6G5ace2XcORIa2xCflxBU4mC3wDWoaiVokCmMjmGcguCNzAt34dLB-RUVUeIyVgqiIKCsKXLhRhniAGY/s640/blogger-image-642513310.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3-L3kl4uMJGwBgfHP3-x84Rc-Xu6hCLDEC6c__MvVjfrVN4DUcuM1WFrLEmR6G5ace2XcORIa2xCflxBU4mC3wDWoaiVokCmMjmGcguCNzAt34dLB-RUVUeIyVgqiIKCsKXLhRhniAGY/s640/blogger-image-642513310.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSwKTFB1fW-ZCCAV47ykMmJYFrPaTr0ItV-kMJDKJ-envNeMRQNFSJd56maCJY8Av7UumPpOttQl46v8F4Xg9JL81UcEmQ3TAfAQNLdNp0dFlFTrUZhUzm1jQXaCxLoPxqUmZtWTF6eLU/s640/blogger-image--398450288.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSwKTFB1fW-ZCCAV47ykMmJYFrPaTr0ItV-kMJDKJ-envNeMRQNFSJd56maCJY8Av7UumPpOttQl46v8F4Xg9JL81UcEmQ3TAfAQNLdNp0dFlFTrUZhUzm1jQXaCxLoPxqUmZtWTF6eLU/s640/blogger-image--398450288.jpg"></a></div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-43067084149343023852014-08-07T20:13:00.001+02:002014-08-07T20:58:59.487+02:00Noi andiamoGiovedì 7 Agosto, ottavo piano dell'hotel prossimo al centro di Tabriz, Iran.<div>Mi sorseggio una birra, rigorosamente analcolica ( pena per chi viene scoperto a bere alcool in Iran, 150 frustate ), mi sono acceso un sigaro e scrivo distratto di tanto in tanto dai suoni dei mille clacson e dalle luci delle auto visibili dall'enorme finestra.</div><div>La tappa di oggi, pianificata da tempo, non prevedeva chilometraggi pantagruelici in quanto, la perdita di una ulteriore ora e mezza rispetto l'ora Turca e il passaggio in frontiera avrebbero fatto si che si giungesse sin qui, dove ora siamo Gisella ed io, in tempo per la cena.</div><div>Quell'unico nostro pasto quotidiano che a volte come ieri, ahimè......delude.</div><div>La giornata inizia presto, grazie anche al sole che spacca in due il buio della stanza, illuminando però il cielo e scoprendo la cima innevata del monte Ararat.</div><div>Carichiamo la moto, e prendiamo una strada sterrata che porta al campo base.</div><div>Noi non intendiamo arrivarvi, bensì staccarci dal mondo e avvicinarci al monte, giusto per osservarlo, giusto per sentite il magnetismo che trasmette, giusto per salutarlo come se fosse un amico che è da un anno che non vediamo.</div><div>Stiamo in silenzio una mezz'oretta. Gisella scatta qualche foto, io, come un bambino appena arrivato in spiaggia per le vacanze, gironzolo fra i sassi vulcanici alla ricerca di qualche serpente.</div><div>Non sono appassionato di rettili, ma muoio dalla voglia di sapere come reagirei nel venderne uno...</div><div>Nel dubbio......ho sempre con me pronte, un paio di mutande di riserva.......</div><div>Cammino e non mi accorgo di allontanarmi.</div><div>È in quel momento che Gisella, come una mamma severa, mi redarguisce e mi richiama all'ordine </div><div>" smettila di cazzeggiare, vieni qui che la frontiera ci aspetta".</div><div>Ho ancora addosso l'esperienza dell'anno passato ma nonostante tutto sono un po' in apprensione.</div><div>La frontiera Iraniana obbligava, il passaggio delle donne da un lato e degli uomini al volante, o come nel mio caso al manubrio, da un altro.</div><div>E per uno come me che di documenti, carnet de passage, carte verdi, libretti, passaporti, ecc non ci capisce nulla.....non avere il supporto dell'economa e parimenti accreditata notaia, commercialista e chi più ne ha più ne metta.....è un dramma !</div><div>Invece, poco per volta, anche in Iran le cose cambiano.</div><div>Scopro, con somma gioia, che Gisella può transitare con me, nonostante a lei non sia concesso di portare avanti le pratiche " d'ufficio".....Deve comunque essere l'uomo a farlo.</div><div>Ed allora mi ritrovo come un attore impreparato sul palcoscenico di un teatro, dove, al posto del gobbo, ben nascosto ma pronta a impartire ordini secchi e diretti vi è Gisella.</div><div>Prendi il libretto e dallo a quel tizio !</div><div>Ritira il libretto, passagli il passaporto !!</div><div>L'hai messo via il libretto ? Se si, ora dagli il carnet !!!</div><div>Io come impazzito, smanetto sti mille fogli, cercando di eseguire correttamente gli ordini.</div><div>Ma non basta mai....arriva sempre la domanda trabocchetto....</div><div>Dove hai messo la carta verde ?? Mi chiede Gisella </div><div>Oh cazzo......e com'è fatta sta carta verde ??? Rispondo io con i sudori che partono dalla fronte ( spaziosa ) per poi morire giù, a sud....la sulle ormai, in umido, palline.</div><div>È verde !!! Basta che cerchi del verde....</div><div>Come se non bastasse il delirio della mia imbranataggine da frontiera, si aggiunge il fatto che ogni tanto salta fuori uno, mi si avvicina, mi sfila un foglio dalla mia ( anzi di Gisella ) cartellina porta documenti, per poi scomparire dietro una porta di chissà quale ufficio.</div><div>Immediatamente arriva il controllo del gobbo.....</div><div>Cos'ha preso quel tizio ??</div><div>........ed io taccio.......non sapendo.....taccio.....</div><div>Almeno hai visto chi fosse ? Com'era fatto ?</div><div>Oh si certo, rispondo io....</div><div>Era scuro di capelli ( bella questa vero ???? Ahahahah ) poi aveva una camicia chiara.</div><div>Dopo poco, da un altro ufficio, spunta un tipo, pelato con camicia scura.....mi si avvicina e mi infila in mano quel maledettissimo, fottutissimo foglio....</div><div>E il gobbo, sempre sul chi va la.....riappare......</div><div>Camicia bianca ehhh ????</div><div>Dopo un'ora di passione, le pratiche si concludono.</div><div>I documenti tornano nella cartellina come l'eco della voce rimbalza sulle montagne.....</div><div>Gisella cambia un po' di dollari in lire Iraniane, questa trattativa la gestisce lei......in quanto economa....</div><div>Ci rivestiamo,facciamo il pieno e finalmente partiamo verso la prima meta Iraniana, Tabriz appunto.</div><div>Una volta in moto, silenzioso nel mio casco, ricevo però un segno di stima dall'ufficio amministrativo posto sul sellino posteriore " dai, tutto sommato sei stato bravo....."</div><div>Sorrido, ma non mi illudo. Credo la frase sia stata solo dettata per darmi coraggio.</div><div>Ad ogni modo, grazie.....anche se sta carta verde, a dire il vero.....non ho ancora capito a cosa serva realmente.</div><div>La strada che scende verso Tabriz la ricordavo bella, fra montagne arse dal sole, un po' trafficata ma scorrevole.</div><div>Così è infatti.</div><div>Ci avviciniamo a questa città molto particolare.</div><div>Esse si snoda sui fianchi di alcune montagne, partendo dai 1400 metri s.l.d.m sino a sfiorare i 1800.</div><div>Con qualche fatica, a causa di alcune strade chiuse, raggiungiamo l'hotel.</div><div>In realtà, le fatiche sono state più d'una, come ad esempio dovermi caricare un tizio in moto, al posto di Gisella, e farmi accompagnare da lui sino all'ingresso dell'hotel.</div><div>Per poi scoprire che, per raggiungerlo, siamo passati per circa 100 metri su un marciapiede e per 500 contromano.</div><div>E siamo quindi arrivati a quell'ottavo piano dal quale questo racconto è iniziato.</div><div>Vista la cena approssimativa di ieri, avevo promesso a Gisella un lauto pasto questa sera, nonostante sia un po' come acquistare un gratta e vinci, ovvero essere quasi certi di perdere.</div><div>Leggiamo il menù, e a meno dei soliti kebab ( Gisella non mangia carne ) restava un piatto dal nome semplice ma dal contenuto che, essendo così banale sicuramente è qualcosa di particolare, chips and cheese.</div><div>Ma potrai mai essere un piatto di patatine ( quelle dei pacchetti ) con sopra del formaggio ???? </div><div>Ma figurati daiiiiiiiii</div><div>................forse solo noi italiani abbiamo il vizio di battezzare piatti semplici con nomi fantasiosi tipo " bacio profumato in cuore friabile " per poi scoprire che si tratta di una banale fetta di salame su pezzo di pane. Oppure associare nomi semplici a piatti molto costosi ed elaborati.</div><div>Altri, molto più semplicemente prendono un pacchetto di patatine confezionate, lo aprono lo versano in un piatto facendoci colare sopra una mappazza di formaggio fuso e poi lo chiamano " patatine e formaggio "</div><div>Dopo aver saltato la Pide ieri sera, ed essersi trovata di fronte a quel piatto di cemento a presa rapida, il volto di Gisella stasera lasciava presagire una punta di nervosismo.</div><div>Ma, come il mio motto cita " never say never" ecco che il destino cambia il volto ad una cena.</div><div>Ad un tavolo vicino al nostro, un grappolo di ragazze Iraniane festeggiano il compleanno di una di esse.</div><div>Ad un tratto, un cameriere, spingendo un carrello con sopra una torta si avvicina a loro.</div><div>Rimango senza parole nel vedere quell'immane concentrato di panna.....</div><div>Si tratta di una torta alta circa 30 cm, di forma quadrata raffigurante un pacco regalo, bianco candida con dei decori colorati.</div><div>La faccio notare a Gisella la quale, incredula, si alza prende la macchina fotografica, un piccolo gadget portato dall'Italia e con circospezione si avvicina al tavolo, mentre io in quanto uomo, resto lontano.</div><div>In Inglese fa gli auguri alla festeggiata e chiede di fare una foto con loro ( in realtà il suo obiettivo puntava sulla torta ).</div><div>Loro accettano, si sistemano il velo, spacchettano i sorrisi tipici delle donne che sanno di essere fotografate ( che di solito nulla hanno a che vedere con quello vero.......ammettetelo daiiiii) e poi via al reportage.</div><div>Contenta Gisella rientra al nostro tavolo, e mentre io mi sorseggio un caffè turco, noto con la coda degli occhi che le ragazze ci fissano,poi sogghignano, ed infine due di loro si alzano e si avvicinano.</div><div>Con grande cortesia appoggiano sul nostro tavolo un piatto..........</div><div>Si.......quel piatto.....!</div><div>Un quarto di quella bomba di panna che già solo nel vederla mi era venuto voglia di prendere una citrosodina !</div><div>Ottavio piano del nostro hotel a Tabriz.</div><div>Io scrivo vicino alla finestra e fumo.</div><div>Gisella cerca disperatamente di riuscire a finire la ciclopica fetta di torta, ma credo che a breve dovrà soccombere ......</div><div><br></div><div>Domani si riparte, si galoppa verso Teheran.</div><div>Sarà una strada nuova, mai fatta prima e questo mi esalta !</div><div>Siamo riusciti a pubblicare il post di ieri e fino a quando, lo stratagemma che abbiamo trovato funzionerà, lo faremo.</div><div>Dopodiché se non vedrete altri post, non disperate ( ammesso che qualcuno li stia leggendo ovviamente ) perché continueremo a scrivere e li pubblicheremo non appena sarà nuovamente possibile.</div><div><br></div><div>Ogni volta che scrivo butto giù di impeto ciò che mi passa per il microscopico cervello di cui sono dotato.</div><div>Mi piace farlo, mi rilassa e mi sembra di poter raccontare a qualcuno, chiunque tu sia ora, un po' delle nostre emozioni.</div><div>Magari ci saranno persone che si chiedono perché io non scriva mai dettagliando maggiormente le strade, gli hotel, le velocità ecc ecc....</div><div>Non lo faccio, e mai lo farò perché per quello basta acquistare una guida turistica.</div><div>Per le emozioni, per gli sguardi, per quelle forti sensazioni che già soltanto la stretta di mano con il doganiere di stamane mi ha donato......ecco per quello non vi sono guide acquistabili.</div><div><br></div><div>Se quindi, caro amico/a, ti interessa scoprire che cosa ci farà sorridere, soffrire, emozionare domani.....continua a seguirci, noi ci impegneremo a far si che il nostro viaggio sia un po' anche tuo.</div><div><br></div><div>Tabriz, Iran, 374 km odierni</div><div>Fuso orario , +2.5 ore</div><div>Temperatura massima 35.5</div><div><br></div><div>Ho gran rispetto per ciò che ho già visto, bello o meno che sia.</div><div>Non rinnego nessun luogo visitato, anche quelli più impervi.</div><div>Ma potendo scegliere, io vado la dove non so cosa il giorno mi regalerà.</div><div>Forse sarebbe troppo facile tornare in un luogo già visitato solo perché è bello, facile e sicuro.</div><div>Ma chi mi dice che quello che devo ancora scoprire non lo sia molto di più ??</div><div>Domani è un giorno nuovo, come nuovo sarà il desiderio di viverlo e scoprirlo.</div><div>Per questo e solo per questo, noi andiamo.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRnOOaPn8HE-0PLsSy27OY8QT02Oypw3vnmWHKbWII6l8wLlEbUcI7Rf84L2-bUOtJM-mYG6zYXBV8MzuZEexeBLU10yEe7x2bBtE6e-DWJ2HiIx1N896khD4YNe2dqxz35iG6Qywi6g8/s640/blogger-image--658896263.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRnOOaPn8HE-0PLsSy27OY8QT02Oypw3vnmWHKbWII6l8wLlEbUcI7Rf84L2-bUOtJM-mYG6zYXBV8MzuZEexeBLU10yEe7x2bBtE6e-DWJ2HiIx1N896khD4YNe2dqxz35iG6Qywi6g8/s640/blogger-image--658896263.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0HabBj50uYdzFcIPv9FKzqmcZUZELDx_cI8N-IoLiEgGap7lA0KPu0su5PQKNZglmZ3hh04ga3gxjk7MkQ378zEPhE1L5JHsw9wdtRxOx1P0hI-lX1n6YMLS30r4XkyOLcqqtbkJ0FME/s640/blogger-image-138033808.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0HabBj50uYdzFcIPv9FKzqmcZUZELDx_cI8N-IoLiEgGap7lA0KPu0su5PQKNZglmZ3hh04ga3gxjk7MkQ378zEPhE1L5JHsw9wdtRxOx1P0hI-lX1n6YMLS30r4XkyOLcqqtbkJ0FME/s640/blogger-image-138033808.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUjSV9glcVx3TvAfjc7cinepaCWKMu_YpzRDzE0buoAxJpmVj4wRsJkOhHAEMkdNZPj22mDbaof62rZM361mVfJHKNHq305LtqWiUUCHoCsNSjzfMn8oCdGMpVm_8GNzUWr47jaRSE6XM/s640/blogger-image--66308096.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUjSV9glcVx3TvAfjc7cinepaCWKMu_YpzRDzE0buoAxJpmVj4wRsJkOhHAEMkdNZPj22mDbaof62rZM361mVfJHKNHq305LtqWiUUCHoCsNSjzfMn8oCdGMpVm_8GNzUWr47jaRSE6XM/s640/blogger-image--66308096.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN5bJMIz7xWeDGVnzwS-pLR8Q0XwqswNyu2SnjLUtedPMu4SRWvEt4twYRfL0aH_6St2EkGoWo_VY6j6kNzu6ihkeCjxq_mO4dSoHL_Z15svb4vBW5_P56jVWSdN1WAyYpiDi9f3nXXO4/s640/blogger-image-831970464.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN5bJMIz7xWeDGVnzwS-pLR8Q0XwqswNyu2SnjLUtedPMu4SRWvEt4twYRfL0aH_6St2EkGoWo_VY6j6kNzu6ihkeCjxq_mO4dSoHL_Z15svb4vBW5_P56jVWSdN1WAyYpiDi9f3nXXO4/s640/blogger-image-831970464.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-27860941593377758722014-08-07T15:22:00.001+02:002014-08-07T20:54:43.021+02:00Long Day RoundMercoledì 6 Agosto, Il sole illumina la stanza di hotel di Amasya e questo avviene ben prima che la mia sveglia, posta alle ore 7.20 suoni.<div>La luce filtra tra le palpebre di Gisella, notoriamente sottili e sensibili.</div><div>È lei quindi la prima a svegliarsi oggi. Ed è lei che da il buongiorno con un tonante " certo che sto megafono della moschea potevano anche non piazzarcelo di fronte alla finestra...." </div><div>Eh si, non è stata una notte serena infatti. Sino a tardi la musica delle auto transitanti nella stretta viuzza antistante la camera di hotel ci ha reso il sonno impossibile. Poi ad un tratto quando il silenzio si era fatto strada nella buia notte del centro Turchia, uno stonatissimo richiamo alla preghiera, echeggiante da un megafono posto a soli 5 metri dalla nostra finestra appena socchiusa ha lanciato verso il cielo le sue urla mistiche " iiieeeeeaaaaaauuuuuuuuuuuuuuuuu........ecc ecc ecc "</div><div>Ci alziamo già stanchi, gli occhi segnati e il viso provato.</div><div>Gisella si sorseggia il primo Cay della giornata, ovvero il te turco.</div><div>Io la prima Red Bull, acquistata il giorno prima in chissà quale frigorifero di chissà quale distributore.</div><div>Carichiamo la moto e con il sole a scaldare l'aria, mi dico " dai, sarà una gran giornata "</div><div>Ricordo infatti le strade che ci porteranno ad est, verso il confine con l'Iran, le ho percorse solo 12 mesi or sono e so che mi rapiranno gli occhi nonostante siano un po' dissestate.</div><div>Partiamo presto e l'aria frizzante di Amasya ci saluta.</div><div>Imbocco la D100 che taglia in due la Turchia, per il suo verso orizzontale, sino a morire sotto il monte Ararat al confine con l'Iran.</div><div>Abbiamo tanti km davanti, ma siamo qui per questo e desideriamo farlo con la giusta consapevolezza di chi si muove non per dovere bensì per piacere.</div><div>Adotto quindi una andatura che Gisella definisce da " moto turista" a lei tanto cara ovvero, mite, dolce, a tratti noisa, ma costante.</div><div>Imposto il mio polso sui 110 km/h pur consapevole di essere sopra i limiti, ma una certa dose di esperienza mi porta a pensare che non avrò problemi a ridurre la velocità nel caso vedessi da lontano i famigerati e frequenti posti di blocco.</div><div>Peccato che anche loro abbiano fatto esperienza.....</div><div>Peccato che adesso non usino più auto della polizia e divise visibili da lontano.....</div><div>Abbiamo percorso appena 87 km dalla partenza e in lontananza scorgo un uomo in mezzo alla carreggiata, vestito con una comunissima camicia tendente al rosa e un paio di jeans, agitare la mano per indicarmi di accostare.</div><div>Abituati alle false richieste di aiuto di pseudo automobilisti in panne, in particolare in certe zone del pianeta, Gisella con calma e autorevolezza esperta mi dice " non fermarti, schivalo e prosegui" mentre però mi accingo a prendere la mira nel cercare di sfilare l'uomo e procedere, noto sul ciglio della strada un auto, con un altro uomo all'interno, armato e dotato di sistemi che, solo dopo capirò essere nati per registrare la velocità dei veicoli in arrivo.</div><div>Mi appendo ai freni, attacco la freccia e mi fermo.</div><div>Polizia..............</div><div>Era la polizia...........</div><div>Le orecchie mi si abbassano come un cagnolino che ha fatto la cacca sul tappeto della cucina pur sapendo che non è cosa....</div><div>Il tipo mi si avvicina, mi saluta con un sorriso di quelli che già fanno intendere come sarebbe andata la discussione. Mi chiede libretto, patente, anno di nascita, nome di mia madre, di mio padre, numero di telaio della moto e poi, come se nulla fosse, mi lascia in mano il verbale.....</div><div>172 Lire Turche.....questo devo al governo Turco prima di uscire dal confine.</div><div>Fisso il verbale, fisso loro, e ad un tratto la domanda sorge......perché ?</div><div>Mi spiegano che il limite era di 90 km/h, considerando un 10% di tolleranza avrebbero accettato se io fossi transitato ai 99......peccato che io andassi ai 107.....</div><div>Quindi scatta l'approccio all'italiana......</div><div>Ecchessara'mai.......per 7 km in più ........?</div><div>Parto con profondo sorrisi e sigari di circostanza, ma a breve mi rendo conto di aver incontrato due poliziotti veri, di quelli che vorrei avere sulle mie strade tutti i giorni.</div><div>Mi prendo il verbale, lo depongo nel portafoglio, stringo la mano ai due miei nuovi amici, e li saluto.</div><div>Riparto con 172 Lire Turche in meno, un ora di ritardo sulla tabella di marcia ma sopratutto con la consapevolezza di aver davanti 800 km da percorrere ai 99 km/h.......</div><div>Entro quindi in quella fase di catalessi maratonetica che pare essere l'unica soluzione per riuscire a procedere per così tanto tempo senza cedere alle tentazioni del demonio chiamato relax.</div><div>Tentazioni che spesso si presentano di fronte a noi in forme differenti, un dehors di un bar, all'ombra, con pubblicità di bibite fresche. Una zuppa calda nelle giornate di pioggia, un splendido hotel posto sulla strada oppure ancora le luci di un ristorante tipico, con tavolini posti all'ombra di una pianta e come piatto tipico la Pide, ovvero una sorta di pizza Turca.</div><div>L'immensa ed eterna giornata di oggi è passata su un costante sottofondo vocale di Gisella che mi ripeteva......questa sera mangio la Pide visto che mi fai pure saltare pranzo.</div><div>Eh si, devo ammettere che le sto chiedendo forse troppo, va bene resistere al demonio, va bene ripetersi continuamente " volli, sempre volli, fortissimamente volli" ( lezione che mia mamma mi raccontava da piccolo quando non riuscivo a stare fermo per studiare ), va bene tutto dicevo, ma far saltare pranzo e per di più la Pide, credo davvero sia una atto di crudeltà assoluta.</div><div>Se a questo si aggiunge la ridotta velocità, viene da se che il pisolo pomeridiano può colpire chiunque.</div><div>Sarà per questo che ad un tratto sento dall'interfono Gisella che mi sussurra " faccio 5 minuti di nanna"......</div><div>Si ancora con la mano destra sotto la mia giacca, si avvicina a me al fine di avere una maggior superficie di appoggio e poi parte.....</div><div>In pochi secondi sento la sua mano divenire pesante, le sue gambe scivolarmi lungo le cosce e il casco, sotto il peso della testa priva di controllo, sbatte contro il mio !!</div><div>Gisella di soprassalto si sveglia, quasi spaventata.</div><div>Stavo dormendo.....</div><div>Fermati ho bisogno di una tappa.</div><div>Così faccio non appena raggiungo un'area di servizio.</div><div>Lei scende, entra nel bar ed esce con una bottiglia di bibita locale energizzante.</div><div>Il colore è rosso scuro, sembra uno sciroppo di more.</div><div>Lei lo stappa, lo porta alla bocca, ne ingurgita un primo sorso per poi aprire gli occhi come se avesse bevuto petrolio.</div><div>Assaggia ! Esclama.....</div><div>Senza occhiali fatico a leggere di cosa si tratti, e comunque sia, anche con gli occhiali il turco mi è poco chiaro....</div><div>Lo assaggio e la sensazione è quella di aver bevuto acqua di mare.</div><div>Lei ride e mi chiede se mi sia piaciuto.</div><div>Ma cos'è sta brodaglia ? Chiedo io ...</div><div>Si tratta di succo di carote...nere......fermentate......con sale ....!</div><div>Dopodichè si mette a ridere.......</div><div>In realtà quella brodaglia molto assomiglia al latte salato, bibita tipica Iraniana, molto utile per la reidratazione del fisico, molto poco piacevole al gusto.</div><div>Con la lingua rattrappita che sembra una foglia di betulla a fine ottobre, ripartiamo, ci mancano ancora tanti km prima del nostro obiettivo, il monte Ararat, confine con Iran.</div><div><br></div><div>Arriviamo che è buio, la pioggia e le nuvole basse impedisco di scorgerne la vetta posta a più di 5000 metri.</div><div>Abbiamo percorso più di 3000 km da quando siamo partiti,iniziamo ad essere lontani e forse ora sentiamo davvero di essere in viaggio.</div><div>Domani attraverseremo il confine, perderemo un'altra ora e mezza allontanandoci quindi di 2.5h da quella che è per voi in Italia.</div><div>Gisella si dovrà nuovamente vestire da Jasmine a causa delle leggi Iraniane.</div><div>Con buone probabilità non potremo aggiornare il blog, in Iran è vietato.</div><div>Ma forse neppure stasera potremo, siamo troppo vicini al confine.</div><div>Saremo forse soli quindi ?</div><div>No, per nulla ! Ci sarà sempre un pensiero a seguirci, qualcosa che infrange le distanza, supera i limiti e non prende multe.</div><div>Ci sarete voi, con tutto quel calore che anche a distanza sapete trasmettere, per questo vi diciamo grazie sin d'ora.</div><div><br></div><div>Turchia, Dogubeyazit confine con Iran, 827 km odierni</div><div>Temperatura minima 16.8 gradi centigradi</div><div>Temperatura massima nella norma</div><div>Altitudine massima 2210 m.s.l.m.</div><div>Velocità media 96 km/h</div><div>Velocità massima.......107 km/h......documentata...!!!</div><div><br></div><div>La fame, il caldo, la stanchezza, il freddo.....certo.......ci piegano.</div><div>Ma noi sappiamo che solo un giorno, voltando il capo e scrutando quanto superato, potremo dire di essere ! Sino a quel giorno, tutto il resto è solo apparire.......e a noi non interessa !</div><div><br></div><div>Quando sarà, quando si potrà.....torneremo ad aggiornare il blog.</div><div>Sino a quel giorno, prometto, io scriverò, Gisella scatterà foto e tutte le sere dedicheremo a voi quei pensieri che pur essendo nostri desideriamo condividere.</div><div><br></div><div>Ultima nota.......Gisella è incazzata.........il ristorante dove ceniamo .......non fa la Pide !!!!!</div><div><br></div><div>Passo e chiudo.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEI_SVwmKdaePt6_Z9MA3TPJuDEiD1wrIxkLWtPIpRiKq7C77YNCOe9-3JKR2ZzCagvb5eDNmIt4UJmPpTo652dCxgNjbRyhZBJLJ7x5a8K8IwCt-gBWzYzWsIetc7BDpNO1TW22Opeys/s640/blogger-image-1949586900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEI_SVwmKdaePt6_Z9MA3TPJuDEiD1wrIxkLWtPIpRiKq7C77YNCOe9-3JKR2ZzCagvb5eDNmIt4UJmPpTo652dCxgNjbRyhZBJLJ7x5a8K8IwCt-gBWzYzWsIetc7BDpNO1TW22Opeys/s640/blogger-image-1949586900.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoP8aACZvJc7NDrpLxwCG-dFjEFzVmERiM_q899cXPDMAY6dIGqq3-aNvleXQqOXPmEzwdW4ZTp_Pf21ScZt897XF7pdT7ljnI9h0YLbhz2aAz6yxAnujGeVeTEGHtslt3PpglE8OWj8A/s640/blogger-image--1524831164.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoP8aACZvJc7NDrpLxwCG-dFjEFzVmERiM_q899cXPDMAY6dIGqq3-aNvleXQqOXPmEzwdW4ZTp_Pf21ScZt897XF7pdT7ljnI9h0YLbhz2aAz6yxAnujGeVeTEGHtslt3PpglE8OWj8A/s640/blogger-image--1524831164.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-a1_4lHNFECHFc81F86uQV9ny2Q9b4la2phbQb1R4w3M4UU116wxSb40AIp73uT1LFLcqdQuG4KAnCqD_FTe8g5G6svyhVxAgAWZVoZQEosg1y6m5Fhyphenhyphen6DBRtHmMBJ7lkQ4yabvFOA0/s640/blogger-image--294508901.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-a1_4lHNFECHFc81F86uQV9ny2Q9b4la2phbQb1R4w3M4UU116wxSb40AIp73uT1LFLcqdQuG4KAnCqD_FTe8g5G6svyhVxAgAWZVoZQEosg1y6m5Fhyphenhyphen6DBRtHmMBJ7lkQ4yabvFOA0/s640/blogger-image--294508901.jpg"></a></div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-60019463043663596342014-08-05T21:03:00.001+02:002014-08-05T22:30:42.966+02:00Luci di SultaniPerché mai abbiamo questo desiderio spasmodico di muoverci, viaggiare ed osservare ?<div>Spesso me lo chiedo anche io.</div><div>Tutto sommato non è facile ricondurre le nostre vacanze a qualcosa che si possa definire relax.</div><div>Ma quando arriva la sera e magari sei ad Amasya, basta fissare un punto, uno qualsiasi, per scoprire che sei la dove, inconsapevolmente, vorresti essere.</div><div>Essendo spostati verso Est, la notte ci avvolge prima di quanto ci si aspettasse.</div><div>Già ....la notte, quel maledetto 50% di vita persa inutilmente se non per poter vivere il restante 50 un po' più riposati.</div><div>Oggi però è bello che ci sia......</div><div>Siamo seduti lungo le rive del fiume che attraversa Amasya da secoli. </div><div>L'acqua scorre lentamente mentre alcuni pescatori lanciano lenze nella speranza di sentirle tendere nelle loro mani.</div><div>Le case a graticcio si specchiano sulle acque un po' torbide del fiume e come d'incanto, la storia si illumina.</div><div>Nella roccia delle montagne che sovrastano Amasya si trovano, intatte, le tombe di alcuni Sultani del regno Ottomano. Luci colorate ne enfatizzano la presenza lanciando nel vuoto buio e scuro della notte quei riflessi che attirano i nostri occhi.</div><div>Un misto fra sacro e profano, un modo per non dimenticare chi ha segnato la storia di questi luoghi.</div><div>Un modo,per noi, di sentirla ancora viva quella storia.</div><div>Non sono mai stato particolarmente attratto da ciò che l'uomo sia riuscito a compiere.</div><div>Purtroppo, spesso sono costretto a scoprire cosa l'uomo sia invece riuscito a distruggere, inquinare, modificare o estinguere.</div><div>Ma non posso, non voglio e non devo, dimenticare le ragioni grazie alle quali io sono qui ora.</div><div>Si tratta di una serie di coincidenze concatenate l'una all'altra. Fortuite alcune, desiderate altre, che messe tutte insieme si chiamano......storia !</div><div>Siamo qui ora, insieme a mille altri volti che osservano le luci dei Sultani.</div><div>Ognuno di noi ha una storia. </div><div>Ogni storia andrebbe ascoltata perché tutte sanno di bello, tutte saprebbero togliere il fiato.</div><div>Immagino quindi quali storie avrebbe da raccontare il sultano con il turbante raffigurato con un busto in rame posto a guardia delle tombe.</div><div>Mi piacerebbe poterlo far rivivere, sedermi dinnanzi e ascoltarlo mentre mi racconta delle mille scorribande, di come da piccolo inizio a cavalcare, degli amori, delle conquiste e delle sconfitte.</div><div>Oh si, bello sarebbe possedere il potere di ascoltare.</div><div>Cosa questa sempre più rara.</div><div>Mi concentro ed ascolto quindi il silenzio rotto solo dal rumoreggiare del fiume e dal canto echeggiante della chiamata alla preghiera Islamica.</div><div>Immagino di essere li, con il mio cavallo di ferro, fiero di essere arrivato anche oggi.</div><div>Incontrando il sultano con il suo mantello, viso arso dal sole e mani ruvide.</div><div>Immagino in qualche misura la sua bravura nel cavalcare quel destriero alto ed imponente, quasi imbizzarrito.</div><div>Le sue traversate dell'intero Impero, sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente.</div><div>Le lunghe distanze percorse con le rare e brevi tappe per rifornirsi e dissetarsi.</div><div>Magari anche il sultano fumava......... D'altronde il detto " fuma come un Turco " è vecchio di secoli.</div><div>Magari anche lui, alla sera avrebbe desiderato lasciare traccia del proprio vivere giornaliero mediante uno scritto.</div><div>E chissà, magari anche al sultano, dopo 830 km in sella duoleva il fondoschiena......</div><div>Mi chiedo quindi se anche io, tutto sommato, oggi non possa sentirmi un po' Sultano.......</div><div>Un piccolo, insignificante cavaliere a bordo del mio cavallo alto e a volte imbizzarrito.</div><div><br></div><div>Mi disseto con un te, aspiro forte il fumo del sigaro, lo espello verso il cielo nero illuminato solo dalle luci delle tombe, e chinando il capo in segno di rispetto, lo saluto.......ciao collega !</div><div><br></div><div>Turchia, Amasya, 830 km</div><div>Temperatura massima ( nella norma )</div><div>Temperatura minima 17.5</div><div>Circa 350 km sotto pioggia battente</div><div>Umore: 100 % .....come si addice ad un sultano.</div><div><br></div><div>Domani sarà un altra giornata importante, come tutte quelle vissute sin d'ora e tutte quella che ancora avrò la fortuna di chiudere.</div><div>Si punta sempre più a Est, la dove il mondo, un tempo, si areno' sulla cima di un monte per salvarsi dall'alluvione più imponente di sempre, il diluvio universale.</div><div>Parcheggierò il mio cavallo nuovamente ai piedi del monte Ararat, dove si narra, Noè attraccò l'arca.</div><div>Vista la pioggia di oggi, tutto sommato, non potevamo scegliere destinazione migliore.</div><div><br></div><div>A domani ragazzi,</div><div>Si torna in sella, si torna a galoppare, laggiù verso quell'orizzonte che non vuole mai farsi raggiungere, verso quel sole che sorge sempre senza mai sentire la fatica.</div><div>Lo fa tutti i giorni, solo ed esclusivamente per noi, solo per chi ne sa apprezzare la presenza, il calore e la vita.</div><div>Passerà questa notte, passerà e fra poco, oggi sarà domani.</div><div><br></div><div>Buona notte</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0dWF30rM44GG1tC_jM4AgygZeoHYaeARh-M-XVCru18BluRhExIsUylrqjJSUnLekqQ7tl-6QWIzz1xO3x2E8TdFq_iRF5CSrkPYxa82Hue21J-VJg1TfsMdbYyA4mqZ0XTFAUOZfUU/s640/blogger-image-2094155981.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0dWF30rM44GG1tC_jM4AgygZeoHYaeARh-M-XVCru18BluRhExIsUylrqjJSUnLekqQ7tl-6QWIzz1xO3x2E8TdFq_iRF5CSrkPYxa82Hue21J-VJg1TfsMdbYyA4mqZ0XTFAUOZfUU/s640/blogger-image-2094155981.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj31suRfYgPRKc0Azcl6vVetsw9fqR4seMxElyXLAkTyxeh8gVdai7WibK3ZM1ebOzcPsAhLWShltLnVOjciy5WcIR2BkMMcI41QZGjg1ETnt38sfT7ukBTAS94S6ewvwsLy7skgp3KQQ8/s640/blogger-image--352621533.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj31suRfYgPRKc0Azcl6vVetsw9fqR4seMxElyXLAkTyxeh8gVdai7WibK3ZM1ebOzcPsAhLWShltLnVOjciy5WcIR2BkMMcI41QZGjg1ETnt38sfT7ukBTAS94S6ewvwsLy7skgp3KQQ8/s640/blogger-image--352621533.jpg"></a></div><br></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-46662014828389666172014-08-04T22:24:00.001+02:002014-08-05T21:20:25.937+02:00Half MoonE' mattino presto e la voglia di iniziare a macinare km è tanta.<div>La cabina del traghetto che ci sta portando in Grecia, da dove realmente, inizia il vero viaggio pare una gabbia claustrofobica.</div><div>Non resito più, e nonostante lo sbarco sia previsto per le 9.30 ora Greca ( 1 ora avanti rispetto l'Italia ) alle 7.00, quindi alle 6 ora di Trana ...ho già in mano il primo caffè ed il primo sigaro di quella che sarà una lunga giornata.</div><div>Lo sorseggio sul ponte esterno del traghetto, mentre Gisella, ancora abbracciata al cuscino, attende in camera la tazza di te che a breve le porterò.</div><div>Scendo i tre piani che separano il bar esterno dal ponte 8, dove abbiamo la cabina. Lo faccio saltando i gradini a due a due e versandomi buona parte del te di Gisella tanta è la voglia di partire e andare.</div><div>Ma dove se prima quell'ammasso di ferro trabordante di vite umane non si ferma ?</div><div>Ci prepariamo ed usciamo sul ponte in attesa della voce che, crediamo da li a poco, ci informerà dell'imminente sbarco.</div><div>Passano i secondi, che diventano minuti e poi ore tanto da sembrare secoli.....</div><div>Solo alle 12, ora Greca, finalmente la nave attracca e vomita fuori dai suoi intestini ferrosi il contenuto.</div><div>Noi ne usciamo come un getto impulsivo, schizziamo via verso direzione est.</div><div>Abbiamo in previsione l'attraversamento della Grecia, l'ingresso in Turchia ed un primo avvicinamento ad Istanbul.</div><div>Questo era nei piani, e nonostante non fosse invece nei piani il ritardo di più di due ore accumulato dalla nave......noi ci riusciremo.</div><div>Le strade della Grecia, salvo attirarti verso il mare come un magnete attrae gli oggetti ferrosi, scorrono e lasciano scorrere.</div><div>Mi sembrava di volare oggi quando sentivo il rombo della moto che spingeva.</div><div>Oggi il caldo è soffocante scioglie i grassi trasformandoli in sudore che, lentamente come rigoli d'acqua, scendono negli occhi arrossandoli per poi infilarsi sotto il mento e incontrare nuovi affluenti lungo il petto sino poi a sfociare nelle mutande che ora giacciono stese sulla finestra del nostro hotel.</div><div>Volavamo, e così è stato per volontà divina e per nostro desiderio sino alla frontiera Turca.</div><div>La solita oretta di attesa, le solite pratiche da sbrigare, i soliti sorrisi di circostanza ma....basta regalare sigari.......quelli li terrò per le prossime tappe. </div><div>Entriamo in Turchia e rimangono ancora un centinaio di km da percorrere.</div><div>Il sole scende alle nostre spalle e mi viene in mente un momento difficile della nostra vita, in Siberia, ma a dire il vero non ne voglio parlare.....lo tengo per me.</div><div>La notte sale mentre la luce del giorno si spegne.</div><div>Arriviamo all'hotel, parcheggio la moto, alzo lo sguardo verso il cielo e vedo ciò che tutti, possono ora vedere, quella mezza luna, che oltre ad essere la bandiera della Turchia è anche uno dei modi, da secoli, utilizzato per triangolare un pensiero sulle persone a cui vuoi bene ma per qualche ragione sono lontane.</div><div>In tempi moderni, qualcuno potrebbe farmi notare che è lo stesso modo con cui ci si trasmette informazioni triangolando su un satellite, il quale posto in cielo, consente ad un qualcosa di raggiungere un punto lontano della terra rispetto a chi, quel qualcosa lo ha inviato.</div><div>Io quindi rispondo......questo lo si fa da millenni.....da quando l'uomo ha sentito il desiderio di mandare un pensiero ad una persona lontana......</div><div>Bella la luna. </div><div>Bello poterla fissare e pensare che qualcuno, magari nello stesso istante possa vederla.</div><div>Bella anche se solo metà........come la sto vedendo io ora......riflessa sulla bandiera sventolante del luogo che ora ci ospita.....</div><div><br></div><div>Turchia, Tekirdag, circa a 100 km a ovest di Istanbul</div><div>Tappa di trasferimento, 777 km</div><div>Temperatura massima: 38.5 ^Centigradi</div><div>Fuso orario : + 1 rispetto Trana ( dov'è Trana ?????? Vi chiederete ....?? Il centro del mio mondo !!! Ecco dov'è !!! )</div><div><br></div><div><br></div><div>Domani si riparte, </div><div>Non smettete di seguirci, noi saremo sotto lo stesso cielo che da li a qualche ora vedrete voi.</div><div>Lo guarderemo, lo osserveremo al fine di potervelo raccontare !</div><div><br></div><div>Buona notte</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZ_gVKS7wJnrSWCTMpeG4R7oNTUlezlposMNDfVfOkK3uE5BZNY_bshswQOmvzp_J2qRBZtvk_yxKuy_xv8BJGUAy0i6uDcFWmK379egyVjSZyLkh8x5wRFuY1CEGMn9M0EtKNEJUEQw/s640/blogger-image--675960718.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZ_gVKS7wJnrSWCTMpeG4R7oNTUlezlposMNDfVfOkK3uE5BZNY_bshswQOmvzp_J2qRBZtvk_yxKuy_xv8BJGUAy0i6uDcFWmK379egyVjSZyLkh8x5wRFuY1CEGMn9M0EtKNEJUEQw/s640/blogger-image--675960718.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-70122865501932914332014-08-03T17:55:00.001+02:002014-08-05T21:22:17.279+02:00Bye bye ItaliaItaliani, popolo di viaggiatori, conquistatori, inventori, artisti, pittori......<div>Lo siamo stati e continuiamo ad esserlo, magari in forma moderna, attualizzata ai nuovi tempi, ma siamo sempre noi....</div><div>Viaggiamo: tutti insieme, tutti accalcatati verso quell'unica meta in quell'unico periodo dell'anno.</div><div>Iniziamo a conoscere chi sarà il nostro vicino di ombrellone sin dai primi km in tangenziale. Faremo l'intero viaggio condividendo sguardi, d'apprima di paziente superficialità, per poi sfociare in atteggiamenti aggressivi, accigliati. Sino poi a convertirsi in linguaggi che da regione in regione cambiano pur dando tutti lo stesso significato ( che per ragioni di pudore non cito )</div><div>Conquistiamo: quel poco spazio che c'è, sia questo in coda per un caffè all'autogrill, sia questo un parcheggio, sia uno striminzito spazio in autostrada dove conficcare la propria auto al fine di arrivare un minuto prima del, vicino di corsia, a destinazione dopo migliaia di km.</div><div>Inventori: Leonardo ne fu precursore, inventò mille cose, fra questi il paracadute e l'elicottero. Ma al confronto di chi approfittando della ressa in autogrill, si disseta prendendo bottiglie nel frigorifero self service senza pagare, per poi chiedere ad alta voce " qualcuno vuole qualcosa o possiamo uscire ? " Leonardo appunto, pare un dilettante.</div><div>Artisti e pittori, li cito insieme. Siamo grandi davvero, riusciamo a dipingere trame intense di luci e colori, tutte insieme allineate da nord a sud ad inizio agosto per poi mutare di colore, diventando da rosse a gialle e da sud a nord a fine vacanza.</div><div><br></div><div>Ebbene si, Gisella ed io siamo usciti indenni dal tratto di strada più pericoloso del viaggio !! " ma.......sono già arrivati sugli impervi sterrati della Pamir Highway a 4655 metri ?" No,no.......siamo riusciti ad arrivare ad Ancona ........il primo weekend ( etichettato bollino nero ) di agosto.</div><div>Ora si che posso dire di essere un viaggiatore.</div><div>Siamo a bordo del traghetto che ci condurrà in Grecia, a Igoumenitsa, e come di consueto mi piace assaporare quanto la relatività delle cose cambi in funzione dell'ambiente in cui ci si trova.</div><div>Nel deserto, la cosa più importante è l'acqua. Al polo nord, credo, il fuoco. Nella nostra vita quotidiana invece, sono i soldi, il lavoro, la TV 38 pollici ed un divano comodo.</div><div>In traghetto.......un sedia !</div><div>Generalmente ci sono 200 sedie per migliaia di "traghettati" ....</div><div>Ti accorgi solo dopo di quanto questo sia un bene prezioso.</div><div>Ne riconosci il valore quando vedi gente che si sposta portando con se un sedia conquistata con chissà quale stratagemma.</div><div>Se ne hai una......dimenticati di aver fame, di dover far pipì, non osare nemmeno alzarti per sgranchirti le gambe.....potresti ritrovarti senza.</div><div>Inventiamo, improvvisiamo, creiamo......</div><div>Fortuna che la parte difficile del viaggio e' ormai alle spalle.........da domani sarà tutto più facile........</div><div>Si inizia a galoppare !</div><div>Domani, attraversamento della Grecia ed ingresso nella tanto amata Turchia !!</div><div>Ci si vede ragazzi.</div><div>Se anche voi siete usciti indenni dall'estro diabolico dell'Italia in coda.......seguiteci, noi puntiamo lassù,</div><div>Lassù dove, nel silenzio del nulla, sentirò finalmente di essere partito.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitln-gjLl7auklI7yBsoNcppkGQA1sJWBPxqqQBcW5YW0gtQNzCq5-OmoJF86IOBqa_ui89jYATIgPXamYclrukHmHHBeH5i88yxK0vJ3_nfDZmcqfFv-RMEvEkL5fGx78F71JanFGUJo/s640/blogger-image-837191966.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitln-gjLl7auklI7yBsoNcppkGQA1sJWBPxqqQBcW5YW0gtQNzCq5-OmoJF86IOBqa_ui89jYATIgPXamYclrukHmHHBeH5i88yxK0vJ3_nfDZmcqfFv-RMEvEkL5fGx78F71JanFGUJo/s640/blogger-image-837191966.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-84264692267379040572014-07-30T13:40:00.007+02:002014-07-31T23:05:25.255+02:00Alone it’s betterSecondo molti, un viaggio ha inizio solo nell’istante in cui ci si mette realmente in movimento. <div>Non sempre ! A volte il viaggio inizia mesi prima. </div><div>Quando in una sera d’inverno, spegnendo la luce che impedisce alla mente di volare, inizi a chiederti quale sogno vorresti realizzare, quale aria vorresti respirare, o semplicemente quale terra vorresti calpestare. Ad un tratto la mente sorvola confini lontani e velocemente scivola lungo la superfice liscia di una carta geografica ormai stampata nella mente, raggiunge un luogo, ci si sofferma ed infine spunta un sorriso. Gli occhi si riaprono, il cuore batte forte ed è qui che inizia il viaggio. </div><div>Peccato che nella realtà non sia poi così semplice sorvolare i confini come invece ci si riesce con la mente. Già……..servono i visti, i documenti e le impronte digitali ( alle quali darò spazio più avanti ). Abbiamo atteso molto per scrivere questo post, abbiamo atteso che i passaporti rientrassero nelle nostre mani dopo un viaggio lungo tre mesi attraverso svariati consolati sparsi in mezza europa, agenzie le quali si fregiano di mille capacità nell’aggirare difficoltà burocratiche per poi scoprire che sono solo bravissimi nell’addebitare costi astronomici. </div><div>In questi mesi dedicati all’inseguimento dei passaporti ed i relativi visti, Gisella si è prodigata nell’avere cura di accudire con atteggiamenti di grande cortesia i vari impiegati dei mille uffici coinvolti. Telefonate condite con frasi tipo “ buona sera gentilissimo Antonio, volevo gentilmente sapere se cortesemente potesse darmi qualche informazione su dove possano essere i nostri passaporti “ oppure “ buongiorno signorina Marta, la ringrazio molto in anticipo se potesse …..bla bla…” per poi chiudere la telefonata con la solita frase che ormai riecheggia in casa “ sti stronzi !!” Ma ora ci siamo. I passaporti sono rientrati e possiamo finalmente parlare di quella che sarà la via che seguiremo. </div><div>Partiremo sabato, direzione Bologna…....tappa enogastronomica a base di gnocco, tigelle e Lambrusco. Credo che nel documentarsi sulla Lonly Planet Gisella abbia intuito la gran fame che patiremo nei giorni a seguire. </div><div>Raggiungeremo la Grecia da Ancona, attraverseremo nuvamente la Turchia per andare a trovare il mio amico cameriere ai piedi del monte Ararat. </div><div>Entreremo in Iran, questa volta tenendoci alti sopra Teheran per raggiungere il confine Turkmeno, posticino che già dalle prime avvisaglie si preannuncia……..simpatico. Saremo obbligati a viaggiare seguendo una sorta di scorta. Un tipo che già sappiamo non parla Inglese ma ci guiderà per 3 giorni attraverso il territorio. Perché 3 giorni vi chiederete …… anche noi ce lo chiediamo……infatti pensavamo di percorrere la distanza in solo 2 giorni ma a quanto pare quando entri in Turkmenistan non sei più tu a decidere……. La sera c’è il coprifuoco, gli hotel sono pochi e non credo molto piacevoli. Considerando che, tra l’altro, tutte le stanze sono microfonate e sei controllato anche su cosa dici, occorrerà mantenere una calma olimpica, una dialettica controllata evitando di lasciarsi andare ad esternazioni critiche………….. </div><div>Finalmente raggiungeremo il Tajikistan e da li saliremo sulla Pamir Highway, meta del nostro viaggio, immagine del sogno di quella notte d’inverno. Saliremo su, lassù dove il cielo è blu e qual poco di ossigeno che c’è sarà solo per noi. Saliremo a 4655 metri sul livello del mare. Oggi parlando di questo con un amico, questi mi chiedeva “ e come si sta a quell’altezza, come andrà la moto, come farete a dormire ?”…………. Non ho risposte, e soprattutto non desidero averle ora ! </div><div>quello che so è che lassù vedrò cose che non ho mai visto, sentirò quel vento che non ha mai soffiato per me altrove. Vedrò le cime di montagne alte 7000 metri, sarò parte del cielo e mi solleverò in punta di piedi, allungando le mani per toccarlo, per volare, ma terrò comunque ben saldi i piedi in terrà perché il viaggio continua. </div><div>Scenderemo in Kyrgikstan,poi l'Uzbekistan e da li torneremo a casa……….perchè poi alla fine, per come sono fatto io, parto anche per il piacere di tornare……..sino a quando qualcuno lo vorrà. </div><div>Scriveremo ogni giorno, ma non potremo aggiornare il blog ogni giorno. In Iran è vietato e credo anche in Turkmenistan. Spariremo dal mondo, salvo la traccia trasmessa dal nostro emettitore GPS visibile sul nostro sito. Spariremo si, ma non per quelli a cui vogliamo bene. Non è, e non sarà mai la distanza ad affievolire un rapporto. </div><div>Parto con mille pensieri che porto con me. Con mille volti, parole, sorrisi, lacrime e sguardi di persone a me care. Prometto di tenerli chiusi e custoditi come diamanti sino a quando sarò lassù, e solo allora li libererò a quel vento che, soffiando forte, li porterà lontano……….senza confini, visti, passaporti, impronte digitali, scorte e gli amici “stronzi” delle agenzie di Gisella. </div><div>Pronti a partire quindi, come auguro a voi tutti. </div><div>Ma l’augurio più grande che mi viene dal cuore è quello di non smettere mai di sognare ad occhi aperti ! perché a volte si avverano, perché chi non sogna invecchia prima, perché ci si sente ricchi, pronti a tutto, perché come mi ha insegnato una piccola principessa nell’ultimo anno, nulla può farci smettere di sognare anche quando pensi di mollare tutto. </div><div>Mai mollare, mai arrendersi, il mondo gira e noi con lui ma non voglio limitarmi ad essere da lui trasportato, quello accadrà solo un giorno………..ma sino a quel momento io girerò più forte ! Seguiteci, ci sentiremo meno soli………….<span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">anche se poi alone it’s better </span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-78051234788170461922014-07-23T14:46:00.001+02:002014-07-31T23:11:07.217+02:00Testa a TestaMancano meno di due settimane alla partenza, sono diretto a Napoli per lavoro e mentre gli occhi osservano lo scorrere delle regioni Italiane, la mente analizza quanto già fatto sin d'ora e quanto ancora manca all'appello per poter finalmente dire......siamo pronti.<div>L'assillo di dimenticare qualcosa è sempre presente, ed immancabilmente ci sono cosa che vengono in mente esattamente quando non puoi occupartene.</div><div>Notoriamente il gabinetto è un luogo meditativo di forti ispirazioni, così le lunghe riunioni alle quali partecipo, guardando negli occhi il mio interlocutore ed intanto pensando " ah già, devo sistemare la chiave delle candele sotto la sella....appena sarò a casa lo devo fare".</div><div>Peccato che mentre in quell'istante la mente sia completamente proiettata a fissare il concetto della chiave delle candele, nel rientrare a casa, come un tarlo, un buco nero si insinua nel cervello. Ci pensi, ci ripensi, non ci dormi, fissi alcuni punti fissi della casa per cercare uno spunto nel ricordare, nulla....</div><div>Riprendendo quasi del tutto il titolo di un famoso film "sotto il cranio...niente "</div><div>Gisella ed io siamo terrorizzati dal rischio di dimenticarci qualcosa di importante.</div><div>D'altronde, per l'ultimo viaggio in West Sahara, non ho forse lasciato a casa l'intero kit di riparazione delle gomme ?</div><div>Ecccccchesara' mai......? In compenso però ci siamo ricordati di portare le ciabatte ....</div><div>Quindi, quest'anno, stimolati dalla nostra continua ed inesorabile maturazione...... ( la metto così perché se pronuncio la parola "invecchiare" Gisella si incazza ), abbia studiato un metodo !</div><div>Un modo infallibile di mantenere vigile e attenta la nostra materia grigia.</div><div>Si tratta di una derivazione tecnologica a ritroso del famoso concetto di computer: Due fogli di carta appesi alla porta di casa !!!!</div><div>Uno è di Gisella, l'altro mio.</div><div>La regola è semplice! ogni volta che ci viene in mente qualcosa, che si sia seduti sulla tazza del cesso, in riunione a Napoli, o chissà dove, uno dei due aggiunge il nuovo pensiero al foglio di propria competenza. </div><div>Ovviamente, la regola richiede anche che poco alla volta questi promemoria diventino realtà e solo successivamente cancellati.</div><div>Le due liste sono partite insieme, ed anche le voci in esse inserite avevano all'incirca lo stesso numero.</div><div>Poi, stranamente, la mia ha iniziato a crescere.</div><div>Nei rari rientri a casa dalle mie varie trasferte, mi colpisce la lunga fila di voci che, onestamente, non ricordavo.</div><div>Mi avvicino alla porta, indosso gli occhiali, guardo bene e riconosco una calligrafia che non è la mia....</div><div>Guardo Gisella, la quale senza attendere la domanda, inarcando le sopracciglia come un bimbo sorpreso a fare una marachella, dice " eh va beh.....le mie sono più difficili delle tue".</div><div>Sfruttando quindi il principio che cita, non è la quantità ma la qualità .....ha autonomamente deciso di affidare a me pensieri suoi.</div><div>A dire la verità ha ragione.</div><div>L'occuparsi di tutti i visti, i documenti e tutte quelle cose che per uno come me risultano essere argomenti da extraterrestri, deve essere stato davvero difficile.</div><div>Ogni qualvolta uno di questi va in porto, con grande soddisfazione mista a cattiveria, Gisella si accanisce sul foglio e utilizzando una penna come fosse un coltello con il quale colpire, cancella la voce in oggetto.</div><div>Ormai è come fosse una gara fra lei e me a chi termina prima la lista, un vero e proprio testa a testa.</div><div>Ed oggi per Gisella è un gran giorno in quanto questa sera potrà cancellare la voce relativa al Carnet de Passage !!!!</div><div>Mitica !!! Nonostante i problemi sorti dopo il cambio di moto, non si è data per vinta ed ha ricominciato tutto il processo, lungo, complesso ed in qualche misura costoso.</div><div>Ora mi trovo in svantaggio io, direte voi ?</div><div>Già ......sarebbe andata così in effetti.......se.....</div><div>..........ma secondo voi, la chiave delle candele.......in che lista è finita ??</div><div><br></div><div>Ahahahahah</div><div>Il testa a testa continua !!</div><div><br></div><div>Ciao</div><div>Gianni</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu-Km9n5ZxdTXB5nLMbBbQw7AgXsNUcxPFPR1gPH2-HWOiRpg_qkagiN_jlRDUauQyrKYTERIA-yWZ5rq_2d3yUwh3fj4q75XyHmwQvtjMYYVz_QdN5KiV9N8r48905VCDe1rIwIJq1d0/s640/blogger-image-1015688195.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu-Km9n5ZxdTXB5nLMbBbQw7AgXsNUcxPFPR1gPH2-HWOiRpg_qkagiN_jlRDUauQyrKYTERIA-yWZ5rq_2d3yUwh3fj4q75XyHmwQvtjMYYVz_QdN5KiV9N8r48905VCDe1rIwIJq1d0/s640/blogger-image-1015688195.jpg"></a></div><br></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTljXw3wMXNBwYbPjlczWNyqIKaiyI4ytuK7XR9LZ1Oa9BBcB4oFeqyV1A-mT_sCTFBY00i5T1wdfsHdBzXkbSwsjX3y4QgQM-CgzHt8Zhf21TDa-T3efCXMrZPq8gAKHXBBcMuWm-hOo/s640/blogger-image--1482653984.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTljXw3wMXNBwYbPjlczWNyqIKaiyI4ytuK7XR9LZ1Oa9BBcB4oFeqyV1A-mT_sCTFBY00i5T1wdfsHdBzXkbSwsjX3y4QgQM-CgzHt8Zhf21TDa-T3efCXMrZPq8gAKHXBBcMuWm-hOo/s640/blogger-image--1482653984.jpg"></a></div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-75487333957184315032014-07-07T09:08:00.001+02:002014-07-07T23:51:00.149+02:002505600 secondi alla partenzaRespiriamo in media una volta ogni tre secondi, questo significa che ci mancano 835200 respiri prima che la chiave ruoti, il cruscotto della moto si illumini, il motore inizi a rombare e Gisella mi dica......ok, puoi andare.<br>
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Manca poco, volerà questo tempo come sempre accade.</div>
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Ci sveglieremo con i soliti, costanti, infiniti mille dubbi, le consuete incertezze, l'agitazione di aver scordato qualcosa.</div>
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L'unica cosa che non scordo mai di portare via, anche se invece magari altri credono io ci riesca, è la paura.</div>
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Paura di cosa poi ?</div>
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In fin dei conti non dovrei averne. Ma sono fatto di carne e credo che non esista al mondo essere umano in grado di definirsi tale senza che lui stesso abbia, magari ben nascosta, una piccola dose di paura.</div>
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Il coraggio più grande infatti, sta nel superarle, non nel non averle !</div>
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Se così è ......allora sono coraggioso.</div>
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Manca poco, ed avendo dovuto modificare i nostri piani, ridefinendo alcune cose di poco conto, come ad esempio la moto che ci condurrà lassù dove l'aria ci costringerà a respirare in media una sola volta al secondo, visto la pochezza di ossigeno che contiene, ci siamo dedicati ad un po' di sano, rilassante e utilissimo shopping.</div>
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Ma per farlo.....non siamo andati all'outlet come magari molti possono pensare, bensì al BMW Biker Meeting di Garmish.</div>
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Si radunano circa 40000 moto ogni anno. Gente da tutte le parti del mondo, viaggiatori come noi, appassionati, semplici amanti delle due ruote bavaresi e facoltosi imprenditori che non sapendo come spendere i 20000 euro guadagnati nell'ultimo mese decidono di acquistare una moto, un capo di abbigliamento, un casco in carbonio per poi esibirsi in tutta la loro riluttante italianità.</div>
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Noi siamo lì per altro.</div>
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Ci servono alcuni accessori per la nostra Alba, si, la nostra BMW alla quale abbiamo dato il norme che appartiene al momento più bello di ogni giornata, l'alba appunto.</div>
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Non mancano i consueti fiumi di birra, amici con i quali condividerne un boccale, le donne tedesche alte e possenti che al confronto io sembro un bambino e poi loro, gli uomini.</div>
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Mi piace la mentalità del tedesco. Mi piace il loro modo di vivere secondo delle regole rigide ma silenziosamente intriganti.</div>
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Mi piace vedere che per loro, essere è immensamente più importante che apparire.</div>
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Mi piace il confronto fra la coppia tedesca e quella italiana.</div>
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Loro, i tedeschi, di norma sono così:</div>
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Lui, sandali, calzini corti, pantaloncini di pelle scamosciata, bretelle, camicia a quadretti, guance rosso fuoco, capelli biondi ed un panza che pare un barile di birra in pressione.</div>
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Lei, esattamente come lui ma con due poppe enormi sinuosamente appoggiate sulla pancia e birra in mano.</div>
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La coppia di Italiani a Garmish invece, di norma, si presenta così:</div>
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Lui, borsellino a tracolla, maglietta rigorosamente della BMW, felpa legata al collo della BMW, pantaloni perfettamente stirati sorretti da cintura mandatoriamente della BMW, scarpette da jogging della Nike, occhiali appoggiati sulla nuca e sguardo dell'uomo che non deve chiedere mai.</div>
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Lei......capelli cotonati, tinti il venerdì per essere perfetti il sabato, truccata come una fotomodella, camicetta rigorosamente bianca sbottonata per far si che si noti il taglio del seno ( rifatto ), cintura minimalista in pelle, jeans con inserti in Swarovski, scarpa tacco 13 ed in mano, al posto della birra, una borsetta Louis Vuitton ( non so neppure se si scriva così...)</div>
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Il tedesco passa ore a bere e parlare senza che ti accorgi neppure che esista.</div>
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L'italiano è ubriaco alla prima birra e per far si che qualcuno lo noti deve fare casino, per forza.....</div>
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Finito lo shopping, fingendoci tedeschi, scimmiottando qualche parola nella loro lingua ed approfittando della tinta giallastra dei capelli e del colorito biancastro della pelle, svicoliamo fra gli stand salutando gli amici viaggiatori ( non italiani ).</div>
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Da quando ho iniziato a scrivere questo post sono passate alcune manciate di secondi, siamo più vicini alla partenza e magari, dico magari, mi sarò inimicato qualche italiano .....</div>
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Ma che importa, l'importante anche per me è essere......</div>
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Ed io sono così !</div>
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Un piccolo, insignificante, imperterrito e sincero uomo del mondo, n'è italiano, n'è tedesco .....solo ed unicamente Gianni.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJuIIyWR7Z3VIDtm_8apCn-afyHEBMK__XrVSYr6VSQmOBgGW7MwiCSIivtN5x6y570rsMquxEYuhFX-ACnZpEaCL22iEPIsaE8kESSiNNPNHtvEXyoeB4K0zRUBCPrSwyReFQBQl6fjQ/s1600/Garmish.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" closure_lm_909326="null" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJuIIyWR7Z3VIDtm_8apCn-afyHEBMK__XrVSYr6VSQmOBgGW7MwiCSIivtN5x6y570rsMquxEYuhFX-ACnZpEaCL22iEPIsaE8kESSiNNPNHtvEXyoeB4K0zRUBCPrSwyReFQBQl6fjQ/s1600/Garmish.jpg" height="180" width="320" wua="true"></a></div>
Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-67410243506284757822014-06-26T13:01:00.002+02:002014-06-29T10:25:00.358+02:00Quella telefonata che non ti aspetti23 Giugno 2014, manca poco più di un mese alla partenza. Gisella ed io siamo ormai concentrati sui dettagli, quelli che poi alla fine fanno si che un viaggio riesca bene o meno. Sono le ore 16 di un pomeriggio assolato. Ad un tratto il mio telefono squilla, rispondo e sento quella frase che ormai, davvero, non ti aspetti. ..................... non possiamo fornirvi la moto........................... <div>Resto in silenzio, non accenno neppure un flebile controattacco. La mia mente salta l'ostacolo, va oltre, pensa a quel bicchiere mezzo pieno che sono da sempre convinto sia la parte più buona e dissetante. Chiudo la telefonata con un " nessun problema " </div><div>Guardo Gisella, seduta di fronte a me. La informo e vedo che anche lei proietta lo sguardo in avanti senza lasciar trasparire il minimo cedimento. Andremo con la nostra, esclamiamo all'unisono ! Così sarà ! Dopo anni ormai passati a viaggiare in lungo ed in largo sulle pareti semisferiche di questo nostro mondo, sappiamo bene che non è importante quale sia il mezzo, la cosa importante è muoversi, esplorare, conoscere, imparare. Già, imparare........ <div>Imparare che a volte una delusione non è altro che l'interruttore per accendere la gioia più grande.</div><div>Imparare che siamo fatti per trovare soluzioni ad un problema. Ben venga il problema quindi. </div><div>Imparare che siamo nati per cercare il bello della vita, tutto il resto è solo attesa. </div><div>Imparare che non si è vinti sino a quando non saremo noi a deciderlo. </div><div>Imparare che su sette miliardi di persone al mondo, prima o dopo, quello che ti farà girare le palle lo troverai. Ma poi, con calma,lui troverà te........</div><div><br></div><div>Noi partiamo ! </div><div>inizio Agosto, sarà mattino, apriremo il nostro garage, usciremo dalla rampa che ci porta alla luce del sole e viaggeremo, così come sempre, guardando avanti e superando ogni ostacolo sino a quando, per volere di qualcuno o qualcosa, così sarà !
</div><div>Gli altri..............si fottano !!!!!!!!
ahahahahah Gianni </div></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6466372537395590223.post-53293173694507739712014-06-16T10:00:00.001+02:002014-06-16T19:52:36.059+02:00Wide Magazine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" closure_lm_846059="null" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb_NqVCM7dBZIrXYY9HHhlseqn-SxlHcwjAMaBe643pIEkeJ-fTt41DSDR0LufiRaq7CyngIx0jox79qzlKygWnsPwYnEfIFgfM5qKJOECEW48KlrrMrHZvWOAZVdzQ5k1tSBqWPcnQig/s1600/wide.jpg" height="400" tta="true" width="328"></div>
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<a href="http://wide.piaggiogroup.com/moto/index.html#/OnTheRoad">http://wide.piaggiogroup.com/moto/index.html#/OnTheRoad</a><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0