La pianura si chiama Pamir e per attraversarla ci vogliono 12 giorni ,durante i quali non troverete nulla se non un deserto privo di abitazioni o di qualsiasi cosa verde,tanto che i viaggiatori sono obbligati a portare con se qualsiasi cosa di cui hanno bisogno. La regione è cosi alta e fredda che non vedrete volare neppure un uccello. E devo sottolineare anche che, a causa del gran freddo , il fuoco non brucia in maniera cosi luminosa e che non riscalda come è solito fare normalmente..

Marco Polo , Il Milione

venerdì 8 agosto 2014

Pronti al piano B....

Si impiegano mesi per pianificare un viaggio come questo.
Serate passate a leggere guide turistiche e tracciare su una carta geografica la rotta desiderata.
Per poi infine suddividere le tappe in funzione delle distanze, delle frontiere, della tipologia di strada, ecc.
Tutto minuziosamente calcolato a priori, lasciando sempre libera la mente al fine di essere pronti a modificare quanto definito sulla base di chissà quale ragione.
Si parte con un mini road book, che non è esattamente la giusta espressione di libertà, ma siccome si viaggia durante il periodo di vacanza, e le vacanze prima o poi finiscono.......occorre essere certi di non trovarsi a metà strada per poi accorgersi che il giorno successivo, il capo, ti aspetta in ufficio.
La tappa di oggi prevedeva la partenza da Tabriz e l'arrivo sulle montagne di Tehran ad una altitudine di circa 2000 metri nella città di Gachsar.
Invece non siamo lì......
Bensì a Karaj, una ridente ( si fa per dire ) cittadina, sobborgo della capitale, bloccati qui a causa di un tratto di strada chiusa che da accesso alle montagne.......l'unica a monte di Tehran.
Ma andiamo con ordine, in quanto oggi è stata una giornata densa e ricca di sapori.
Partiamo presto stamane al fine di evitare in traffico mattutino di Tabriz.
La strada sale sino a superare i 2000 m.s.l.m. in un susseguirsi di rettilinei e dolci curve incastonate in mille collinette brulle che illuminate dal sole assumono colorazioni differenti e rapiscono la vista.
Riusciamo a tenere una buona tabella di marcia e intorno alle 13 ora locale, le 10.30 ora Italiana abbiamo già percorso 400 dei 680 km previsti per oggi.
A dire il vero questo chilometraggio, è anche merito della quasi completa assenza di aree di sosta e noi, seppur provvisti di un po' di acqua, avremmo piacere di dissetarci con qualcosa di fresco e non ultimo.......fare rifornimento di benzina.
Finalmente scorgo il cartello indicante una area di servizio a 2 km, mi sposto sulla corsia di destra, come si confà ad un corretto gentleman driver ( termine che forse molti di voi credono sia solo pura fantasia, invece no...! Ne conosco uno vero, premiato e con tanto di adesivo posto sul parabrezza dell'auto. Per correttezza nei suoi confronti e per evitare che vi sbellichiate dalle risate, non rivelerò mai la sua vera identità........lo saluto e basta, ciao papà ! ).
Lasciamo quindi la strada principale e ci lanciamo verso la rampa di decelerazione che da accesso all'autogrill............
Autogrill .............
Rampa di decelerazione...........
Va beh, insomma, non sto a sottolineare che l'asfalto termina e per raggiungere le fatiscenti pompe di benzina occorre fare uno sterratone, infimo e cosparso di buche profonde.
Una nota va fatta per il famoso drink energizzante naturale, famoso in Iran che, vi suggerisco, di assaggiare in quanto davvero portentoso ( lo si trova anche a Torino ), il Dogth.
Si tratta di latte fermentato, con acqua e una quantità spropositata di sale.
Lo assaggiammo già l'anno passato e ci piacque, non proprio subito......ma con il passare del tempo e l'assenza di altro, ci piacque.
Quest'anno poi abbiamo scoperto, nostro malgrado, alcune derivazioni fantasiose del famigerato fluido rivitalizzante, ovvero lo aromatizzano.
E cosa aggiungereste voi ad una così intrigante bibita da sorseggiare ghiacciata sin dalle prime ore del torrido mattino Iraniano se non........un po' di aglio ??
Per i piemontesi come me, forse sarà più facile immaginare ciò che sto per dire, per gli altri cercherò di essere il più esaustivo possibile.
Immaginate di bervi, fredda gelata, una bagna caoda ( tipico piatto piemontese, a base di aglio, consigliato ai single che, single vogliono rimanere o a chi, stufo della vita di coppia, decide di diventarlo ). Immaginate di, caldi e con la gola arsa dal sole, portare alla bocca il collarino di quella bottiglietta ghiacciata, inebriante....
Pensate di, come spesso accade, deglutire velocemente le prime due sorsate di liquido prima che le papille gustative ne inviino i segnali al cervello....
Ora immaginate cosa il cervello può dire una volta elaborato il gusto .........
Aglio ????
Ma in che razza di cranio sono finito ?????? Credo che siano queste le parole dette dal mio cervello quando, nel cercare refrigerio grazie ai terminali nervosi posti lungo il mio corpo, avrà ricevuto il messaggio dalle papille......
Ad ogni modo, tolto l'irrespirabile olezzo persistente nel casco, pare funzionare.
Rivitalizza.........puzza, ma rivitalizza.
Ripartiamo, la strada scende sino ai 1500 s.l.d.m e la temperatura sale, sale, sale sino ai 42 gradi.
La sete è tanta, ma il cervello si rifiuta di farcelo sapere per paura di una nuova dose di aglio....
Le montagne si diradano, siamo sull'altopiano che porta verso Tehran e l'incrocio, posto 20 km prima, ci porterà sulle tanto agoniate montagne.
Il traffico impazzisce, lo smog e la sabbia sollevata da un vento forte e bollente ci fanno bruciare gli occhi e la gola.
Giungiamo in prossimità di un posto di blocco e un poliziotto, vedendoci arrivare in moto, ci ferma.
Spesso accade anche solo per la curiosità di guardare il mezzo.
Non parla inglese e quindi chiama un collega.
Questi si avvicina e, dopo aver fatto un giro attorno alla moto, in modo compiaciuto ci dice " bella, ma lo sapete che in Iran, su queste strade, questi mezzi non sono ammessi ?? " 
Faccio faccia da pirla ( quella che funziona spesso ) e dico " davvero ?? Perché ?" 
La legge lo vieta !
Spengo la moto, mi tolgo i guanti e il casco, ed inizio con la pantomima alla Totò ....
Lo sai che in Italia è più o meno la stessa cosa ? Ma solo per le moto di piccola cilindrata, questa è grossa......bla bla...
Lo prendo per sfinimento sino a quando, togliendosi il cappello e passandosi la mano nei capelli sudici di sudore mi fa segno con il capo di proseguire.
Rimetto il casco, lui si avvicina, mi guarda le mani e mi chiede " quella dietro è tua moglie ? "
Si, certo rispondo io impavidamente ma certo del fatto che mi sta fregando.
" e dov'è l'anello ??"
Già.......l'anello.......
In realtà, pur non essendo sposati Gisella ed io, l'anno scorso avevamo acquistato due anelli dall'incredibile cifra di 5€ cadauno prima di partire.
Sapevamo che, in Iran ma non solo, spesso non condividono che due persone non sposate abbiamo atteggiamenti di particolare vicinanza. Sappiamo ad esempio che molti hotel non consentono a coppie non sposate di pernottarvi.
Riparto quindi con la faccia da pirla.
Non ho l'anello perché in moto è pericoloso......in Italia ad esempio per " security reason " pensa che è persino vietato sul lavoro......e bla bla bla....
Il caldo atroce mi aiuta, il poliziotto scuotendo la testa come per dire " ma questo da dove è uscito " alza la mano e mi fa segno di andare.......
Ripartiamo e siamo vicino a quell'incrocio che è da stamattina che sogno di vedere e superare.
Voglio lasciarmi alle spalle Tehran, una città da 14 milioni di abitanti, una delle più inquinate al mondo, persin più di Città del Messico.
Il caos di questo posto, unito all'inquinamento atmosferico ne fanno, credo, un luogo più simile ad un anello infernale Dantesco che ad una capitale.
Ogni anno, più di 4000 persone muoiono solo ed esclusivamente per i gas prodotti dalle auto.
A causa delle restrizioni che questo paese ha nei confronti del mondo intero, sono costretti a utilizzare solo il carburante che riescono a prodursi.
Ogni giorno, più di 13 milioni di mezzi a motore percorrono le strade di Tehran e gli abitanti sono costretti a mescolare la benzina con altre sostanze ( a me ignote ) al fine di riuscire a spostarsi.
Vogliamo scappare, uscire da questa nuvola gassosa, acida e fumosa.
Imbocchiamo la strada che porta verso le montagne, percorriamo due km e già sento la qualità dell'aria cambiare, ho il cuore in festa !
Ma quando tutto pare essersi girato verso il giusto senso, un gruppo di poliziotti armati ci ferma.
"La strada è bloccata fino alla mezzanotte, riaprirà solo domani"
Non ci arrendiamo, ruoto la moto di 180 gradi e proviamo a cercare una via differente per salire sulle montagne.
Ma non è così facile.....
L'unica altra strada è posta ad est di Tehran e noi siamo ad ovest.
Fermiamo un taxista, metodo collaudato e sperimentato con successo in Messico anni or sono.
" guidaci fino ad un altro accesso alle montagne, ti paghiamo la corsa "
Lui ci guarda e ride......scuote la testa, alza la mano e ci indica un hotel.....
È quello l'unico posto dove ora potete andare , la strada, l'unica strada, riapre domani.

A volte si parte da casa con un piano B, una soluzione alternativa.
Altre volte questa la trovi per strada, o qualcuno la trova per te....
Hotel Saman, Karaj, periferia di Tehran.....
Stanza 205, credo una decina di metri quadrati, giusto un piccolo camminatoio attorno ad un letto matrimoniale raggrinzito.
La temperatura fuori è invivibile, come invivibile è l'aria da respirare...
La moto è parcheggiata dentro la reception dell'hotel in quanto fuori risulta fonte di, generosa, curiosità. L'accesso in hotel, per la moto, non è stato dei più agevoli visto i due enormi gradini di ingresso. Domani la giornata inizierà con un manovra di alta tecnica per riuscire a districarsi dal luogo dove stanotte riposerà....
Mi sorseggio una birra analcolica aromatizzata alla pesca, seduto su un divanetto che credo sia mio coetaneo.
Gisella studia le carte geografiche, ci guardiamo lei sorride e dice:
tutto sommato non è poi malaccio daiiii.......
Un modo per autoconvincersi che spesso funziona.
Ma che importa poi ?
Fa parte del viaggio, come ogni cosa di ogni secondo da stamane a questa parte.
Ci piace questo e ci piace così, 
Come detto nel post di ieri " perché fermarmi qui anche se mi piace, è facile e bello, magari domani troverò qualcosa di più bello ancora"
.........mi sbagliavo !!!!!

Karaj , tappa da 574 km
Temp max :42 gradi
Altitudine max odierna :2120 metri

Voglio ringraziare tutti coloro che commentano le foto di Gisella ed i post.
Siete tanti e vorremmo pubblicarli tutti.
Ma a causa delle restrizioni vigenti in Iran ( e credo anche più avanti ) relative all'utilizzo dei blog non possiamo pubblicarli ora.
Promettimo però di farlo non appena sarà possibile.
Voglio ringraziare un nuovo amico, incontrato sul traghetto che ci portava in Grecia.
Un uomo con barba,viso scaltro ma buono. Nota la nostra moto, le bandiere dei paesi visitati applicati sulla borsa laterale destra ( tranne quella americana, eliminata prima di partire onde evitare problemi in Iran ). Prende la macchina fotografica, mi guarda e con una punta di accento toscano mi dice "te fo na foto te fo "
Mi è entrato sotto pelle come se fosse un amico che conosco da anni, ciao amico, te fo n'abbraccio !

Ringrazio due amici, che qualche giorno fa ci hanno scritto dicendoci che sembra tutto facile, o forse siamo solo noi a farlo sembrare tale.
In realtà, nella vita tutto è difficile sino a quando non l'hai superato. Come un esame ad esempio.
L'importante è studiare prima.......( da che pulpito.......)

Saluto una amica di Gisella e mia. Una signora bellissima, che non perde occasione di venirci a trovare quando presentiamo i nostri viaggi. Si chiama Giuseppina, è sempre elegantissima, mai nulla fuori posto. 
Gran carattere, forza di volontà da vendere. 
Ciao Giuseppina, continua a seguirci, noi ti portiamo sul Pamir !!

Per ultimo saluto un ragazzo.
Non so come si chiami, lo abbiamo incontrato l'anno passato in frontiera Bulgara mentre ci dirigevano verso la Turchia.
Fermi ad un casello, erano in due, la destinazione finale era l'Australia.
In realtà, per uno di loro, il viaggio è cambiato e la destinazione ora è ovunque, forse anche qui vicino a me ora.
Volevo farti sapere che durante la traversata della Turchia ti ho pensato.
Ho pensato che forse, un giretto sul Pamir con noi lo avresti fatto volentieri anche se non è l'Australia...
Se vuoi........vola con noi 

Domani si riparte, e chissà cosa i nostri occhi vedranno,
Quali emozioni i nostri cuori sentiranno
Quali sapori le nostre papille assaporeranno..............ecco, questo mi preoccupa un po'......

Ci si legge ragazzi







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