Non sempre ! A volte il viaggio inizia mesi prima.
Quando in una sera d’inverno, spegnendo la luce che impedisce alla mente di volare, inizi a chiederti quale sogno vorresti realizzare, quale aria vorresti respirare, o semplicemente quale terra vorresti calpestare. Ad un tratto la mente sorvola confini lontani e velocemente scivola lungo la superfice liscia di una carta geografica ormai stampata nella mente, raggiunge un luogo, ci si sofferma ed infine spunta un sorriso. Gli occhi si riaprono, il cuore batte forte ed è qui che inizia il viaggio.
Peccato che nella realtà non sia poi così semplice sorvolare i confini come invece ci si riesce con la mente. Già……..servono i visti, i documenti e le impronte digitali ( alle quali darò spazio più avanti ). Abbiamo atteso molto per scrivere questo post, abbiamo atteso che i passaporti rientrassero nelle nostre mani dopo un viaggio lungo tre mesi attraverso svariati consolati sparsi in mezza europa, agenzie le quali si fregiano di mille capacità nell’aggirare difficoltà burocratiche per poi scoprire che sono solo bravissimi nell’addebitare costi astronomici.
In questi mesi dedicati all’inseguimento dei passaporti ed i relativi visti, Gisella si è prodigata nell’avere cura di accudire con atteggiamenti di grande cortesia i vari impiegati dei mille uffici coinvolti. Telefonate condite con frasi tipo “ buona sera gentilissimo Antonio, volevo gentilmente sapere se cortesemente potesse darmi qualche informazione su dove possano essere i nostri passaporti “ oppure “ buongiorno signorina Marta, la ringrazio molto in anticipo se potesse …..bla bla…” per poi chiudere la telefonata con la solita frase che ormai riecheggia in casa “ sti stronzi !!” Ma ora ci siamo. I passaporti sono rientrati e possiamo finalmente parlare di quella che sarà la via che seguiremo.
Partiremo sabato, direzione Bologna…....tappa enogastronomica a base di gnocco, tigelle e Lambrusco. Credo che nel documentarsi sulla Lonly Planet Gisella abbia intuito la gran fame che patiremo nei giorni a seguire.
Raggiungeremo la Grecia da Ancona, attraverseremo nuvamente la Turchia per andare a trovare il mio amico cameriere ai piedi del monte Ararat.
Entreremo in Iran, questa volta tenendoci alti sopra Teheran per raggiungere il confine Turkmeno, posticino che già dalle prime avvisaglie si preannuncia……..simpatico. Saremo obbligati a viaggiare seguendo una sorta di scorta. Un tipo che già sappiamo non parla Inglese ma ci guiderà per 3 giorni attraverso il territorio. Perché 3 giorni vi chiederete …… anche noi ce lo chiediamo……infatti pensavamo di percorrere la distanza in solo 2 giorni ma a quanto pare quando entri in Turkmenistan non sei più tu a decidere……. La sera c’è il coprifuoco, gli hotel sono pochi e non credo molto piacevoli. Considerando che, tra l’altro, tutte le stanze sono microfonate e sei controllato anche su cosa dici, occorrerà mantenere una calma olimpica, una dialettica controllata evitando di lasciarsi andare ad esternazioni critiche…………..
Finalmente raggiungeremo il Tajikistan e da li saliremo sulla Pamir Highway, meta del nostro viaggio, immagine del sogno di quella notte d’inverno. Saliremo su, lassù dove il cielo è blu e qual poco di ossigeno che c’è sarà solo per noi. Saliremo a 4655 metri sul livello del mare. Oggi parlando di questo con un amico, questi mi chiedeva “ e come si sta a quell’altezza, come andrà la moto, come farete a dormire ?”…………. Non ho risposte, e soprattutto non desidero averle ora !
quello che so è che lassù vedrò cose che non ho mai visto, sentirò quel vento che non ha mai soffiato per me altrove. Vedrò le cime di montagne alte 7000 metri, sarò parte del cielo e mi solleverò in punta di piedi, allungando le mani per toccarlo, per volare, ma terrò comunque ben saldi i piedi in terrà perché il viaggio continua.
Scenderemo in Kyrgikstan,poi l'Uzbekistan e da li torneremo a casa……….perchè poi alla fine, per come sono fatto io, parto anche per il piacere di tornare……..sino a quando qualcuno lo vorrà.
Scriveremo ogni giorno, ma non potremo aggiornare il blog ogni giorno. In Iran è vietato e credo anche in Turkmenistan. Spariremo dal mondo, salvo la traccia trasmessa dal nostro emettitore GPS visibile sul nostro sito. Spariremo si, ma non per quelli a cui vogliamo bene. Non è, e non sarà mai la distanza ad affievolire un rapporto.
Parto con mille pensieri che porto con me. Con mille volti, parole, sorrisi, lacrime e sguardi di persone a me care. Prometto di tenerli chiusi e custoditi come diamanti sino a quando sarò lassù, e solo allora li libererò a quel vento che, soffiando forte, li porterà lontano……….senza confini, visti, passaporti, impronte digitali, scorte e gli amici “stronzi” delle agenzie di Gisella.
Pronti a partire quindi, come auguro a voi tutti.
Ma l’augurio più grande che mi viene dal cuore è quello di non smettere mai di sognare ad occhi aperti ! perché a volte si avverano, perché chi non sogna invecchia prima, perché ci si sente ricchi, pronti a tutto, perché come mi ha insegnato una piccola principessa nell’ultimo anno, nulla può farci smettere di sognare anche quando pensi di mollare tutto.
Mai mollare, mai arrendersi, il mondo gira e noi con lui ma non voglio limitarmi ad essere da lui trasportato, quello accadrà solo un giorno………..ma sino a quel momento io girerò più forte ! Seguiteci, ci sentiremo meno soli………….anche se poi alone it’s better
Buon viaggio amici! Che la strada sia sgombra d'insidie e ricca d'incontri interessanti!
RispondiEliminaCris e Knut