La pianura si chiama Pamir e per attraversarla ci vogliono 12 giorni ,durante i quali non troverete nulla se non un deserto privo di abitazioni o di qualsiasi cosa verde,tanto che i viaggiatori sono obbligati a portare con se qualsiasi cosa di cui hanno bisogno. La regione è cosi alta e fredda che non vedrete volare neppure un uccello. E devo sottolineare anche che, a causa del gran freddo , il fuoco non brucia in maniera cosi luminosa e che non riscalda come è solito fare normalmente..

Marco Polo , Il Milione

lunedì 4 agosto 2014

Half Moon

E' mattino presto e la voglia di iniziare a macinare km è tanta.
La cabina del traghetto che ci sta portando in Grecia, da dove realmente, inizia il vero viaggio pare una gabbia claustrofobica.
Non resito più, e nonostante lo sbarco sia previsto per le 9.30 ora Greca ( 1 ora avanti rispetto l'Italia ) alle 7.00, quindi alle 6 ora di Trana ...ho già in mano il primo caffè ed il primo sigaro di quella che sarà una lunga giornata.
Lo sorseggio sul ponte esterno del traghetto, mentre Gisella, ancora abbracciata al cuscino, attende in camera la tazza di te che a breve le porterò.
Scendo i tre piani che separano il bar esterno dal ponte 8, dove abbiamo la cabina. Lo faccio saltando i gradini a due a due e versandomi buona parte del te di Gisella tanta è la voglia di partire e andare.
Ma dove se prima quell'ammasso di ferro trabordante di vite umane non si ferma ?
Ci prepariamo ed usciamo sul ponte in attesa della voce che, crediamo da li a poco, ci informerà dell'imminente sbarco.
Passano i secondi, che diventano minuti e poi ore tanto da sembrare secoli.....
Solo alle 12, ora Greca, finalmente la nave attracca e vomita fuori dai suoi intestini ferrosi il contenuto.
Noi ne usciamo come un getto impulsivo, schizziamo via verso direzione est.
Abbiamo in previsione l'attraversamento della Grecia, l'ingresso in Turchia ed un primo avvicinamento ad Istanbul.
Questo era nei piani, e nonostante non fosse invece nei piani il ritardo di più di due ore accumulato dalla nave......noi ci riusciremo.
Le strade della Grecia, salvo attirarti verso il mare come un magnete attrae gli oggetti ferrosi, scorrono e lasciano scorrere.
Mi sembrava di volare oggi quando sentivo il rombo della moto che spingeva.
Oggi il caldo è soffocante scioglie i grassi trasformandoli in sudore che, lentamente come rigoli d'acqua, scendono negli occhi arrossandoli per poi infilarsi sotto il mento e incontrare nuovi affluenti lungo il petto sino poi a sfociare nelle mutande che ora giacciono stese sulla finestra del nostro hotel.
Volavamo, e così è stato per volontà divina e per nostro desiderio sino alla frontiera Turca.
La solita oretta di attesa, le solite pratiche da sbrigare, i soliti sorrisi di circostanza ma....basta regalare sigari.......quelli li terrò per le prossime tappe. 
Entriamo in Turchia e rimangono ancora un centinaio di km da percorrere.
Il sole scende alle nostre spalle e mi viene in mente un momento difficile della nostra vita, in Siberia, ma a dire il vero non ne voglio parlare.....lo tengo per me.
La notte sale mentre la luce del giorno si spegne.
Arriviamo all'hotel, parcheggio la moto, alzo lo sguardo verso il cielo e vedo ciò che tutti, possono ora vedere, quella mezza luna, che oltre ad essere la bandiera della Turchia è anche uno dei modi, da secoli, utilizzato per triangolare un pensiero sulle persone a cui vuoi bene ma per qualche ragione sono lontane.
In tempi moderni, qualcuno potrebbe farmi notare che è lo stesso modo con cui ci si trasmette informazioni triangolando su un satellite, il quale posto in cielo, consente ad un qualcosa di raggiungere un punto lontano della terra rispetto a chi, quel qualcosa lo ha inviato.
Io quindi rispondo......questo lo si fa da millenni.....da quando l'uomo ha sentito il desiderio di mandare un pensiero ad una persona lontana......
Bella la luna. 
Bello poterla fissare e pensare che qualcuno, magari nello stesso istante possa vederla.
Bella anche se solo metà........come la sto vedendo io ora......riflessa sulla bandiera sventolante del luogo che ora ci ospita.....

Turchia, Tekirdag, circa a 100 km a ovest di Istanbul
Tappa di trasferimento, 777 km
Temperatura massima: 38.5 ^Centigradi
Fuso orario : + 1 rispetto Trana ( dov'è Trana ?????? Vi chiederete ....?? Il centro del mio mondo !!! Ecco dov'è !!! )


Domani si riparte, 
Non smettete di seguirci, noi saremo sotto lo stesso cielo che da li a qualche ora vedrete voi.
Lo guarderemo, lo osserveremo al fine di potervelo raccontare !

Buona notte


2 commenti:

  1. E anche in questo primo giorno del vostro vero viaggio il puntino si è spostato tutto il tempo, incessantemente, regolare, inarrestabile. Fino ad arrivare li', dove avevate preannunciato. Si fa fatica a volte a credere che quel punto in movimento sia in realtà una motocicletta, con due persone a bordo, fatte come noi, con il nostro bisogno di riposo, di placare la fame e la sete, la nostra umana resistenza alle condizioni climatiche. Si fa fatica a crederlo, soprattutto quando si legge alla sera il vostro resoconto della giornata... quasi 800 km percorsi, temperatura di poco sotto i 40 gradi, meta raggiunta nonostante due ore di ritardo imprevisto sulla partenza programmata. Ci avete abituati a questo, al pensarvi dotati di una resistenza fisica e mentale che noi crediamo di non poter avere; ci avete abituati, si', ma mai per davvero, se ogni volta che arrivate in un punto prefissato sul vostro itinerario, ci stupiamo della vostra impresa.
    Siete bravi, bravi davvero... E quanto piacere fa leggere che, al calar del sole, nel silenzio dei luoghi dove vi fermate per qualche ora di riposo, avete la forza di alzare lo sguardo alla luna e pensare alle persone voi care, augurandovi che il vederla come o insieme a loro, vi faccia sentire la loro vicinanza. Noi quella luna continueremo a guardarla ogni sera, pensandovi con affetto, quando quel puntino magico che si è spostato per tutto il giorno, si riposa e ci ricorda che si', anche se sembra impossibile, siete proprio voi, fatti come noi. Non provenienti da un pianeta diverso, o dotati in modo soprannaturale... ma anzi, ancora più terrestri, ancora più umani di noi. Con l'ancestrale bisogno di movimento, scoperta, avventura, conoscenza e fraternità umana verso tutto il mondo, tutto. Molti di noi purtroppo, per pigrizia fisica o intellettuale, sono diventati molto, molto meno umani.
    Buona continuazione, buona strada.

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  2. E anche in questo primo giorno del vostro vero viaggio il puntino si è spostato tutto il tempo, incessantemente, regolare, inarrestabile. Fino ad arrivare li', dove avevate preannunciato. Si fa fatica a volte a credere che quel punto in movimento sia in realtà una motocicletta, con due persone a bordo, fatte come noi, con il nostro bisogno di riposo, di placare la fame e la sete, la nostra umana resistenza alle condizioni climatiche. Si fa fatica a crederlo, soprattutto quando si legge alla sera il vostro resoconto della giornata... quasi 800 km percorsi, temperatura di poco sotto i 40 gradi, meta raggiunta nonostante due ore di ritardo imprevisto sulla partenza programmata. Ci avete abituati a questo, al pensarvi dotati di una resistenza fisica e mentale che noi crediamo di non poter avere; ci avete abituati, si', ma mai per davvero, se ogni volta che arrivate in un punto prefissato sul vostro itinerario, ci stupiamo della vostra impresa.
    Siete bravi, bravi davvero... E quanto piacere fa leggere che, al calar del sole, nel silenzio dei luoghi dove vi fermate per qualche ora di riposo, avete la forza di alzare lo sguardo alla luna e pensare alle persone voi care, augurandovi che il vederla come o insieme a loro, vi faccia sentire la loro vicinanza. Noi quella luna continueremo a guardarla ogni sera, pensandovi con affetto, quando quel puntino magico che si è spostato per tutto il giorno, si riposa e ci ricorda che si', anche se sembra impossibile, siete proprio voi, fatti come noi. Non provenienti da un pianeta diverso, o dotati in modo soprannaturale... ma anzi, ancora più terrestri, ancora più umani di noi. Con l'ancestrale bisogno di movimento, scoperta, avventura, conoscenza e fraternità umana verso tutto il mondo, tutto. Molti di noi purtroppo, per pigrizia fisica o intellettuale, sono diventati molto, molto meno umani.
    Buona continuazione, buona strada.

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